Marsala, sgominata organizzazione dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi

Si è da poco conclusa un’articolata indagine della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Marsala e durata meno di 4 mesi, che ha portato all’arresto di cinque persone e alla denuncia a piede libero di ulteriori due soggetti, tutti facenti parte di una pericolosa consorteria criminale operante tra Mazara del Vallo e Campobello di Mazara, dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dalla Tunisia ed al contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

Gli illeciti e lucrosi traffici avvenivano con l’impiego di veloci gommoni condotti da esperti “scafisti”, in grado di compiere la traversata in meno di 4 ore, al prezzo di oltre 3000 euro per persona trasportata. Uno degli sbarchi, avvenuto in data 24 maggio 2017 nei pressi di Campobello di Mazara (TP), è stato intercettato da militari della Tenenza e della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Mazara del Vallo, che riuscivano nell’immediatezza a bloccare i clandestini, successivamente fotosegnalati, ed a sequestrare 140 kg di sigarette di
contrabbando unitamente all’imbarcazione utilizzata per il trasporto.

Veniva quindi constatato che, in occasione dello sbarco, era avvenuto anche il decesso di uno dei clandestini tunisini trasportati, Hamda Haitem di 29 anni, il quale, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbe stato gettato in mare da due membri tunisini dell’organizzazione, alla vista dei militari intervenuti sul posto, per velocizzare le operazioni di approdo. Le indagini di pg che sono scaturite dalla predetta circostanza, effettuate dai militari del Nucleo Mobile della Tenenza di Mazara del Vallo anche attraverso serrate intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso di ricostruire analiticamente componenti e ruoli del sodalizio criminoso nonché modalità di effettuazione dei trasporti, rilevando, tra l’altro, che ogni viaggio organizzato fruttava una somma oscillante tra i 30.000 e i 40.000 euro e permetteva di introdurre sigarette di contrabbando destinate ad essere rivendute nel territorio siciliano prevalentemente a clienti di origine magrebina.

L’organizzazione si occupava anche di fornire assistenza logistica per la permanenza in clandestinità sul territorio dei migranti trasportati. I soggetti colpiti dai provvedimenti restrittivi (4 eseguiti a fine giugno scorso ed un altro eseguito a metà luglio scorso) sono i tunisini: Nejib Ammar, Karim Salem, Salim Bensalem, Issam Jemmali e l’italiano  Farese Cheick Nackch (nato in Italia da famiglia tunisina). Il fratello di quest’ultimo, Seifedine Cheick Nackch, è stato invece denunciato a piede libero. Tra i soggetti denunciati a piede libero figurava anche Giuseppe Marcianò, successivamente vittima di omicidio avvenuto la mattina del 6 luglio
2017 nella campagne di Campobello di Mazara di cui ci siamo occupati in passato (articolo di riferimento).

L’operazione in rassegna costituisce un’ulteriore riprova del costante sforzo operativo che i reparti territoriali della Guardia di Finanza di Trapani profondono, in efficace sinergia con la componente aeronavale del Corpo, per il contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina e dei traffici illeciti in genere via mare. Un’altra operazione simile era stata portata a termine, sempre a Marsala, lo scorso mese di gennaio in un nostro specifico articolo “Dalla Tunisia a Marsala, la rotta segreta dei sospetti jhadisti” che aveva portato all’arresto di altre 15 persone.

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