Olio dalla Tunisia al porto di Palermo, denunciate possibili irregolarità
Una nave con a bordo olio di oliva prodotto in Tunisia è giunta al porto di Palermo. Il prodotto è stato acquistato da un’azienda siciliana e si teme che possa essere commercializzato come extravergine nostrano.
Secondo i dati contenuti nel registro “Import quota for Tunisian olive oil 2018’)” già nel gennaio 2018 si era esaurito il contingente consentito dagli accordi internazionali di importazioni senza dazio.
A sollevare la questione è stata la deputata regionale Valentina Palmeri che ha inviato una formale richiesta di accesso agli atti al dirigente generale del Dipartimento Agricoltura e all’Agenzia Dogane Monopoli della Direzione Regionale per la Sicilia.
L’episodio, che risale alla fine di agosto, si aggiunge ad altre importazioni precedenti di altri prodotti agroalimentari come i cereali.
Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle sta anche elaborando un disegno di legge che prevede regole “a salvaguardia e garanzia del lavoro degli agricoltori siciliani, della sicurezza alimentare dei cittadini e di un sistema rurale per troppo tempo abbandonato a se stesso”.