Marsala: telecamere per reprimere chi sporca la città. L’Amministrazione è comunque corresponsabile del degrado
La situazione dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti per le strade del centro, per i litorali e per i terreni vicini a qualsiasi strada transitabile è diventata insostenibile ed è giusto che l’Amministrazione comunale corra ai ripari. Sono passati 2 anni e mezzo e finalmente il vice sindaco Agostino Licari, nonchè assessore alla Nettezza urbana, sembra averlo capito. Peccato, che ancora una volta, per risolvere il problema si parta con i vecchi pregiudizi: “chi sporca paga”, non considerando a priori che le colpe non siano solo di chi non differenzia o lo fa male. Occorre trovare, ad ogni costo, un capro espiatorio: “l’untore” di turno da filmare e multare. Ed ecco che scatta, a Marsala, l’operazione «Telecamere a circuito chiuso» per individuare gli “irriducibili” trasgressori delle norme che regolano il deposito dei rifiuti. Niente di speciale, l’ennesimo
“palliativo” che peserà sulle casse del Comune con il nobile obiettivo di cercare di fronteggiare, ma soprattutto per porre fine a questa disarmante situazione di degrado in cui vive la Città e per scoraggiare quanti non si attengono all’ordinanza comunale sulla raccolta differenziata.
Si tratta dell’ennesimo tentativo, a scopo repressivo (super multa), in quanto questa Amministrazione Comunale è convinta che la gente non differenzia o espone male i rifiuti solo per fare un dispetto; non capendo che i primi a sentirne del disservizio sono gli stessi cittadini costretti a vivere nel degrado di aree urbane eternamente sporche e male odoranti. A nessuno dei pubblici amministratori è mai passata per la testa l’idea che la città possa essere sporca perchè c’è gente che – ancora oggi – non sa cosa sia la raccolta differenziata?
A Marsala, dall’oggi al domani, si è passato dalla raccolta dei rifiuti solidi urbani indifferenziati a mezzo cassonetti a prelievo «porta a porta» differenziato senza che si procedesse ad una seria ed adeguata campagna di sensibilizzazione. Non tutti i cittadini hanno avuto lo stesso grado di istruzione e non tutti vengono raggiunti dalla comunicazione alla stessa maniera. Sicuramente vi sono sacche nella popolazione che non sanno come si differenzia, o come si espongono i rifiuti. La nostra amara considerazione va alla popolazione anziana ultra settantenne che vive da sola, agli immigrati comunitari ed extracomunitari, agli indigenti, ai turisti stranieri… Chi li ha preparati sulla differenziata?
Il sindaco, fin dal suo insediamento, ha pensato di contrastare chi sporca la città con le multe, ma di risultati sul fronte della Marsala pulita non se ne sono visti. Anzi la città, oggi, è forse più sporca di qualche mese addietro. Segno evidente che la “frusta” non è un buon metodo educativo. A dirlo non siamo noi ma è la storia a sostenerlo. Le guardie ambientali, alias le coppie di ragazzini che circolano per le strade a prendere appunti sull’indice di pulizia delle strade non ha sortito alcun risultato, tranne forse a far giungere qualche contributo all’Associazione che gestisce il servizio.
Neanche le così “temute” ronde dei vigili urbani hanno sortito gli sperati frutti. Per chi pensasse che l’uomo in divisa risolvesse il problema evidenziamo che 100 multe fa, tante quante ne sarebbero state elevate nel corso dell’ultimo mese, la città era sporca, alla stessa maniera di oggi. Forse ne avranno beneficiato le casse comunali, ma non più di tanto visto che tra le persone multate molti sarebbero in situazioni economiche disperate e, pertanto, sicuramente non potranno pagare le 400 euro del verbale.
La città continua ad essere sporca non tanto per l’ostinazione del cittadino che non fa la differenziata o se la fa non sa come dividere i rifiuti o che li espone in maniera sbagliata e fuori dagli orari previsti dal calendario. Questa Amministrazione Comunale si è mai posta questo interrogativo o pensa che i cittadini fanno loro i dispetti sporcando. In fine altro problema è quello della comunicazione, veramente poca e fatta pure male, come l’ultima trovata quella di mettere i cartelli a mantenere la città pulita sugli autobus del servizio di autotrasporto pubblico.
Tale messaggio come potrà mai raggiungere l’intera popolazione se i mezzi pubblici seguono sempre gli stessi percorsi e sono notoriamente utilizzati scarsamente dall’utenza. L’ennesimo spreco di denaro pubblico per non raggiungere alcun risultato.
Marsala, intanto, nonostante tutti gli appelli lanciati per un corretto deposito dei rifiuti differenziati nelle isole ecologiche» o raccolti con il servizio “porta a porta” , molte zone della città, in centro, in periferia e nelle borgate, continuano ad essere «incivilmente» sommersi dai rifiuti; mentre l’Amministrazione Comunale “corresponsabile” per non saper risolvere il vero problema, continua a sprecare risorse pubbliche.