Nuovo corso per i beni culturali del Comune di Marsala, Arturo Galfano rivendica il proprio ruolo

 

decumano-massimo-marsala-area-archeologica-lilybeoLa “gestione” dei beni culturali nella disponibilità del Comune di Marsala è al centro di una querelle fra il Consigliere Comunale Arturo Galfano e l’Assessore Clara Ruggieri. La “divergenza” nasce da alcune affermazioni dall’Assessore alle Politiche Culturali, in un recente incontro ufficiale con i componenti della Commissione Sport e Turismo. Nel corso dell’incontro avrebbe detto la Ruggieri che: “L’Amministrazione Comunale di Marsala sta portando avanti tutta una serie di iniziative per il rilancio delle attività culturali in Città e per ricostruirne la “memoria storica”. Dichiarazione che non ha tenuto conto del lavoro pregresso e pertanto il consigliere comunale Arturo Galfano ha scritto al sindaco per fare chiarezza ed evitare che si diffondano notizie non del tutto veritiere.

L’Assessore Ruggieri, in quell’occasione, avrebbe parlato dell’attuazione di una ”idea”, – a Suo dire – dell’Amministrazione Di Girolamo, per recuperare alcuni dipinti e ritratti di illustri personaggi marsalesi inizialmente giacenti presso i locali dell’Archivio Storico (fra i quali Tommaso Pipitone, Gregorio Ugdulena e Pietro Russo), nonché i ritratti fotografici di Giulio Anca Omodei, Salvatore Angileri e Calogero Isgrò, per poterli esporre al Complesso San Pietro, a Palazzo Fici oppure nel corridoio centrale del Palazzo dei Pubblici Uffici.

E mi riferisco, altresì, all’altra “idea” che l’Amministrazione intenderebbe portare avanti, di riaprire, finalmente, il “Decumano Massimo”, l’antica via costruita in epoca romana e riportata alla luce a seguito degli scavi eseguiti in viale Vittorio Veneto e la sua riqualificazione; e ancora alle dichiarate intenzioni della Sua Giunta di formalizzare, con un atto di comodato d’uso, con la proprietaria dei pregevoli dipinti storici del Settecento raffiguranti i due cavalieri gerosolimitani Vincenzo ed Eustachio Fici, primi proprietari dell’omonimo Palazzo Fici di Via XI Maggio all’interno del quale sono già esposti.

Tutte iniziative e “intenzioni” assai apprezzabili che, oltre a diffondere la cultura e a rendere la città più bella, saranno particolarmente gradite a visitatori e turistiche che visiteranno la città, i suoi palazzi ed i beni culturali. Peccato che vengano spacciate per “idee” nuove quando da alcuni anni si lavorava, di già in tale  direzione.

Il consigliere comunale Arturo Galfano, unicamente per rispetto e amore della verità, ha inoltrato un lettera al sindaco Alberto Di Girolamo, con la quale evidenzia che quanto si sta facendo, in materia di fruizione dei beni a Marsala -non è soltanto il risultato di “una idea” dell’Amministrazione Comunale in carica, ma il frutto di un certosino lavoro avviato in tempi non sospetti, quando sindaco era ancora Giulia Adamo. Arturo Galfano definisce: “nient’affatto “originali”, né innovative… quei buoni propositi vantati dall’Assessore Ruggieri come frutto dell’Amministrazione Comunale”. Arturo Galfano evidenzia che da anni, nel ruolo di Consigliere comunale e delegato ai Beni Culturali dell’ex Sindaco Giulia Adamo (della quale, e non solo, aveva piena fiducia) ha sollecitato e predisposto tutti gli atti e le richieste da inoltrare alla Regione e alla Soprintendenza ai Beni Culturali, per fare in modo che quanto si sta realizzando trovasse idonea applicazione.

“Esattamente nel marzo 2013, quale “trait – d’union” tra la precedente Amministrazione-Adamo, Soprintendenza e Regione Sicilia, sono stato tra gli artefici, della riapertura del Decumano Massimo – scrive Galfano al Sindaco Di Girolamo -. A quell’evento, avvenuto dopo tanti anni di chiusura in occasione della cerimonia di inaugurazione di “Marsala Città europea del vino”, furono testimoni, tra gli altri, l’allora Assessore regionale alle Attività Produttive Dario Cartabellotta ed il Vescovo della nostra Diocesi, Monsignor Domenico Mogavero”.

 

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