Marsala, mentre “naufraga” il decoro urbano Enzo Sturiano invita il sindaco a intervenire
Il “naufraggio” del decoro urbano, a Marsala, è ben poca cosa di fronte ai disagi, di cittadini e turisti, di vivere in una città scarsamente pulita, ma anche maleodorante. Al primo cittadino è stata illustrata, la grave situazione, in tutte le maniere: interrogazioni, mozioni, interpellanze, denunce sui social media, dossier sui giornali on line e non, duri attacchi e pesanti critiche in Consiglio Comunale e fuori dal Palazzo. Di interventi da parte dell’Amministrazione Comunale non se ne sono visti tanti, tranne ché sul fronte della repressione. Diversi consiglieri hanno scritto al sindaco Alberto Di Girolamo sollecitandolo ad intervenire, ma con scarso successo.
Ora é il Presidente del Consiglio Comunale Enzo Sturiano a chiedere interventi straordinari per la Città. In una nota ufficiale, trasmessa ieri al primo cittadino il Presidente Sturiano, nell’evidenziare che diversi cittadini hanno fatto appello al proprio ruolo istituzionale, chiede l’avvio di un piano straordinario per il mantenimento dei parametri più basilari di vivibilità della Città che contribuiscono a quello che viene comunente indicato con i termini “decoro urbano” di Marsala.
In poche parole Sturiano ha sollecitato la pulizia delle aree a verde pubblico, aiuole e rotonde comprese; la pulizia della città, intesa come territorio, senza alcuna distinzione fra centro e periferia; la derattizzazione e la disinfestazione per evitare il “proliferare” di topi, zanzare, insetti e parassiti. La raccolta differenziata fatta ai margini delle strade favorisce i raid di animali randagi (cani e gatti), topi e parassiti di ogni genere di “banchettare” allegramente con l’umido (l’organico). Inoltre, a causa dell’esposizione prolungata dei rifiuti sulle strade (talvolta anche per più giorni) e gli errori (dell’utenza che non si attiene scrupolosamente al regolamento e le carenze croniche del servizio di raccolta) fanno si che il percolato (il liquame proveniente dalla putrefazione) coli dai sacchetti e impregni l’asfalto. Oltre alle conseguenze di natura igienico-sanitaria sprigionano un cattivo odore che ammorba l’aria, rendendola “irrespirabile”. Nelle ore di maggior caldo, quando l’asfalto si surriscalda, una invisibile nube maleodorante avvolge le strade e costringe chi vive nelle vicinanze a chiudere ogni infisso nel tentativo di lasciare la puzza fuori di casa. Sarebbe il caso che si avviasse, a Marsala, una vera e propria indagine sulle condizioni igienico sanitarie della Città.
Nessuno intende fare inutile allarmismo ma la città versa in condizioni davvero indecorose per chi vi abita e per chi viene abitualmente a villeggiare o per trascorrervi saltuariamente le ferie. Una Città che non ha cura del proprio decoro urbano non è il massimo, soprattutto per i turisti. Il Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Sturiano auspica in un pronto intervento del Sindaco, degli Assessori e dei Dirigenti di riferimento per poter risolvere quella che sta divenendo una vera e propria emergenza per Marsala.
Urgono, infatti, interventi risolutori e non altre multe. Il cittadino va educato, prima, e poi… se è il caso si punisce. In questo caso anche l’Amministrazione Comunale ha le sue colpe, come: non essere riuscita a mantenere pulita la città. non aver mai investito un centesimo per la derattizzazione e la disinfestazione, non aver provveduto alla pulizia del basolato del centro storico, non aver effettuato una costante cura del verde pubblico. Un primo cittadino, se ha realmente a cuore il futuro della Città deve intervenire per fronteggiare l’emergenza e non per “istigare” pseudo task force ad elevare multe “selvagge”.
Il leitmotive di questa estate 2016 sembra essere stato: “attento a quello che fai… che ti multo”. E, in questo senso è stato fatto un buon lavoro, per le casse dell’Ente: un milione di euro in circa sei mesi. Sul fronte del decoro urbano è stato, invece, un clamoroso fallimento e ancor più su quello sociale dove i cittadini si sentono “tartassati” dall’Ente Comune. Così non va!