Pace fiscale: proposta la riapertura dei termini fino a ottobre
Adesioni alla rottamazione ter più numerose del previsto, poche quelle per il saldo e stralcio: la pace fiscale ha raggiunto quota 1,7 milioni di domande inviate e, spiegano il viceministro all’Economia Massimo Garavaglia e il sottosegretario Massimo Bitonci, c’è la riapertura dei termini fino a ottobre per aderire, almeno nelle intenzioni del Governo.
La rottamazione ter è stata chiesta da circa 1,4 milioni di contribuenti: di queste domande, sono quasi 500mila le istanze presentate utilizzando la procedura web dell’agente della riscossione, circa 200mila quelle via PEC (Posta elettronica certificata). Le altre 600mila domande state presentate direttamente agli sportelli o inviate per posta.
Relativamente bassi, invece, i numeri relativi al saldo e stralcio, che consentiva di sanare le cartelle (dal 2000 al 2017) pagando solo una parte del debito: un’opportunità piuttosto selettiva, però, che infatti ha riguardato contribuenti persone fisiche fino a 20mila euro di ISEE (con tre scaglioni parametrati all’indicatore della situazione economica equivalente). Meno di 300mila le adesioni totali (277mila).
La classifica regionale vede in testa la Lombardia con oltre 100mila domande di rottamazione, segue il Lazio a 98mila e 24mila di saldo e stralcio (in seconda posizione la Puglia con 19mila adesioni).
Nel frattempo, ricordiamo che la fase di presentazione delle domande (in base alle regole previste dal decreto fiscale) si è conclusa lo scorso 30 aprile.
Coloro che hanno aderito alla rottamazione riceveranno risposta dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione entro il 30 giugno. Il pagamento in un’unica soluzione va poi effettuato entro il 31 luglio, mentre le scadenza delle rate (fino a un massimo di 18 rate in cinque anni) sono 31 luglio e 30 novembre 2019, e 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre dei successivi quattro anni).
Per il saldo e stralcio, invece, la risposta del Fisco arriva entro il 31 ottobre ed il pagamento avviene in unica soluzione entro il 30 novembre oppure in cinque rate: 35% con scadenza il 30 novembre 2019, 20% entro il 31 marzo 2020, tre rate del 15% con scadenza 31 luglio 2020, 31 marzo e 31 luglio 2021.
La proroga
Infine, la riapertura dei termini per la pace fiscale. I due esponenti del Governo confermano che è già pronto «un emendamento al dl Crescitaper la riapertura dei termini della pace fiscale, abbastanza breve, probabilmente fino ad ottobre, per dare la possibilità a chi è rimasto fuori di aderire». Non sembrano dunque esserci margini per ampliamenti di platea.
Il 30 aprile scorso si sono chiusi i termini per i contribuenti che volevano aderire alla rottamazione cartelle esattoriali e al saldo e stralcio. La pace fiscale prevista dall’ultima Legge di Stabilità sembra tuttavia aver riscosso grande successo, con oltre 1 milione e 340mila domande presentate, facendo rientrare molte somme nelle casse dell’Erario. Per questo si sta pensando di riaprire i termini fino al 31 maggio o metà giugno 2019, con un emendamento al Decreto Crescita.
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A far sperare i debitori dell’Erario che non sono riusciti a cogliere questa occasione, è il leghista, Matteo Salvini, che promette: “Riapriremo i termini per consentire ad altri cittadini di chiudere il contenzioso con il fisco e tornare a vivere e a pagare le tasse”.
Secondo le previsioni, tutte da confermare, la proroga riguarderebbe sia la rottamazione ter prevista dal dl 119/2018, che consente di sanare le cartelle esattoriali relative a debiti fiscali, contributivi e multe stradali pagando solo il dovuto senza interessi e sansioni, che il saldo e stralcio introdotto dalla manovra 2019 (legge 145/2018), che prevede anche uno sconto sulla somma originariamente dovuta.
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A far propendere per una proroga dei termini c’è anche il fatto che la precedente scadenza del 30 aprile si è rivelata essere concomitante con i mega ponti di quest’anno tra festività pasquali, 25 aprile e 1° maggio.Situazione che ha messo in difficoltà molti contribuenti ed intermediari che quindi accolgono favorevolmente la possibilità di una riapertura, come dichiarato da Marcella Caradonna, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano:
Si confida a questo punto nella riapertura dei termini, perché anche a causa di problematiche come il reperimento dell’ISEE e il non funzionamento continuo dei portali alcuni contribuenti non hanno potuto ufruire del servizio.
L’occasione per un allungamento dei termini per presentare domanda di adesione potrebbe essere il passaggio parlamentare del Decreto Crescita, il tutto alle stesse condizioni già fissate dall’attuale normativa. In realtà, oltre ad una riapertura dei termini c’è anche chi ipotizza un’ampliamento della platea di contribuenti che possano beneficiare di questi sconti fiscali, coinvolgendo anche atti notificati più avanti rispetto agli attuali termini.
fonte: https://www.pmi.it/