Marsala, un’altra piantagione rivenuta dai Carabinieri. Arrestato il responsabile
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Marsala, con il fondamentale ausilio dei militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Calabria”, nella giornata di Sabato hanno rinvenuto un’altra piantagione, poi rivelatasi di circa 280 piante di marijuana, traendo in arresto Angelo Barraco, marsalese di 24 anni, per violazione dell’art. 73 del Testo Unico sugli Stupefacenti.
Già da Venerdì i Carabinieri, cosi come fatto in altre zone del territorio della giurisdizione, scandagliavano il territorio di Torre Sibiliana alla ricerca di altre piantagioni di marijuana, piaga che già da qualche mese ha investito il territorio dei Comuni di Petrosino e Marsala, per cui l’Arma ha profuso il massimo impegno al fine di debellare il fenomeno. È così che, alle prime luci di Sabato 10 Settembre, i militari dei Cacciatori di Calabria, rinvenivano in un fondo agricolo delimitato da mura, ricadente proprio in quella zona, una distesa di piante, nascoste tra vegetazione di altra natura.
I militari dell’Arma iniziavano così un servizio di osservazione in attesa del giungere del responsabile di quella piantagione mentre, negli uffici di Villa Araba, si compievano tutti gli accertamenti per comprendere la proprietà di quel terreno.
Dopo alcune ore, non notando alcun soggetto entrare nel fondo monitorato, si decideva di operare raggiungendo il Barraco, identificato quale titolare del fondo e responsabile della piantagione, presso la sua abitazione. Condotto sul posto quest’ultimo ammetteva subito le sue responsabilità e, una volta constatata insieme a lui la presenza della piantagione e il numerico esatto delle piante, veniva accompagnato in Caserma al fine di completare gli accertamenti sul suo conto e ultimare gli atti dell’attività di Polizia Giudiziaria compiuti dai militari dell’Arma.
All’esito delle ultime verifiche il Barraco veniva dichiarato in stato di arresto e, su disposizione del PM di Turno della Procura di Marsala, tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa della convalida da celebrarsi dinanzi il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Marsala. Questi, esaminati gli atti e le dinamiche degli eventi, convalidava l’arresto operato dai Carabinieri e applicava al Barraco la misura cautelare dell’Obbligo di dimora nel Comune di Marsala.
Con questo arresto prosegue la determinata azione di contrasto operata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, con lo straordinario ausilio dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Calabria”, al fenomeno dilagante delle piantagioni di marijua