Munizioni ed armi con matricole abrase sono state rinvenute a Petrosino

Il figlio ed il suo socio detenevano un chilogrammo circa di marijuana su un furgone. Sono stati arrestati per detenzione a fine di spaccio

D'AGUANNO-ALESSANDRO-SIRAGUSA-VITO-ARRESTO-ARMI-PISTOLA-CANNEMOZZEMunizioni ed armi con matricole abrase sono state rinvenute a Petrosino dai Carabinieri della locale Stazione supportati dai colleghi del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Marsala, diretta dal Capitano Carmine Gebbiola. Si tratta di una pistola Beretta automatica calibro nove corta con relative munizioni a “doppia camiciatura” ed un fucile con canne sovrapposte mozzate e calcio ridotto ad impugnatura simile ad una pistola.

Entrambe le armi, tenute in buono stato e ben oleate, presentavano la brasatura della matricola, tale da renderne impossibile la provenienza. Nei guai, per il possesso illegale, è finito una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, Vincenzo D’Aguanno, 54enne marsalese, pregiudicato, già sorvegliato speciale di P.S. L’uomo, dopo il fermo, è stato  condotto presso la caserma dei carabinieri di Villa Araba a Marsala, per le formalità di rito e successivamente è stato associato presso la casa circondariale di Trapani. Dovrà rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria di detenzione illegale di munizioni e di armi con matricole abrase.

D'AGUANNO-ALESSANDRO-SIRAGUSA-VITO-ARRESTIL’immobile di proprietà del D’Aguanno, ma utilizzato dal figlio ed un suo socio come deposito per la vendita all’ingrosso di frutta e verdura. La perquisizione è scattata nell’ambito delle operazioni preliminari che hanno portato all’arresto dei giovani commercianti Alessandro D’Aguanno di 22 anni, marsalese e Vito Siragusa di 32, petrosileno, che erano stati trovati in possesso, poco di un chilogrammo di marijuana, nascosta sul furgone su cui stavano viaggiando. Da qui la perquisizione nei locali aziendali, messi a loro disposizione del padre del D’Aguanno.

Giunti nel deposito di via dei Platani, a Petrosino, i Carabinieri effettuavano un’accurata perquisizione di tutti i locali, alla presenza del titolare della proprietà del fondo, l’arrestato Vincenzo D’Aguanno (padre di Alessandro). In prossimità del bagno, infatti, su un tavolo, coperta da una tovaglia, veniva trovata una pistola semiautomatica cal. 9 corto, con matricola abrasa, separata dal caricatore, posto poco distante dall’arma con inseriti i proiettili. Inoltre, all’interno di un pollaio realizzato nello spazio antistante i locali, su di uno scaffalatura, nascosta da alcuni sacchetti di plastica veniva, invece, rinvenuta una scatola in plastica chiusa da un coperchio con del nastro isolante contenente un altro caricatore nonché un intero pacco di cartucce cal. 9 corto. Le ricerche continuavano, allora, minuziosamente in tutta l’area del deposito ivi compreso l’esterno dove, in un angolo, ben celata sotto dei cartoni per imballaggio e coperto da pietrisco, veniva scoperto un sacco nero di plastica con all’interno un fucile cal. 12, sovrapposto, a canne mozze e con la matricola abrasa. Vincenzo D’Aguanno per tanto è stato associato presso la casa circondariale di Trapani.

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