Lavoro nero, operazione di controllo dei carabinieri in provincia di Trapani

Cinque lavoratori scoperti a lavorare completamente in nero ed altri 3 non regolari costituiscono il bilancio di una operazione di controllo che ha portato i carabinieri a sospendere 3 attività imprenditoriali, e ad elevare sanzioni amministrative per oltre 26.000 euro, nonchè ad avviare le procedure di rito per il recupero di oltre 5.000 euro di contributi dei lavoratori evasi.

Nell’ultima settimana i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Trapani, hanno a più riprese focalizzato la propria attenzione nei confronti di obiettivi sensibili in ambito provinciale, portando a termine controlli in 5 esercizi commerciali (2 In Trapani, 1 a Santa Ninfa, 1 a Partanna, 1 a Mazara del Vallo), nel corso dei quali sono state verificate 17 posizioni lavorative. I carabinieri hanno riscontrato 5 lavoratori totalmente “in nero” e privi di tutela assicurativa e previdenziale, e 3 lavoratori irregolari. sono state contestate sanzioni amministrative per complessivi 26.000€, per l’anzidetta presenza dei 5 lavoratori “in nero”. Mentre i 3 datori di lavoro cui veniva imposta la sospensione dell’attività imprenditoriale hanno dovuto ottemperare alle prescrizioni irrogate dai militari, nonché regolarizzare i dipendenti in nero, versando l’importo di complessivi 5.850 euro e, successivamente, dovendo versare i contributi previdenziali e assistenziali non corrisposti.

 Nella sostanza quello che risulta dopo ogni controllo in cui emerga l’irregolarità è che mantenere posizioni irregolari non è conveniente poiché si finisce per dovere ripagare ogni posizione per intero con l’aggiunta della sanzione. I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Trapani stanno adesso indagando se gli operai in nero e quelli irregolari fossero stati vittima di un certo malvezzo di taluni imprenditori che, approfittando dello stato di bisogno del lavoratore, impongono la restituzione di parte della retribuzione, configurando così il reato di estorsione. Tale fenomeno è stato riscontrato di recente in altre province in Sicilia e le indagini hanno portato al rinvio a giudizio degli imprenditori e al mantenimento del posto di lavoro per le vittime che hanno collaborato con l’Arma.

L’operazione condotta in provincia di Trapani dai carabinieri del locale distaccamento provinciale e dei loro colleghi del NIL CC di Trapani è maturata nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto dell’odioso fenomeno del lavoro nero e a favorire la tutela della dignità nei luoghi di lavoro, I controlli sono stati eseguiti d’intesa fra il Comandante Provinciale Col. Fernando Nazzaro e Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro di Trapani, Arch. Francesco Genova. L’operazione di controllo di carattere amministrativo negli esercizi pubblici, cantieri e fabbriche, è la naturale risposta dello Stato di una certa recrudescenza di illeciti di ogni natura nel mondo del lavoro; dove certi datori continuano ad approfittare dello stato di necessità del lavoratore subordinato che, specie in questi tempi di difficoltà economiche, accetta di lavorare in nero pur di impiegarsi con i conseguenti immaginabili rischi oggi in caso di infortunio e domani all’atto del pensionamento, quando l’INPS non riconoscerà la giusta pensione, non ritrovando i versamenti contributivi.

Tornando alle attività ispettiva di Trapani i carabinieri continueranno ad effettuare controlli anche nei giorni a venire, con la variante degli obiettivi e degli orari, al fine di garantire la massima equità in ogni settore, per contrastare il fenomeno in questione che comporta, com’è noto, conseguenze negative al tessuto socio economico della provincia e nazionale, nonché dirette ripercussioni sui profili previdenziali e di sicurezza di ogni singolo lavoratore.