Marsala, Piazza San Matteo dimenticata e abbandonata
La città, soprattutto il centro storico a Marsala, mostra chiari ed evidenti i segni dell’incuria, dello stato di abbandono e dello scarso senso civico di una ridotta parte della popolazione. Non lontani dalle vie XI Maggio, Garibaldi e Calogero Isgrò, esistono realtà poco gratificanti per quanti vi vivono e per chi percorre il dedalo di viuzze del centro storico. Colpa di chi sporca ed imbratta, non vi è dubbio; ma anche di chi amministra la cosa pubblica con poca oculatezza e di chi è preposto a vigilare e magari lo fa con poca attenzione. Il fatto è che il centro di Marsala si mostra quasi sempre sporco, maleodorante e poco curato.
Il decoro urbano in città lascia molto a desiderare e non passa giorno che i cittadini sui social media manifestano tutto il proprio dissenso. Oggi abbiamo ricevuto una lettera aperta di Don Alessandro, il parroco della Chiesa di San Matteo, con la quale denuncia lo stato d’abbandono in cui versa l’area attorno alla parrocchia e le aree circostanti che, essendo centro storico, oggi sembrano non genera interesse quasi a nessuno.
Questa la lettera di Don Alessandro
“Piazza San Matteo, una delle piazze più antiche del centro storico di Marsala, risulta essere dimenticata e abbandonata. Questa frase ascoltata più di una volta, in particolare dai fedeli che frequentano la chiesa parrocchiale, credo che debba cominciare a essere condivisa un po’ con tutti. Il centro storico di Marsala non è soltanto quel pezzetto di Piazza Repubblica, non esistono pezzi di città di serie A e pezzi di serie B e soprattutto non è ammissibile che monumenti storici debbano rimanere abbandonati perché hanno la sfortuna di non ritrovarsi sulla Loggia.
L’accumulo d’immondizia che alcuni cittadini maleducati – residenti probabilmente nelle zone limitrofe la Piazza – lasciano accanto la chiesa è ormai diventata un’abitudine illegale diventata però legale perché nessuna autorità civile se ne è mai interessata. Gente a dir poco civile continua come se nulla fosse – perché nessuno interviene – ad abbandonare le proprie schifezze domestiche lungo l’angolo della parete della chiesa di Via Punica e nei pressi dell’ingresso centrale sito accanto la Via Dagotti. L’immondizia cresce e rimane accatastata e lungo la strada per giorni. Quando un’abitudine illegale diventa legale vuol dire che si è toccato il fondo.
Non è giusto, non è civile, non è democratico (perché la parrocchia come tutti i cittadini paga le tasse sull’immondizia) che i bambini del catechismo e le famiglie che frequentano la parrocchia debbano assistere e subire l’inciviltà e lo schifo di questa gente. Bisogna, quindi, intervenire concretamente anche perché tra i rifiuti risultano esserci siringhe e materiali pericolosi.
Mi chiedo perché dopo un anno di segnalazioni fatte personalmente, più quelle fatte dai parrocchiani negli anni passati, questa chiesa che è un monumento storico debba continuare a rimanere nell’ombra, immersa nel buio dell’indifferenza. I fari comunali che dovrebbero illuminarla risultano esseri spenti da almeno tre anni.
Nei dintorni non esistono più spazi che permettano ai cittadini di parcheggiare la propria auto e recarsi in chiesa. Il parcheggio comunale di Via G. A. Omodei è lasciato in mano ai delinquenti che chiedono il classico “pizzo” che se non viene dato, il cittadino rischia di ritrovarsi la propria aiuto danneggiata. Ultimamente il sabato, giorno affollato per piazza S. Matteo per via dei bambini che frequentano il catechismo, spuntano regolarmente i Vigili Urbani per multare e mettere tensione alle famiglie che devono per forza sostare qualche minuto sulla piazza per far scendere e accompagnare i propri figli.
Infine, a breve cominceranno i festeggiamenti di Santa Lucia e purtroppo anche quest’anno molti fedeli anziani e molti disabili non potranno recarsi in questa chiesa per esprimere la loro devozione alla santa perché è assente uno scivolo che permetta loro di entrare nell’edificio. L’anno scorso – in occasione della festa di Santa Lucia – i membri dell’Unione Italiana Ciechi (sede provinciale), invitati per un evento sociale, sono rimasti stupiti nel sapere che una chiesa del centro storico possa ancora essere sprovvista di un elemento architettonico come quello dello scivolo per i disabili; per molti, infatti, non è stato possibile partecipare alla celebrazione in chiesa. Alcuni potrebbero dire: è competenza della parrocchia realizzarlo. Diventa competenza della parrocchia nel momento in cui le autorità civili consentono e permettono all’ente ecclesiastico gli elementi concreti per realizzare un’opera di bene comune.
Piazza San Matteo purtroppo ha la sfortuna di ritrovarsi in una parte del centro storico che oggi non genera interesse quasi a nessuno, eppure una volta – assieme alla via Calogero Isgrò – era uno dei centri vitali dell’intera città. Auspico che a breve le autorità competenti possano intervenire per rimediare a questi grossi errori che stanno rovinando questo spazio comune.
Marsala, 26 Novembre 2018
Rev.do Don Alessandro Palermo
Parroco della chiesa “San Matteo”