Mazara, 10 denunce alla Procura nel corso dei controlli del territorio

Mazara, 10 denunce alla Procura nel corso dei controlli del territorioContinuano in maniera serrata i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo.

Nel Quartiere di Mazara due, i militari della locale Stazione, guidati dal Maresciallo Maggiore Lugi Chiaro, hanno eseguito diversi servizi di contrasto alla criminalità comune, all’esito dei quali sono state complessivamente deferite all’Autorità Giudiziaria di Marsala dieci persone. L’intensificazione dei servizi di perlustrazione per le vie di quel quartiere ha consentito di conseguire i risultati di seguito descritti.

Lo scorso 21 settembre, sono stati fermati e controllati un 59 enne e un 63 enne originari di Mazara, a bordo di un autocarro risultato poi di proprietà di uno dei denunciati, rinvenendo materiale ferroso provento di furto perpetrato ai danni del Consorzio Idrico 1 TP di Mazara del Vallo. Dopo gli accertamenti di rito, la refurtiva è stata restituita al responsabile di quel Consorzio e i due uomini sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione.

Nella stessa giornata, inoltre, un’altra pattuglia dei Carabinieri di Mazara Due, durante un servizio di perlustrazione,  ha controllato un 52 enne originario di Monreale e sottoposto alla misura della Libertà Vigilata presso una locale struttura socio-sanitaria dalla quale si era allontanato arbitrariamente, violando le disposizioni imposte dal Giudice, motivo per cui è stato deferito alla competente Autorità giudiziaria per la trasgressione degli obblighi imposti.

Nella giornata del 25 settembre, invece, nell’ambito di un servizio finalizzato al contrasto dei furti nelle aree rurali, militari della locale Stazione Carabinieri ha sorpreso all’interno di un terreno di Contrada Granatelli, sottoposto a sequestro, sette uomini – cinque originari di Mazara e due tunisini – intenti a rubare le olive. Gli uomini, alla vista dei militari, hanno tentato inutilmente di celare la loro preoccupazione, nella vana speranza di fingersi i reali proprietari di quel fondo rurale, ma la conoscenza del sito ha spinto i militari ad approfondire la vicenda e, all’esito dell’accertamento è emerso come quell’immobile fosse sottoposto a sequestro e le persone sorprese non avevano ricevuto alcuna delega per la raccolta di quelle olive. Per tale episodio sono stati quindi deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato. La refurtiva consistente in diverse decine di kg olive raccolte e suddivise in cassette, già  pronte per la successiva macina. La refurtiva, previo nulla osta dell’A.G. verrà restituito al custode giudiziario dell’immobile sequestrato.

Continueranno anche nelle prossime settimane i servizi straordinari di controllo del territorio per garantire maggiore sicurezza ai cittadini di Campobello di Mazara e dei comuni limitrofi.

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