Proseguono le ricerche di Pietro e Daniele Di Marco, i due giovanissimi pescatori affondati col peschereccio di famiglia

La Procura ricostruirà la dinamica dell'incidente cominciando dall'interrogatorio dei due pescatori superstiti.

naufragio-peschereccio-mazara-tre-fratelli-ricerche-sicurezza-in-mare-guardia-costiera-marsala- marsalanews-news-cronaca-motovedetta-elicottero-sar-82°Proseguono incessantemente le ricerche al largo della costa di Petrosino dei due pescatori mazaresi, i fratelli Pietro e Daniele Di Marco, rispettivamente di 20 e 22 anni, di cui non si hanno più notizie dalle prime ore martedì scorso. I ragazzi, a bordo del piccolo peschereccio di famiglia, assieme al padre Vito Di Marco e due loro amici Giancarlo Esposto di 37 anni, e Baldassare Giacalone di 25 anni, erano impegnati in una battuta di pesca quando l’imbarcazione si è capovolta.

I cinque naufraghi per ore sono rimasti vicini e si davano conforto a vicenda, poi è calato il silenzio. Solo due, dopo più di 7 ore, sono stati tratti in salvo dell’equipaggio di un altro peschereccio che si trovava sulla loro rotta. Mentre il motopesca puntava verso la costa per consentire di soccorre il più giovane, Baldassare, che era in pericolo di vita; si metteva in moto la macchina dei soccorsi. Uscivano in mare le motovedette dei carabinieri e dalle capitanerie di Trapani, Marsala e Mazara, si alzava in volo un atr 42 del servizio Guardacoste da Palermo e due elicotteri dell’82° Centro Sar di Trapani.

Intanto giungevano in ospedale i due naufraghi, l’Esposto, tutto sommato stava bene, ma le condizioni del Giacalone apparivano subito gravi. I medici del pronto soccorso dell’Ospedale Paolo Borsellino spingevano il giovane in coma farmacologico per poter meglio agire sul gravissimo stadio i ipotermia in cui versava. Il Giacalone si trova tutt’ora ricoverato nel reparto di rianimazione in prognosi riservata.

Appresa la notizia la sig.ra Pina Maria Titone, moglie di Vito Di Marco e madre dì Pietro e daniele, è stata colta da malore e si trova ricoverata presso l’Ospedale di Marsala. Intorno alle ore 13 ieri una delle motovedette recupera un corpo senza vita a 4 miglia da Capo Feto; è quello di Vito di Marco di 61 anni. Le ricerche dei due suoi figli, intanto, proseguono incessantemente e, più passano le ore sempre meno diventano le probabilità di poter trovare ancora in vita i due giovanissimi pescatori mazaresi. L’area perlustrata è immensa, 180 miglia di mare. 

Intanto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala ha aperto un fascicolo d’inchiesta, con l’ipotesi per ora di naufragio colposo. La Procura ricostruirà la dinamica dell’incidente cominciando dall’interrogatorio dei due pescatori superstiti. Pare che il naufragio sia stato causato da verricello, la rete si sarebbe arroccata e l’operatore avrebbe commesso un errore che ha provocato il ribaltamento del piccolo peschereccio. Il mare ha poi fatto il resto.

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