Mercato vinicolo in crisi, urgono rimedi
Il prezzo del vino sfuso, in caduta libera da quasi un anno, ha raggiunto minimi storici a fronte del costante aumento dei costi di produzione.
Mercato vinicolo in crisi, urgono rimedi, poichè i viticoltori sono sul sentiero di guerra. Il prezzo ettogrado, (ovvero l’equivalente di 100 litri di vino proporzionato al grado alcolico) è sceso abbondantemente sotto i 3 euro, fino a sfiorare la soglia vergognosa dei due euro. Come dire che certe cantine sociali, colte dalla disperazione di dover far fronte allo smaltimento delle giacenze in vista della nuova stagione enologica, stanno svendendo per poco più di 20 centesimi litri il proprio vino. Il danno, dopo la beffa, se si considera che con una vendita a prezzo così basso c’è il rischio che oltre a saltare la liquidazione delle uve già conferite, i soci,a fine anno, potrebbero essere chiamati a riportare indietro parte di quelle magre anticipazioni che avevano a suo tempo incassato. La C.I.A di Petrosino, Confederazione Italiana Agricoltori Sicilia, ha indetto una conferenza di servizio per discutere di agricoltura, di reddito e d’impresa. Si toccheranno inoltre temi quali quello relativo alla peronospora della vite, della crisi del mercato del vino e del prezzo bassissimo di commercializzazione dell’uva che rendono sempre più antieconomica la coltivazione della vite. L’assemblea degli agricoltori – cui sono stati invitati i presidenti delle cantine sociali del territorio – ha l’obiettivo di valutare le proposte per fronteggiare la crisi e, nello stesso tempo, individuare una programmazione di interventi di più lungo respiro che tenga conto anche del mercato del vino sfuso. All’Assemblea che si terrà lunedì, con inizio alle ore 18:0 al Centro Polivalente di Petrosino, Interverranno, tra gli altri, il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino, e il vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Massimo Fiorio.