Marsala, Massimo Grillo Sindaco? L’ex deputato dà la propria disponibilità
Elezioni amministrative, “finita” la paura del coronavirus a Marsala si ritorna a fare politica. Massimo Grillo dà la propria disponibilità a candidarsi a Sindaco.
Massimo Grillo potrebbe ritornare ad affrontare Alberto Di Girolamo per la poltrona di primo cittadino. Non è una novità eclatante, se ne parlava prima del lockdown. Si ripropone quindi un ‘duello” all’ultimo voto fra i due, un confronto a cui abbiamo già assistito sei anni fà: in quell’ occasione Grillo perse al ballottaggio e Di Girolamo divenne sindaco. In autunno si potrebbe ritornare a votate, Covid-19 permettente, e l’ex deputato marsalese con una lettera pubblicata sul proprio profilo Facebook, invita i marsalesi ad una lunga riflessione per il bene di Marsala, per poi concludere che: “se questi saranno i presupposti di un nuovo tipo di amministrazione e di visione futura, allora sarò il primo a farmi avanti, “insieme” a chi vorrà dare un valido contributo alla città che tutti noi amiamo”.
Praticamente Grillo manifesta pubblicamente la sua disponibilità a “sacrificarsi” per la città, ma ad una condizione: che vi siano realmente le condizioni per voltare pagina e riportare Marsala ai fasti di un tempo. A scanso di equivoci, Grillo ha messo le mani avanti, nel caso in cui qualcuno si fosse dimenticato di lui negli ultimi mesi e di quanto gli stia a cuore il futuro della città.
In realtà non è il solo, nell’aria echegiano ancora i nomi di altri “cavalieri” pronti a metterci la faccia per la più importante poltrona della città. Oltre all’ex deputato e al sindaco uscente si parla di: Salvatore Ombra, Diego Maggio, ed ancora Salvatore Rodriquez, Daniele Nuccio, Rino Ferrari, Paolo Ruggieri, Agostino Licari, ecc.. Per la quota rosa, ovvero una donna a candidata sindaco, oltre che di Giulia Adamo (problemi giudiziari risolti), vi sono pronte a scendere in campo: Antonella Milazzo Eleonora Lo Curto, Andreana Patti, Linda Licari, ecc.
La partita sulla designazione dei candidati a sindaco di Marsala è tutt’altro che chiusa. Anzi è un match aperto a qualsiasi “risultato”. Subito dopo l’estate, salvo ulteriori posticipazioni, si dovrà ritornare a votare e, pertanto, ogni indugio sarà superato nei mesi a venire. Alcuni di questi scenderanno in campo, altri faranno un passo indietro per stringere “alleanze” non sempre a scopo altruistico. Oltre alla poltrona dorata del sindaco vi sono diversi altri “sottogoverni” che fanno gola.
Riportiami qui di seguito la lettera di Massimo Grillo resa pubblica attraverso il suo profilo Facebook:
“Prima che esplodesse l’emergenza Covid un’ampia e qualificata coalizione ha proposto la mia candidatura a sindaco. Dall’inizio del lockdown, tuttavia, ho preferito rimanere in silenzio poiché ero cosciente che le ripercussioni sanitarie, economiche e sociali della pandemia sarebbero state tali da rendere assolutamente inopportuno non solo fare campagna elettorale, ma anche semplicemente “parlare di politica”.
Da mesi vengo tirato in ballo, anche da organi di stampa e da diversi soggetti politici, come se la mia candidatura fosse scontata.
Durante il lockdown, voci alquanto autorevoli ci hanno fatto riflettere. Ci hanno ricordato che “siamo tutti nella stessa barca” e che non abbiamo altra scelta rispetto a quella di remare tutti nella stessa direzione. Oggi, in un momento in cui il peggio sembra alle spalle, non possiamo permetterci di dimenticare ciò che abbiamo vissuto come comunità e che potremmo trovarci a rivivere se il virus dovesse ripresentarsi prepotentemente dopo l’estate. A prescindere da tutto, le conseguenze economiche e sociali della pandemia sono già tali che il prossimo futuro avrà bisogno di essere affrontato con serietà e autorevolezza per tentare, con la forza dell’unità, di avviare le politiche di trasformazione che il contesto storico esige. La crisi che ha investito anche la nostra città necessita di una visione progettuale lungimirante che dia forza e consistenza all’azione politica e programmatica.
Non è più tempo di maquillage o n privi di contenuti, che la città ha avuto modo di sperimentare sulla sua pelle e per i quali ha già pagato un prezzo altissimo. Abbiamo bisogno di un sindaco, di una guida e di una compagine di governo capaci innanzitutto di dialogare e fare squadra.
Le sfide che le città si troveranno ad affrontare sono radicalmente nuove rispetto al passato: partecipative, educative, ecologiche, economiche, bioetiche e solidali. Occorre, quindi, individuare soluzioni innovative per le emergenze idriche, dei rifiuti e dei trasporti, sapendo che non abbiamo molte risorse e che le crescenti diseguaglianze imporranno modelli di “economia di comunità” nell’ambito di un’idea di politica neoumanista. Ritengo indispensabile giungere ad un’alleanza tra istituzioni, imprese, sindacati e società civile. Sarà indispensabile promuovere la cooperazione pubblico-privato, seppur con regole rigorose e trasparenti.
Occorrerà avere guide politiche che sappiano dare indirizzi, esperti e tecnici disponibili a collaborare per studiare nuove soluzioni, manager per dare attuazione a progetti strategici e fare fronte alle emergenze economiche derivanti dalla crisi che investe la nostra comunità cittadina ed il Paese tutto.
Non è immaginabile, inoltre, che in una città come Marsala, così ricca di professionalità, non emergano altre figure disponibili a spendersi per la città.
Oggi, 3 giugno, in questa nuova e delicata fase dell’emergenza da Covid-19, seppur si è diffusa la certezza che io sia candidato a sindaco, desidero precisare che è vero soltanto che non ho mai escluso pregiudizialmente tale possibilità, ma la definizione di un progetto fortemente condiviso rimane la condizione per valutarne la possibilità.
Invito i potenziali alleati a non disperdere il modello del progetto civico perché lo considero, per precedenti esperienze da me vissute al governo della Regione quando si ebbe il coraggio di andare oltre gli schemi per fronteggiare l’emergenza delle stragi, il percorso più coraggioso, forte ed efficace che una comunità politica possa mettere in campo per fronteggiare tempi di crisi.
Auspico, infine, che si possa pervenire ad una pacificazione cittadina:
per anteporre il bene della città alle legittime aspettative di ciascuno;
per arricchire la coalizione di ulteriori risorse umane e consolidare il progetto civico al di là dei legittimi schemi politici regionali e nazionali.
Se questi saranno i presupposti di un nuovo tipo di amministrazione e di visione futura, allora sarò il primo a farmi avanti, “insieme” a chi vorrà dare un valido contributo alla città che tutti noi amiamo”.