Microcriminalità tunisina a Marsala, il Sindaco incontra il Console di Tunisia

Sicurezza in città. Il Console di Tunisia Mohamed Ali Mahjoub incontra il sindaco Grillo. Ampia collaborazione per attività di cooperazione, prevenzione e prossime iniziative socioculturali

Il sindaco Massimo Grillo punta sulla diplomazia per contrastare i numerosi episodi di violenza sfociati in aggressioni e lanci di bottiglie, nonché veri e propri atti delinquenziali culminati in reati perpetrati contro la persona, ad opera di una nuova recrudescenza della microcriminalità straniera, fra cui spiccano immigrati tunisini.

Il sindaco ha incontrato ieri il Console di Tunisia in Sicilia al palazzo municipale per affrontare la questione della microcriminalità tunisina, che ultimamente è diventata insostenibile a Marsala. In assenza di contromisure dello Stato (potenziamento degli organici delle Forze dell’Ordine e introduzione di sistemi di vigilanza in tempo reale con telecamere che fanno confluire le riprese in una sala di regia, in modo da garantire prevenzione e maggiore tempestività d’intervento), il primo cittadino ha percorso la strada del dialogo con il rappresentante a Palermo della Tunisia.

È stato fatto appello al Console affinché intervenga tra gli oltre 1200 tunisini residenti a Marsala. La storica comunità tunisina, costituita in gran parte da onesti lavoratori che non hanno mai dato problemi di ordine pubblico e sicurezza, dovrebbe cercare di rabbonire questa piccola percentuale di microcriminali, giunti a Marsala negli sbarchi clandestini e per lo più ospiti dei Centri di Accoglienza.

I temi dell’incontro italo-tunisino sono stati molto cordiali e improntati su tematiche di cooperazione, prevenzione, dialogo e pacifica convivenza. Il Console ha dato la propria disponibilità a far incontrare i giovani coinvolti negli episodi di violenza con un addetto sociale del Consolato che opera a Marsala, perché fatti del genere non devono più essere di ordinaria amministrazione. Qualche decina di incoscienti scalmanati non può mettere a rischio i secolari rapporti tra la comunità locale e quella tunisina. Gli incresciosi comportamenti di pochi generano intolleranza che finisce per riversarsi su tutti gli stranieri, anche di altre nazionalità. È necessario pertanto adottare provvedimenti restrittivi e avviare mediazione attraverso le Istituzioni per contribuire a tamponare questa deriva violenta e intollerante, prima che possa sfociare in atti razziali di giustizia privata.

Significativa è stata l’iniziativa del sindaco Massimo Grillo ed incoraggiante è l’impegno del Console di Tunisia in Sicilia, ma sicuramente non basterà a frenare del tutto questi branchi di scalmanati che, davanti alle Autorità, hanno pure l’indecenza di sentirsi impunibili perché godono dei privilegi dello status di “rifugiato”. Il primo cittadino non dovrebbe desistere dal chiedere interventi concreti e tempestivi dello Stato, la cui presenza in città con uomini e mezzi a sufficienza faccia da deterrente alla microcriminalità nostrana e straniera. La repressione, seppure tempestiva, non sempre garantisce i suoi risultati nel breve e medio termine per le lungaggini delle procedure giudiziarie. Infatti, i soggetti che si distinguono in negativo sono quasi sempre gli stessi.

Riportiamo qui di seguito il comunicato stampa diffuso dall’Ufficio Stampa Comune di Marsala

Cooperazione, prevenzione e dialogo. Sono le direttrici su cui si muovono il sindaco Masimo Grillo e il Console di Tunisia in Sicilia, Mohamed Ali Mahjoub, ieri a Palazzo Municipale con il Vice Console Aymen Lamti per parlare di “sicurezza in città”. Un incontro voluto dal sindaco di Marsala d’intesa con l’assessore Ingardia a seguito di episodi spiacevoli che hanno visto protagonisti giovani tunisini. “Sono pochi e già identificati quelli che non rispettano le regole, a fronte di tanti altri suoi connazionali che vivono tranquilli, lavorano e sono perfettamente integrati, ha affermato il sindaco Grillo. Purtroppo, gli incresciosi comportamenti generano intolleranza che finisce per riversarsi su tutti gli stranieri, anche di altre nazionalità. E se da un lato diviene necessario adottare provvedimenti restrittivi; dall’altro, come Istituzioni, siamo chiamati a tamponare questa deriva intollerante e mettere in campo azioni di mediazione”.

Il Console tunisino Mohamed Ali Mahjoub, nel ringraziare il Sindaco Grillo per avere promosso l’incontro a Marsala, ha affermato: “Esprimo i miei vivi ringraziamenti alle autorità della città per l’accoglienza calorosa e per l’interesse portato all’organizzazione di questo incontro che costituisce un’occasione per affermare la profondità delle relazioni storiche tra la Tunisia e l’Italia e rinforzare la cooperazione, sottolineando l’interesse del Consolato a inquadrare e tutelare la comunità tunisina residente in questa città.” Il Console ha anche sottolineato la buona reputazione della comunità tunisina residente a Marsala, che conta circa 1.200 residenti regolari, di cui la maggior parte è impegnata nei settori agricoli, della pesca e dei servizi. Egli ha espresso la disponibilità del Consolato a sostenere lo sforzo delle autorità locali per migliorare la situazione della comunità tunisina e facilitare l’integrazione, organizzando delle manifestazioni culturali e degli incontri regolari con i membri della comunità tunisina al fine di sensibilizzarli e chiedergli di essere seri, professionali e civilizzati, di non essere tentati dalla violenza, a preservare i vantaggi e le buone relazioni con i loro datori di lavoro cosi come con le autorità locali, ed a espandere le radici della comunicazione con il loro paese di origine.

L’obiettivo è quello di incontrare i giovani coinvolti negli episodi di violenza, con la mediazione dell’addetto sociale del Consolato che opera a Marsala. Ma si conta anche di avviare iniziative culturali condivise per consolidare l’amicizia tra le comunità marsalese e tunisina presente in città. Al termine del cordiale incontro – presenti gli assessori Giacomo Tumbarello, Donatella Ingardia e Francesco Marchese, nonché il segretario generale Andrea Giacalone e il comandante della Polizia municipale Vincenzo Menfi – lo scambio di doni.

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