Oltre 10 mila visitatori ad Enovitis in Campo, grande successo per la rassegna di Baglio Biesina
Calato il sipario sulla prima entusiasmante edizione di Enovitis in Campo, per la prima volta lontana dalle terre del Po è tempo di consuntivo. Seppure la manifestazione organizzata in tempi brevissimi e senza il supporto della stampa locale che era impegnata nella “rombante” campagna elettorale per le amministrative i risultati sono stati molto più che soddisfacenti per gli organizzatori: Unione Italiana Vini ed Ente Verona Fiere, nonchè per l’Ente patrocinante, l’Assessorato regionale all’Agricoltura, e per il mondo agricolo siciliano. Particolarmente soddisfatti gli espositori, 100 e passa fra le più rinomate aziende produttrici di mezzi agricoli, trattori ed accessori, ed ancora vivai, impiantistica per vigneti e per uliveti, che in una giornata e mezza di esposizione hanno avuti contatti da capogiro. Straordinaria risposta di operatori e pubblico per la “prima” siciliana di Enovitis in Campo, esposizione specializzata in prove di macchine e attrezzature per il vigneto e l’oliveto, che si è chiusa sabato scorso a Marsala, nella suggestiva cornice di Baglio Biesina. E pensare che in fase organizzativa nessuno sembrava crederci più di tanto. Soltanto il Capo di Gabinetto dell’Assessorato all’Agricoltura aveva capito le potenzialità dell’evento in Sicilia, specialmente nell’entroterra marsalese, zona altamente vocata per la vitivinicoltura. Ed i fatti gli hanno dato ragione, lo sperduto feudo di Biesina per due giorni è stato il centro nevralgico della vitivinicoltura internazionale, collegato in streaming con il Cluster del Biomediterraneo dell’EXPO di Milano.
Oltre 10 mila visitatori di cui 6.000 recensiti come operatori professionali (1.500 in più rispetto all’edizione 2014 tenutasi in Veneto) hanno attraversato il chilometro e mezzo dell’area espositiva, posta al centro della location. proprio tra i filari dei vigneti del Baglio Biesina per vedere all’opera le macchine e le attrezzature di 100 e passa aziende provenienti da ogni parte d’Italia: vendemmiatrici, trattori specializzati, atomizzatori, spollonatrici, defogliatrici. “Un’occasione di aggiornamento preziosa per i nostri viticoltori– come ha ricordato Nino Caleca, assessore all’Agricoltura della Regione Sicilia, intervenuto alla manifestazione – ma soprattutto un’occasione per tutta la Sicilia per tornare a essere uno dei punti nodali della viticoltura italiana. In questo senso Enovitis in Campo ha creato un ponte tra Nord e Sud del Mediterraneo”.
Oltre alla natura espositiva, Enovitis in Campo ha confermato anche il suo importante ruolo di momento di riflessione su tematiche di stretta attualità dei comparti vino e olio. Il congresso dedicato al vino biologico in Italia ed Europa, organizzato dal Corriere Vinicolo in partnership con gli omologhi Semana Vitivinicola (Spagna) e Weinwirtschaft (Germania), e quello sull’olio e il suo rilancio dopo un anno durissimo come il 2014, a cura di OlioOfficina, hanno catalizzato l’attenzione di un migliaio di persone.
“La decima edizione di Enovitis in Campo, la seconda frutto della collaborazione tra Uiv e Veronafiere– ha aggiunto Damiano Berzacola, vicepresidente vicario di VeronaFiere, conferma il successo del format e le ottime potenzialità di crescita per un comparto che troverà poi la sua massima rappresentazione nel corso di Fieragricola 2016”.
Intenso il programma di supporto a Baglio Biesina, come il concorso “Vota il Trattore” vinto per la seconda volta consecutiva da FENDT, l’esposizione di utensili e attrezzi d’altri tempi del “Museo Etno-Antropologico della Civiltà Contadina”, le visite guidate del prof Lucio Brancadoro dell’Università di Milano – coordinatore del programma di ricerca sui portinnesti – e del Prof. Pietro Catania dell’Università di Palermo in collaborazione con Giampaolo Schillaci dell’Università di Catania, e l’area dedicata a Tergeo, il progetto di Unione Italiana Vini volto alla raccolta, qualificazione e divulgazione di soluzioni innovative per migliorare la sostenibilità dell’impresa vitivinicola. Un successo insperato, visto che era la prima volta che Enovitis in campo, varcava il Po. L’auspicio per gli organizzatori è che la manifestazione possa ritornare in in Sicilia al più presto, magari nel 2017 con una rassegna internazionale aperta ai Paesi rivieraschi del Mediterraneo. L’Assessore Nino Caleca ha già preso un impegno formale, in tale direzione, con gli organizzatori.
“Il successo della edizione siciliana di Enovitis in campo testimonia due fatti di grande valore” – ha dichiarato Domenico Zonin presidente di U.I.V. – “il primo è la forte sensibilità dei produttori vitivinicoli italiani verso i temi dell’innovazioni e della sostenibilità come motori di competitività, connessa alla ormai consolidata capacità di Enovitis di rispondere adeguatamente a questa richiesta di aggiornamento; la seconda, è la evidente dimensione nazionale dell’identità del nostro comparto che il successo della formula itinerante di Enovitis ha ulteriormente confermato. Se da un lato il binomio innovazione-competitività risulta strategico per affrontare e superare l’attuale momento di difficoltà economica, dall’altro il segnale di una “Italia del vino” che si sente unica, pur nella varietà di uomini, territori e vitigni, offre una risposta concreta alla situazione di oggettiva difficoltà che sta vivendo il sistema delle Regioni, una crisi che, come abbiamo più volte denunciato, continua ad avere pesanti ripercussioni negative pure sulla vitivinicoltura italiana. Una rassegna come “Enovitis in campo” che si mostra capace di parlare una sola lingua al sud come al nord, al centro come nelle isole, indica alle Istituzioni del Paese il percorso che anche la politica del vino deve tornare a seguire”.