Marsala, un altro piccolo passo nella disabilità: verso l’uguaglianza nel “teatro” della vita

Si è concluso, alla presenza di una folta quanto qualificata platea, il Convegno sulla disabilità: “Oltre i confini della diversità: non barriere ma ponti”- Servizi specialistici per la famiglia tra privato sociale scuola e territorio. L’evento, tenutosi al Complesso Monumentale San Pietro di Marsala, ha come “attori”, al tavolo di presidenza, illustri relatori, professionisti di primo piano, che operano nel mondo della diversità e del sociale, in ambito nazionale ed oltre. Più che positivo è il bilancio della manifestazione che ha riproposto, in maniera seria e qualificata, le problematiche dello status del diversamente abile, l’assistenza, all’integrazione dei disabili nella società.

Seppure è calato il “sipario” sull’evento la tematica è tutt’altro che chiusa. Anzi è interesse comune migliorare la “qualità della vita chi è disabile e ci chi vive o lavora con lui”. “Abbiamo voluto tutti abbattere muri di diversità per costruire ponti di sostenibilità e di opportunità – sostiene Mara Sartori, Esperto in Tecnologie e Metodologie per la disabilità, Ricercatore e Formatore
-; abbiamo voluto condividere parole ma trasformandole in fatti; abbiamo creato momenti in cui abbiamo condiviso ma anche diviso-con coloro che hanno creduto in tutti noi”.

Valutazione delle potenzialità residue, riabilitazione, didattica speciale, autonomia personale, leggi, divertimento, socializzazione, ricerca… sono i “mattoni” che formano quei ponti che cambieranno la situazione di pseudo emarginazione. Servono i ponti per superare gli ostacoli, accorciare le distanze, ma soprattutto per collegare le “sponde” invisibili che da sempre dividono gli abili dai disabili, i cosiddetti “normodati” dai “figli di un Dio minore”. Ognuno, nessuno escluso, ha il dovere di fare la propria parte per poter far si che non ci siano più opere incomplete. E’ un processo, purtroppo lento, servono più: “mattoni”, “operai” e “muratori” per costruire ponti saldi e sicuri, in grado di condurre ad obiettivi importanti.

“Un sentito grazie – prosegue Mara Sartori – voglio esternarlo agli illustri Colleghi, agli esperti relatori che hanno dato, non solo, esempio di alta professionalità ma anche dimostrato sensibilità e voglia di condivisione. Un grazie anche all’organizzazione che ha voluto e ben coordinato una manifestazione così impegnativa e importante che ha lasciato un segno indelebile. E, ancora grazie a tutti coloro che hanno partecipato con interattività e voglia di uscire da quell’evento più ricchi e più carichi che mai. Ringrazio altresì la Dr.ssa Rosa Adamo e al suo gruppo che ha reso possibile tale evento e lo ha reso un momento importante.; ma un grazie mio personale va al Prof. Paolo Casano che non solo ha relazionato sull’importante tema dell’ “Apprendimento semplificato e Formazione Professionale” , ma ha supportato me nel mio vivere in Sicilia in questi intensi giorni con la sua professionalità e disponibilità di sempre”.

William Shakespeare affermava: “Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti.”

“Ecco, noi, a Marsala – conclude Mara Sartori – abbiamo voluto fare la nostra parte per far si che si aprisse il “sipario” sull’”opera” dell’uguaglianza nel “teatro” della vita”.

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