Mazara, gambero “assassino” sta sterminando rane e libellule
Nei cinque laghi dell’oasi «Gorghi Tondi» se ne contano, oramai, a migliaia e migliaia. Dal 2003, anno in cui la presenza fu accertata, gli esemplari del gambero rosso della Louisiana si sono duplicati, invadendo le acque degli invasi naturali. «Oggi probabilmente hanno raggiunto un loro equilibro», azzarda Stefania D’Angelo, direttore della Riserva Lago Preola e Gorghi Tondi.
La presenza di questo gambero esotico da tredici anni ha modificato l’habitat della Riserva che si trova sul territorio di Mazara del Vallo. Dapprima era concentrato solamente nei tre gorghi tondi, poi si è diffuso al più grande lago Preola e al Pantano Murana. Chi mai se lo sarebbe aspettato che un gambero proveniente dall’America lo si ritrovasse in questo ambiente siciliano? A disfarsene di qualche esemplare è stato, probabilmente, qualche appassionato collezionista di specie esotiche che l’ha abbandonato erroneamente nei bacini naturali.
La presenza del gambero rosso della Lousiana nella RNI L. Preola e G. Tondi risale al 2003. I primi esemplari sono stati notati nelle nasse che erano state immesse nei tre Gorghi Tondi, dato che il Gorgo Murana e il Lago Preola fino a quel periodo erano a secco per un immane periodo di siccità iniziato intorno 1982 e protrattosi fino al 2004. I tre Gorghi Tondi hanno un’estensione limitata e, con il Murana e il Preola asciutti, la vigilanza del gestore avrebbe dovuto evitare simili immissioni di specie alloctone. In quel periodo, invece, oltre al gambero, arrivarono altre specie aliene. Fermo restando che le nasse erano del gestore e non di altri che senza l’autorizzazione del gestore non potevano, tra l’altro, avere accesso nella riserva