Nuovi guai giudiziari per Epifanio Agate, il figlio del boss ritorna in carcere
Nel pomeriggio del 7 luglio u.s. personale della Squadra Mobile di Trapani, coadiuvata da personale del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo, ha dato esecuzione alle Ordinanze n. 885, 886 e 887 del 2017 R – Libertà, emesse il 07.07.2017, dal Tribunale di Palermo -Sezione per il Riesame, rispettivamente nei confronti di Epifanio Agate e Rachele Francaviglia e Nicolò Passalaqua.
Con detti provvedimento la Sezione Riesame di Palermo, rigettando l’istanza degli indagati, ha ripristinato le misura cautelare della custodia in carcere a carico di Epifanio Agate e dell’Obbligo di dimora e di presentazione alla P.G nei confronti di Francaviglia e Passalaqua, emesse dal Gip presso il Tribunale di Palermo, in data 15.12.2016, nell’ambito dell’operazione della Squadra Mobile di Trapani denominata “Ermes 2”.
In particolare Epifanio Agate e la moglie Rachele Francaviglia, in concorso tra loro, al fine di agevolare l’associazione mafiosa Cosa Nostra, eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali e di agevolare la commissione di uno dei delitti di cui all’art 648, 648 bis, 648 ter, avevano attribuito fittiziamente a Nicolò Passalaqua, che consapevolmente ne accettava l’intestazione, le quote della società MY-LAND S.r.l formalmente intestate a Francaviglia, ma in realtà nella disponibilità di Epifanio Agate.
L’ indagine era scaturita da una complessa attività investigativa tesa alla cattura del noto latitante Matteo Messina Denaro sfociata il 03.08.2015 nell’emissione, da parte del Gip presso il Tribunale di Palermo, di 11 provvedimenti cautelari (operazione Ermes) nei confronti dei boss mafiosi della Valle del Belice, impegnati nella veicolarizzazione della riservata corrispondenza per il lattante.
Tra i soggetti tratti in arresto si evidenziava il reggente del mandamento di Mazara del vallo del Vallo, Vito Gondola con il quale Epifanio Agate si era riservatamente incontrato in aperta campagna.