Ocm Vino, De Castro: “all’Italia 100 milioni all’anno”
“Con l’Ocm unica abbiamo profondamente innovato il tema della promozione e non ci sono stati quei tagli che tutti intravedevano all’interno del dibattito sulla riforma della Pac. Rimangono importanti risorse, circa 500 milioni di euro all’anno, che per il nostro Paese significano circa 100 milioni di euro. Ma soprattutto questo importante pacchetto di risorse per la promozione non sarà obbligatoriamente utilizzato dalle nostre imprese solo sui mercati terzi ma anche nei mercati all’interno dell’Unione Europea”.
Lo ha detto oggi a wine2wine il coordinatore S&D della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, intervenuto in video da Strasburgo nel corso del convegno di Business Strategies dedicato al futuro dell’Ocm Promozione.
“Naturalmente – ha proseguito De Castro – sono previste modalità diverse, perché dobbiamo evitare che ci sia una competizione con fondi europei all’interno dell’Europa dei diversi Paesi, ma si potranno utilizzare soprattutto per quei Paesi che hanno un basso consumo di vino come quelli del Nord o altri Paesi europei su cui comunicare la cultura del vivere bene e del consumare vino nella maniera più simile all’approccio mediterraneo”.
“L’euro forte penalizza il nostro export in un momento in cui andare all’estero per noi è obbligatorio – ha commentato il presidente di Federvini, Sandro Boscaini – Questa situazione ci fa muovere sui mercati come un’anatra zoppa e lo stesso nostro problema ce l’ha la Francia, mentre la Spagna cerca di controbattere questo gap con una politica aggressiva su produzione e prezzi. Il tutto mentre produttori emergenti, come Australia, Argentina, Cile e Usa approfittano di una moneta debole. Anche per questo i fondi Ocm sono importanti, anche se occorre superare i fondi ‘spezzatino’ e attuare una politica di promozione più strutturata”.
Per il nuovo capo della Segreteria tecnica del ministro Martina, Enrico Arcuri, anch’egli intervenuto al convegno di Business Strategies: “Non è per nulla banale il fatto di essere riusciti – grazie al prezioso lavoro di De Castro – a riportare il vino nel primo pilastro della Pac in sede di trattativa Ue e confermare quindi il budget dedicato al vino”.