Operazione contro la pesca di frodo dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala
Tre persone denunciate a piede libero, 42 esemplari di tonno rosso e 19 esemplari di pesce spada, per un totale di 1.500 chilogrammi, sequestrati, e 9 verbali per complessivi 26 mila euro elevati; è questo il positivo bilancio di una operazione condotta dai militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala. Inoltre sono stati elevati due verbali amministrativi per mancanza di documentazione e tracciabilità per un totale di € 2.332,00 ed al relativo sequestro amministrativo del prodotto ittico mal conservato in spregio della normativa sanitaria.
l’attenzione dei militari si è concentrata sul controllo dei motopesca che scalano il porto di Marsala attraverso una mirata attività di appostamento, resa necessaria anche in considerazione della precarietà di illuminazione di cui soffre il porto, al fine di verificare la correttezza del prodotto ittico sbarcato appurandosi l’illegittimo sbarco di grandi quantità di specie ittiche protette (tonno rosso e pesce spada) per la cui cattura e commercializzazione vigono stringenti norme.
Dalle verifiche poste in essere e rese oltremodo difficoltose dal comportamento dei controllati che, non fermandosi all’intimazione dei militari hanno costretto gli stessi ad un inseguimento con l’autopattuglia per essere bloccati ormai lontani dal porto, sono discesi 9 verbali amministrativi per l’assenza di tracciabilità, rintracciabilità e pesca in periodi vietati nonché per assenza della documentazione per un totale di circa € 26.000,00.
Il tutto è stato riscontrato nell’ambito dei servizi di polizia, disposti dal comandante Tenente di Vascello Raffaele Giardina, volti a contrastare la vendita abusiva di prodotti ittici che vengono commercializzati da soggetti non titolati perché pescatori diportisti privi di ogni legittimazione nonché adusi alla vendita di prodotto non sottoposto ai previsti controlli sanitari.