Marsala, riscossione diretta della Tari farà risparmiare 650 mila euro “sfruttando” i contrattisti
Rientra il servizio di riscossione della Tari a Marsala che produrrà un risparmio di circa 650 mila euro l’anno. Con un accordo sottoscritto tra le parti, Comune di Marsala e “Mazal Global Solution” è stata concordata la chiusura anticipata del rapporto di collaborazione sul fronte della riscossione della TARI. In pratica, la scadenza naturale stabilita per novembre 2017, è stata ora fissata al prossimo 31 dicembre. Ciò significa che dal 1° gennaio 2017, il servizio di riscossione della TARI sarà gestito internamente, tramite uffici e personale del Comune, si legge nel comunicato diffuso dall’Ufficio Stampa dell’Ente.
Viene lecito chiedersi quale personale, visto che la pianta organica dell’Ente è ridotta ai minimi storici e che le attività dell’Ente possono essere garantire solo dall’impiego dei lavoratori dell’ex art. 23 . Praticamente il Comune di Marsala, ancora una volta, sobbarca di nuovi incarichi il personale contrattisti dell’Ente, senza riconoscere loro alcunché. Una categoria che da 25 anni al servizio dell’Ente ma che continua ad essere bistratta. Non si accenna minimamente alla stabilizzazione di queste unità lavorative che da tempo hanno sostituito in toto in dipendenti comunali andati in pensione o prematuramente scomparsi.
Il vice sindaco Agostino Licari, in merito alla fine dell’esteriorizzazione del servizio svolto dalla “Mazal Global Solution”, che comporterà un risparmio annuo di circa 650 mila euro, intende investire tale somma in nuova tecnologia, al fine di ridurre l’evasione e concentrare nella sede municipale ogni altra riscossione. Il riferimento è al neo “Ufficio Unico delle Entrate Comunali” che vedrà a breve la luce e dove confluiranno anche i servizi Imu, Ici, Tosap, Pubblicità e Affissioni. Chissà questi nuovi uffici, come anche quelli vecchi, come funzionerebbero se dall’oggi al domani la Regione decidesse di chiudere i rubinetti con i quali finanzia i contrattisti del Comune di Marsala. Ancora una volta si continua a penalizzare e a negare la stabilizzazioni degli ex articolo 23, oggi contrattisti, o meglio dipendenti “non riconosciuti” con 25 anni di professionalità sulle spalle. Circa 650 mila euro per l’informatizzazione dei servizi che devono essere assicurati sempre e comunque dagli ex contrattisti del Comune di Marsala rappresenta l’ennesima prevaricazione sulla categoria. Un vero paradosso per queste unità lavorative senza un futuro certo, frutto ancora una volta dell’insensibilità di chi amministra questa città.