Marsala, progettate 2 nuove piste ciclabili che potrebbero rallentare il traffico e impedire la sosta delle auto
PROGETTATE ALTRE DUE PISTE CICLABILI A MARSALA. POTREBBERO PEGGIORARE LE CONDIZIONI PRECARIE DELLA CIRCOLAZIONE VEICOLARE E LA SOSTA IN CITTÀ.
Altre due piste ciclabili si intendono realizzare a Marsala, in aggiunta a quella che costeggia la laguna dello Stagnone, i cui lavori sono iniziati questa settimana. L’amministrazione comunale in carica ha previsto tutto: ha tracciato sulla carta i due nuovi percorsi “ecologici” ed ha “trovato” – salvo approvazione – i fondi attraverso “Agenda Urbana”. Tutto fatto, in campagna elettorale si puó. Del resto si promettono mari e monti pur di vincere e poter occupare la più prestigiosa poltrona della città.
L’iniziativa potrebbe essere lodevole se adeguatamente valutata sotto l’aspetto dell’impatto sulla circolazione veicolare in città. Due opere del genere potrebbero infatto provocare “danni collaterali” non solo alla circolazione veicolare, ma anche alla sosta dei mezzi e ostacolare in qualche maniera la naturale trasformazione urbanistica della città.
Marsala, come è risaputo, ha un assetto viario vecchio ed obsoleto con strade strette, prive di marciapiedi e di adeguate aree di sosta. Se in un contesto del genere delimitiamo pure le carreggiate per “inventare” le piste ciclabili si paralizzerà la già precaria circolazione veicolare. Ci si chiede se l’Amministraziobe Comunale abbia fatto realizzare in tempo i dovuti studi di fattibilità e sentito il parere delle organizzazioni sindacali e di categoria, o interpellato chi vive in centro. Ben vengano le piste ciclabili a Marsala, ma senza stravolgere la vita a chi vive in centro.
Sicuramente nessuno ha pensato all’impatto negativo che potrebbero avere sulla circolazione e sulla sosta. Nel comunicato stampa diramato dall’amministrazione Comunale non si parla di tutto ciò. Ecco cosa scrivono:
“Il primo progetto, esecutivo, riguarda la realizzazione della “pista urbana” che dal Lungomare Salinella passa per il centro storico e giunge fin oltre il Porto turistico (quasi 8 chilometri; un investimento di 2 milioni di euro). Previsti anche punti di “scambio mobilità” (stazione ferroviaria) e postazioni per le rastrelliere. Un percorso panoramico lungo il fronte mare cittadino, con sfondo le Egadi, e su cui insistono importanti siti culturali: Capo Boeo punta della Sicilia, Parco e Museo archeologico, Monumento ai Mille, Cantine storiche.
Questa pista, cantierabile non appena sarà emesso il decreto di finanziamento, si integrerà con l’altra prevista lungo la SP 84 (circa 6 chilometri; lavori per 800 mila euro). Infatti, nel progetto di fattibilità presentato, il percorso parte dal Lungomare Florio e prosegue verso i lidi del versante sud, fino alla rotonda del Signorino (sul tratto di strada provinciale che si attraversa si interverrà in sede di progettazione esecutiva).
Anche questa seconda pista è interessante dal punto di vista panoramico, costituendo chilometrico belvedere sul mare. In più, consente di percorrere in sicurezza il litorale – già frequentato da cittadini e visitatori in bicicletta per raggiungere le spiagge – contribuendo così anche allo sviluppo del cicloturismo, altra opportunità economica per il territorio.
I due progetti, non ancora finanziati, fanno. Riferimenti ai fondi di “Agenda Urbana”, lo strumento finanziario che destina notevole risorse alla mobilità sostenibile. Inoltre i due progetti mirando al rispetto dell’ambiente e al miglioramento della qualità della vita costituiscono priorità del PO FESR 2014-2020″.