Marsala: premio per la tesi di dottorato in archeologia, pubblicato il bando

Marsala: premio per la tesi di dottorato in archeologia, pubblicato il bandoMarsala onora la memoria della Prof. Antonella Spanò Giammellaro bandendo annualmente un “Premio di Studio” a lei dedicato. Docente di Archeologia all’Università di Palermo, la Giammellaro diresse anche il Centro Internazionale di Studi Fenici Punici e Romani, ora presieduto dal prof. Gioacchino Falsone. Il Concorso 2017 assegnerà il Premio alla migliore Tesi di Dottorato avente per oggetto argomenti e problematiche relative all’Archeologia Sicilia. L’importo del premio è di 1.500 euro; la domanda di ammissione va presentata entro il prossimo 10 novembre. Requisiti e modalità nel Bando di Concorso pubblicato sul sito www.centropunico.it

Intanto, sabato scorso, il Centro Studi ha promosso un’interessante conferenza con il prof. Francesco Tiradritti sul tema: “L’enigma di Harwa. Le meraviglie di un monumento dell’antico Egitto”. L’egittologo, che dirige la Missione Archeologica Italiana a Luxor (l’antica Tebe) da oltre ventanni, lavora nell’esteso Cenotafio di Harwa, un monumento funerario che risale al VII secolo a.C..

Della sua importanza come capolavoro del “Rinascimento faraonico” si è parlato nel corso dell’incontro introdotto dal prof. Falsone e in cui sono intervenuti il sindaco Alberto Di Girolamo e l’assessore Clara Ruggieri. Focus, ovviamente, su Harwa, un personaggio misterioso (“enigmatico”, preferisce definirlo Tiradritti) che – pur non essendo un faraone – venne rappresentato con in mano il flagello e lo scettro.

“Sicuramente era un personaggio molto influente, potremmo paragonarlo a un primo ministro contemporaneo, sottolinea Francesco Tiradritti. Non proveniva da una famiglia importante, ma è riuscito comunque ad arrivare al massimo grado della gerarchia amministrativa a Tebe: una sorta di governatore dell’Alto Egitto”.

Al termine della conferenza, l’idea della dottoressa Rossella Giglio, dirigente della Soprintendenza di Trapani, di organizzare assieme al Comune un’esposizione dedicata al “Culto di Iside”.

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