Marsala, picchia il proprio padre, lo minaccia con una pistola e viene arrestato dai Carabinieri
Una banale lite per futili motivi stava per trasformarsi in tragedia a Marsala. Il figlio al culmine di una accesa discussione col padre lo colpisce con numerosi schiaffi, arrivando ad impugnare una pistola che aveva con sé ed a rivolgerla contro il genitore. E’ accaduto domenica 3 settembre scorso nell’appartamento del padre in Contrada Amabilina dove Vito De Carlo, marsalese, classe ’88, già con precedenti per rissa si sarebbe portato per chiarire alcune questioni in sospeso con il genitore; ma la lite è degenerata fino al punto che il padre e la sua compagna, preoccupati dai toni che stava assumendo la discussione, avevano chiesto aiuto ai carabinieri.
Nello specifico, l’intervento dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Marsala, diretta dal Maresciallo Antonio Pipitone, ha fatto da deterrente ed evitato, forse, il consumarsi della tragedia. Infatti, quella che sembrava una lite verbale per futili motivi, si è trasformata in una vera e propria aggressione ad opera del giovane, che ha iniziato a colpire il padre con numerosi schiaffi, arrivando ad impugnare una pistola che aveva con sé ed a rivolgerla contro il genitore. Il De Carlo, intuendo che da lì a poco sarebbero giunti i Carabinieri nel frattempo allertati, si dava alla fuga a piedi per le strade di Contrada Amabilina.
All’arrivo della pattuglia dei militi dell’Arma, il De Carlo non era più nell’abitazione. Da una prima ispezione dei luoghi teatro dello scontro, i Carabinieri rinvenivano un caricatore di pistola con all’interno 7 cartucce, verosimilmente sganciatosi durante la colluttazione, mettendosi subito alle ricerche del giovane che era ancora in possesso dell’arma. Dopo una serie di controlli, il De Carlo veniva rintracciato presso l’abitazione del fratello detenuto agli arresti domiciliari. Alla vista dei Carabinieri, il De Carlo consegnava immediatamente la pistola utilizzata per minacciare il genitore. L’arma, una Beretta calibro 7.65, priva del suo caricatore e con la matricola alterata, veniva sequestrata dai Carabinieri e portata nella Caserma di via Mazara insieme al suo detentore, già noto per essere stato protagonista di una rissa tre anni fa.
Al termine degli accertamenti di rito, il De Carlo è stato dichiarato in stato di arresto e ristretto presso il suo domicilio in regime di arresti domiciliari, ove rimarrà in attesa della convalida dell’Autorità Giudiziaria del provvedimento restrittivo adottato nei suoi confronti. L’arma è stata invece inviata agli esperti della scientifica per i dovuti esami balistici che stabiliranno se possa essere stata utilizzata, o meno, in azioni delittuose.