Marsala, questo pomeriggio Consiglio Comunale aperto al pubblico
Si torna in aula, questo pomeriggio (giovedì 28, ore 16,30) per la seduta “aperta” di Consiglio Comunale sul Porto (con all’ordine del giorno la delibera relativa alla “Ratifica dell’adesione del Sindaco all’Accordo di Programma per la realizzazione di un approdo turistico nel porto di Marsala denominato “Marina di Marsala” e per l’approvazione del Piano Regolatore Portuale in variante integrale al precedente.
Si prevede una seduta alquanto movimentata in quanto il progetto della MYR, sostenuto da una società srl con un capitale di soli 10.000,00 euro non darebbe sufficienti garanzie ad una operazione di 50 se non 70 milioni di euro (questi ultimi dovuti per la messa in sicurezza dell’area portuale) che pioveranno dall’Unione Europea. Per investimenti molto più modesti si chiedono garanzie specifiche alle capacità economiche del destinatario del finanziamento pubblico, fideiussioni bancarie per l’importo da ricevere. Infine c’è ancora chi pensa che una struttura portuale non può essere privata se questa sorge sull’approdo principale della Città e viene realizzata in “toto” con denaro pubblico. Per non parlare poi dei disagi che si registreranno nel tessuto economico cittadino dovuti all’assenza di un approdo mercantile. Negli anni passati, quando i fondali lo permettevano, attraccavano centinaia di navi.
Dall’altra parte vi sono i sostenitori dell’approdo turistico nel porto di Marsala denominato “Marina di Marsala”. Questi gongolano, sognando l’attracco di imbarcazioni di lusso. Pensano, ovviamente, che la città possa diventare uno scalo nautico di primaria importanza nel Mediterraneo e che Marsala, in un futuro non lontano, possa vivere di turismo. Del resto occorre una forte scossa all’economia locale, da troppo tempo ristagnante.
Buoni i propositi, resta da chiedersi se i fondi arriveranno in tempo utile e se verranno investiti con parsimonia, perchè vi è il rischio – viste le pastoie burocratiche e la somministrazione dei fondi a singhiozzo, che la mega opera infrastrutturale possa fare la fine del costruendo Monumento ai Mille che si inaugura a giorni dopo “un’odissea” lunga ben 30 anni. E, pensare che per la posa della prima pietra nel ’86 intervenne l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri.
Nel corso della seduta, aperta agli interventi del pubblico, si avrà modo di capire quale è il volere della cittadinanza. Se il progetto MYR rappresenta l’unica valvola di sfogo al dilagante stato di abbandono della struttura portuale, ben venga… ma ad una sola condizione: che i lavori di ristrutturazione abbiano una data certa di inizio e di fine
Domani, venerdì 29 aprile, ritorna a riunirsi con inizio alle 10,30 l’assise civica si riunirà, con convocazione con carattere d’urgenza, per occuparsi di tre argomenti molto attesi, i primi due da approvarsi entro il 30 aprile. Si tratta dell’approvazione del piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani per il 2016; dell’approvazione delle tariffe e la determinazione delle rate e scadenze di versamento 2016 dell’Imposta Unica Comunale – Tassa sui Rifiuti (TARI); ed infine della modifica al Regolamento comunale sull’installazione di chioschi, gazebo, tettoie e simili nel territorio marsalese.
Dopo l’approvazione dell’ordine del giorno sui Consorzi di Bonifica, il Consiglio Comunale, presenti in aula il vice sindaco Agostino Licari nonché il dirigente Nicola Fiocca e il funzionario Filippo Angileri, ha ripreso la trattazione dei punti relativi ai debiti fuori bilancio, approvandone altri dodici (quelli contrassegnati dal punto 17 al punto 29), sia pure per quello relativo alla fornitura di una lapide marmorea con assenza di preventivo impegno di spesa, con una nota dell’Ufficio di Presidenza indirizzata al Segretario Generale “per avviare un’indagine interna per individuare il responsabile dell’omissione, avviando conseguente azione disciplinare”.
Da segnalare, nel corso della trattazione dei debiti fuori bilancio, lo “scontro” verbale in aula tra diversi consiglieri (di maggioranza e di opposizione) dopo la sottolineatura da parte del consigliere Flavio Coppola che il Consiglio “stava lavorando solo grazie alla presenza in aula dei consiglieri di minoranza con una votazione (proprio sul ‘punto 17’, relativo alla fornitura della lapide) che ha fatto registrare 17 presenti e soprattutto 9 voti favorevoli e 8 voti di astensione”.
Ad “infiammare” la discussione (e conseguentemente la seduta) l’intervento della consigliera Letizia Arcara, la quale ha rimarcato come, a suo avviso, “i consiglieri di minoranza hanno gli stessi diritti e doveri di presenziare alle sedute e di votare gli atti deliberativi che hanno i consiglieri di minoranza e che è stanca, ogni volta, di sentire ripetere che si sta lavorando solo grazie all’opposizione”. Immediata la replica dello stesso Flavio Coppola, di Giovanni Sinacori, Aldo Rodriquez, Rosanna Genna, Ivan Gerardi e Ginetta Ingrassia, che hanno invece precisato che “non accettano lezioni di responsabilità da parte di nessuno” e soprattutto che “il sindaco (e la maggioranza che lo sostiene o dovrebbe sostenerlo) deve avere in aula i numeri per portare avanti il programma che ha proposto alla Città” dal momento che, oltretutto, lo stesso primo cittadino, nel corso dell’ultima seduta, ha affermato rivolgendosi alla Genna che “il programma politico proposto dall’altro candidato sindaco è stato bocciato dagli elettori”.