Marsala, si reca davanti al Commissariato brandendo un bastone per “regolare i conti” con un agente

polizia-resistenza-pubblico-ufficialeUn uomo è stato tratto in arresto, a Marsala, a culmine di una domenica agitatamente vissuta, prima litiga e aggredisce il conducente di un furgone, fermato ed invitato bonariamente ad allontanarsi da un agente di polizia, fuori servizio) si procura un lungo bastone e si reca in Commissariato con l’intendo di “regolare i conti” con l’agente che poco prima lo aveva aiutato a non peggiorare la propria situazione. Protagonista, in negativo della vicenda Giovanni Cusenza, pregiudicato di anni 38, arrestato nella giornata di domenica dalla Polizia di Stato di Marsala nella flagranza dei reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e di minacce aggravate.

Gli episodi delittuosi sono stati commessi nella primissima mattinata, quando, nei pressi di un bar del centro, un agente del Commissariato, libero dal servizio, notava il Cusenza nell’atto di aggredire il conducente di un furgone, al cui indirizzo dava contestualmente calci e pugni. Pertanto, l’agente interveniva prontamente al fine di riportare la situazione alla calma, al che il Cusenza non esitava ad inveirgli contro, lasciandosi dapprima andare ad un pesante turpiloquio colorito da gravi minacce, per poi afferrare delle grandi pietre al fine di scagliargliele contro.

Pur desistendo da tale intento, il Cusenza, che nel frattempo si era allontanato dal bar grazie alla bonaria opera di persuasione operata dall’agente di polizia, sopraggiungeva nelle adiacenze del Commissariato di Via Verdi, brandendo un lungo bastone di legno e profferendo gravi minacce all’indirizzo del predetto agente, che invitava ad uscire fuori al fine di regolare i conti.

L’agente, coadiuvato da altro personale, interveniva prontamente al fine di riportare l’uomo alla ragione ma, nonostante i numerosi tentativi inutilmente esperiti, questi cercava più volte di colpirlo, fino a quando non veniva finalmente bloccato, disarmato e tratto in arresto. Il giudizio di convalida, celebrato nella mattinata di lunedì, ha corroborato l’operato dei poliziotti ed ha accolto le richieste della Procura della Repubblica, sottoponendo il Cusenza alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

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