Nuccio si dimette dalla Commissione Inchiesta Servizi Sociali
Daniele Nuccio: “Sono arrivato a tale determinazione (le dimissioni) convinto più che mai che le le risultanze del lavoro fin quì svolto debbano essere trasferiti alla Procura della Repubblica per il tramite dell’Arma dei Carabinieri” .
Il Consigliere Comunale Daniele Nuccio ha rassegnato le proprie dimissioni da Presidente della Commissione Consiliare d’Inchiesta sui Servizi Sociali del Comune di Marsala. La Commissione speciale era stata istituita lo scorso mese di luglio, scaturita dall’esigenza di fare chiarezza sulla gestione di un settore che incide pesantemente sul bilancio comunale.
Daniele Nuccio lascia la presidenza col rammarico di non essere riuscito ad assolvere ai compiti per la quale era stata istituita la Commissione. E denuncia pubblicamente il clima “ostile” in cui ha operato per la vana difesa degli interessi della pubblica collettività.
La principale causa “dell’insuccesso” la attribuisce al fatto che più della metà delle sedute della Commissione è saltato a causa delle continue e ripetute assenze dei componenti della stessa. Inoltre “denuncia” l’ostruzionismo riscontrato, soprattutto dagli uffici pubblici e lo scarso sostenimento da parte del sindaco e dell’assessore al ramo al lavoro he stava svolgendo la Commissione d’inchiesta
Quest’ultima, Clara Ruggieri, secondo Nuccio dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni, “essendo emersa più volte la sua inadeguatezza a rivestire un ruolo di tale responsabilità e che dovrebbe presupporre una qualche competenza” .
Daniele Nuccio sfiora tematiche molto “scottanti” come: “l’enormità del volume d’affari gestito, gioco forza può risultare facile appetito per interessi personalistici”; o ancor più drammatico il passaggio in cui scrive che: “consapevole che il nostro ruolo si esaurisce laddove altri organi possono andare oltre. In un territorio così complesso, con la riscontrata sempre attuale capacità di infiltrazione nella pubblica amministrazione di poteri criminali…”, lascia intendere che forse la Commissione d’Inchiesta ha riscontrato anomalie che andrebbero affrontate in altre sedi e da organi competenti.
Infatti, sempre Nuccio scrive:” Sono arrivato a tale determinazione convinto più che mai che le risultanze del lavoro fin quì svolto debbano essere trasferiti alla Procura della Repubblica per il tramite dell’Arma dei Carabinieri” .
Ed ancora “incita” chi legge le sue dimissioni: “La misura è colma ed è tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità” .
Una vera e propria “denuncia” pubblica a cui l’Amministrazione Comunale, il Consiglio Comunale, il Settore dei Servizi Sociali ed il “mondo” del terzo settore, tutti indistintamente chiamati in causa, hanno l’obbligo di fare chiarezza.
Le dimissioni le ha notificate per iscritto al Segretario Generale Bernardo Triolo, al Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Sturiano, al Sindaco Alberto Di Girolamo, ai Consiglieri Comunali e per conoscenza: al Dirigente del settore Servizi Sociali Nicola Fiocca, al Funzionario Amministrativo Giancarlo Sparla, all’Assessore alle Politiche Sociali Clara Ruggieri,
Questo il documento integrale del Consigliere Comunale Daniele Nuccio
“Con la presente comunico al Segretario Generale Dott. Bernardo Triolo le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di Presidente della Commissione d’Inchiesta sui Servizi Sociali.
Nel mese di luglio l’istituzione della Commissione d’Inchiesta rispondeva all’esigenza di fare chiarezza sulla gestione di un settore di fondamentale importanza per la vita della Città e che incide pesantemente sul bilancio comunale.
Con grave rammarico devo denunciare l’impossibilità a poter continuare nell’opera di ricerca a causa del reiterato mancato raggiungimento del numero legale in troppe sedute, condizione diventata ormai prassi consolidata nonostante non sia stata conclusa l’indagine.
Il percorso di una Commissione che si Istituisce su volontà unanime del Consiglio Comunale e che non può operare nella piena legittimità essendo state svolte meno del 50% delle sedute convocate, temo mio malgrado finirà per gettare un’ombra di ambiguità sull’organismo consiliare, deputato al controllo del buon funzionamento della macchina amministrativa.
Nei propositi istitutivi della Commissione ci proponevamo esattamente questo, assolvere con puntualità al giuramento prestato, operare sempre e comunque con scrupolo e coscienza nell’esclusivo interesse della collettività.
La misura è colma ed è tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Compio questa scelta col rammarico di chi ha cercato in tutti i modi di porre in essere tutte quelle azioni volte all’ottimizzazione di un settore che, data l’enormità del volume d’affari gestito, gioco forza può risultare facile appetito per interessi personalistici.
Due anni fa ponevo all’attenzione del Consiglio Comunale e dell’opinione pubblica, con relative interrogazioni ed accessi agli atti, la mia personale preoccupazione su diversi conflitti d’interesse all’interno del settore, opacità ed ambiguità diffuse nel mondo della cooperazione, che giocoforza finivano col determinare una più generale sfiducia nel settore medesimo ma anche su quegli operatori in forza ai Servizi Sociali che con grande senso del dovere ed abnegazione, seppur con mille difficoltà continuavano a prestare la propria opera nell’interesse dell’utente.
Sono arrivato a tale determinazione convinto più che mai che le risultanze del lavoro fin quì svolto debbano essere trasferiti alla Procura della Repubblica per il tramite dell’Arma dei Carabinieri.
Il mio personale senso del dovere mi impone di intraprendere tale scelta, consapevole che il nostro ruolo si esaurisce laddove altri organi possono andare oltre.
In un territorio così complesso, con la riscontrata sempre attuale capacità di infiltrazione nella pubblica amministrazione di poteri criminali, ritenevo che il nostro piccolo contributo potesse risultare utile al fine di ribadire con forza i concetti di trasparenza e legalità, principi che devono essere bussola del nostro agire quotidiano.
Ad eccezione di pochi colleghi componenti la commissione, che ringrazio sentitamente per la fiducia ed il sostegno riservatomi, devo stigmatizzare l’atteggiamento ostruzionistico da parte di altri, così come di diversi uffici.
Ostruzionismo che ha riguardato la mancata trasmissione di determinate documentazioni richieste o risposte a precise domande formulate per iscritto.
Dal mio personale punto di vista questa strategia ha trovato cittadinanza anche nelle volontà di diversi componenti.
Il rispetto che devo alla mia persona ed a quanti hanno permesso lo svolgimento delle varie sedute con la loro presenza mi porta a rassegnare le irrevocabili dimissioni.
Concludo col rammarico legato all’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale che non ha mai dimostrato vicinanza rispetto all’azione condotta.
Sindaco ed Assessore al ramo si sono limitati in più occasioni ad esternare a mezzo stampa dichiarazioni di dileggio e sufficienza.
L’odierno mal funzionamento dell’intero settore, l’approssimazione e le diverse carenze denunciate da più operatori sono loro esclusiva responsabilità.
Sono certo, tuttavia, che la storia ci darà le opportune risposte.
Con un moto di ragionevole onestà intellettuale, l’Assessore Ruggieri a mio avviso dovrebbe dimettersi, essendo emersa più volte la sua inadeguatezza a rivestire un ruolo di tale responsabilità e che dovrebbe presupporre una qualche competenza.
In conclusione, con il presente documento di dimissioni faccio un passo indietro dal ruolo di Presidente e da componente la Commissione ma stiano certi quanti hanno inteso limitare o condizionare la mia personale azione che questa non verrà mai meno, fino a quando le prerogative che sono proprie del Consigliere Comunale me lo permetteranno.
Nell’esclusivo interesse della nostra comunità, con lo scrupolo e la coscienza che devono muovere l’animo e la condotta di chi riveste incarichi pubblici e non guarda agli interessi personalistici.
Cordialmente.
Il Presidente della Commissione
Cons. Daniele Nuccio”