Marsala, truffa on line, preso di mira un noto professionista della città

Una nuova truffa è on line. Gli hacker si impossessano dell’email di una persona molto nota, uno stimato professionista, nonché dei suoi contatti di posta elettronica, e raggiungono telematicamente tutti i suoi amici con una richiesta d’aiuto, ovviamente economica. La truffa viene espletata in tre passaggi, ovviamente attraverso la propria casella di posta elettronica: una richiesta di aiuto molto generica (poche righe); una richiesta ben determinata, 900 euro; quindi l’invio di coordinate bancarie per accreditare la somma sul conto del “furbetto”.

A Marsala, per quanto è dato sapere al momento, è stato preso di mira uno stimato professionista, una persona molto nota in città. I suoi amici, sicuramente presi dalla lista dei propri contatti di posta elettronica, sono stati raggiunti dal seguente messaggio:

“Salve,
Stai bene?
Non sono raggiungibile sul mio cellulare.
Devo chiederti un favore.
A presto,
M.D.”

Pensando che si tratti di un proprio amico, visto che l’email (per motivi di privacy non diffondiamo), porta per esteso il nome ed il cognome più un numero che coincide con l’anno di nascita, rispondiamo all’invito chiedo cosa possiamo fare per aiutarlo? A quel punto scatta la richiesta economica con un messaggio ben studiato, che a primo impatto sembra pure veritiero, se non fosse per la cifra richiesta, 900 euro.

“Grazie per la tua risposta e mi dispiace di scomodarti. Sono in viaggio
ad (Côte D’ivoire) Abidjan ed ho dimenticato le mie cose (il mio
cellulare, carta di credito e contanti) in un taxi, al momento non ho a
disposizione nulla. E’ imbarazzante per me chiederti questo, ma
desidererei che mi potessi sbloccare con 900€uros, al momento del mio
rientro ti rimborserò al più presto possibile. Ti prego di tenere questa
mail solo per te per non inquietare i miei. Se sei disposto ad aiutarmi,
ti dirò come fare. Attendo con ansia la sua risposta e la ringrazio
molto.
M.D.”
Convinti da un indirizzo email credibile (nome, cognome, anno di nascita) e proveniente persino da una “pseudo”casella di posta certificata (pure questa taroccata), rispondiamo come posso aiutarti. A quel punto arriverà la terza e-mail, quella contente le coordinate bancarie per accreditare la somma sul conto del furbetto. Così le 900 euro di chi voleva aiutare un amico in difficoltà svaniscono nel nulla.
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