Marsala, il tunisino trovato impiccato sarebbe collegato con la coppia sgozzata a Mazara 2
Spunta un altro cadavere, è quello di tunisino, morto per impiccagione. Non si sa al momento se sia tolto la vita o se qualcuno gli abbia voluto tappare la bocca per sempre. Saranno gli esperti della scientifica ed il medico legale a stabilire la dinamica. Un giallo, e non è il solo se si considera che il tunisino trovato morto a Marsala sarebbe in qualche modo legato alla giovane coppia barbaramente trucidata a pochi metri dall’appartamento a Mazara 2, popoloso quartiete popolare a nord di Mazara del Vallo. Due fatti di cronaca apparentemente distinti ma che non convingono gli inquirenti.
Pare che un legame unisce i tre morti. Il cittadino, pare di nazionalità tunisina di una quarantina d’anni trovato impiccato nell’abitazione di contrada Ranna, da alcuni giorni risultava ricercato in merito al duplice omicidio Angelio Cannavó e Rita Decina. Le forze dell’ordine non parlano, le indagini sono alquanto difficili, ma un collegamento sui due fatti di cronaca pare che esista. E che sia una pista attendibile al vaglio degli inquirenti.
Ecco cosa riporta l’ANSA: “Un tunisino dell’apparente età di 35-40 anni, la cui identità non è stata divulgata dagli inquirenti, è stato trovato impiccato in un’abitazione in contrada Ranna, a circa sette chilometri a nord di Marsala. La vittima potrebbe essere collegata al duplice omicidio commesso venerdì scorso a Mazara del Vallo (Tp), in una palazzina del quartiere “Mazara 2”, dove sono stati trovati uccisi a coltellate Angelo Cannavò, di 29 anni, e la sua compagna Rita Decina, di 28. Sul luogo del suicidio sono intervenuti la polizia di Mazara del Vallo (e non quella di Marsala) e il magistrato che coordina l’indagine sul duplice omicidio di Mazara del Vallo, Giulia D’Alessandro. “Al momento non possiamo dire nulla – ha detto il pm mentre era davanti all’edificio (uno vecchio stabile a due elevazioni) dove è stato trovato il cadavere del tunisino, che da un paio di giorni pare fosse ricercato dalla polizia – prima di rilasciare dichiarazioni dobbiamo stabilire cosa è realmente accaduto”. Le indagini proseguono in ogni direzione”
La barbara esecuzione della giovane coppia di Mazara 2, uccisi da una lunga lama, forse un machete, ha sconvolto la provincia di trapanu, non abituata a delitti cosi cruenti. La pista che porta a Marsala apre lo scenario investigativo su come possa essere ramificato il tessuto criminale. Questa “brutta” estate si è aperta con il cadavere carbonizzato del rumeno che aveva cercato di rubare “l’erba” nella piantagione dei Signorello, alla periferia di Mazara; poi la barbara uccisione del maresciallo dei carabinieri Silvio Mirarchi, caduto sotto due colpi di pistola esplosi alle spalle, proprio dinnanzi una piantaggione a Ventrischi; quindi la coppia di Mazara 2 ed il tunisino di Marsala. Fatti di sangue eseguiti con disumana spietatezza che seppure non collegati fra loro, sono comunque legati da un unico e solo filo conduttore, la droga.
L’assassino nn e wastji lui era bravissimo li centrano gli arabi si sono comportati da terroristi indagate bene lui e stato anke ucciso xke secondo me lui a visto e l’anno ammazzato
Io lo conoscevo nn e stato lui nn faceva male neanke a una formica il vero assassino e fuori li sono gli arabi loro fanno questo si sono comportati da terroristi nn kiudete il caso indagate bene wastji e stato ucciso Anke lui