Mobbing: “niente trasferimenti “sospetti” al Comune di Marsala”. Lo sostiene il Sindaco
"Non ce nulla di vero su trasferimenti "punitivi"; il passaggio da una mansione all'altra è stato fatto solo per colmare vuoti d'organico e/o per meglio far funzionare la macchina amministrativa".
Sui trasferimenti “sospetti”, al Comune di Marsala, interviene il sindaco Giulia Adamo. “Mai fato uso del mobbing -dice ai microfoni di Hermes TV il primo cittadino – ed i trasferimenti di personale, effettuati dall’Amministrazione Comunale, sono solo frutto di un ponderato studio per meglio far funzionare i pubblici uffici. (clicca sulla foto per l’intervista)
Non ce nulla di vero su trasferimenti “punitivi” -; il passaggio da una mansione all’altra è stato fatto, per taluni impiegati, solo per colmare vuoti d’organico e/o per meglio far funzionare la macchina amministrativa”. Di parere opposto, nei giorni scorsi, erano stati consiglieri comunali Rosanna Genna e Michele Gandolfo che, a margine dei lavori d’aula, avevano rilasciato dichiarazioni inquietanti ai rappresentanti della stampa. Intanto fra i destinatari dei provvedimenti di trasferimento da un incarico ad altro c’è parecchio malumore. Dal canto loro si sentono penalizzati dalle scelte adottate dall’Amministrazione Comunale che li ha così, dall’oggi al domani, proiettati in altri ruoli che magari non conoscevano prima; ma, se è vero che questo serve a migliorare l’erogazione dei servizi al pubblico, il fine giustifica ampiamente il mezzo. In caso contrario la “palla” passa ai sindacati della funzione pubblica. Il lavoratore ha i suoi sacrosanti diritti che gli vengono riconosciuti dalla Costituzione, ma non deve dimenticarsi che ha anche dei doveri nei confronti di chi gli da un lavoro. E nel caso di dipendenti pubblici anche nei confronti della collettività che gli garantisce lo stipendio a fine mese.