Marsala, l’Associazione Strutture Turistiche denuncia: troppa evasione fiscale negli affittacamere
Ci sarebbe del “sommerso” nella ricezione extra alberghiera a Marsala. La denuncia è dell’ingegnere Gaspare Giacalone, presidente dell’Associazione Strutture Turistiche di Marsala (Ast) che ha rinnovato l’invito, a chi di dovere, ad accertare la reale offerta delle strutture che affittano camere a Marsala, a fronte di quelle registrate – quindi in regola – che rappresentano quasi il 10% della categoria. L’AST di Marsala denuncia, pertanto, una sorta di evasione che finisce col penalizzare l’intero settore turistico.
Il mancato pagamento della tassa di soggiorno da parte di gran parte degli affittacamere di Marsala non permette all’Amministrazione Comunale della Città di disporre dei “giusti” capitali da investire nel turismo, nel miglioramento dell’offerta turistica, nei grandi eventi che fanno da richiamo, nella promozione, nel potenziamento dei servizi agli stessi turisti (servizi di autotrasporto pubblico efficienti, città costantemente pulita, conferimento quota al piano di co-marketing affinché Ryanair continui a portare i turisti in città.
L’ing. Giacalone sostiene che a Marsala le attività ricettive extra alberghiere sarebbero un migliaio a fronte delle circa 150 che a norma di legge operano in Città. Sono questi i numeri che saltano subito all’occhio di chi opera nel settore e giornalmente deve farsi spazio fra gli innumerevoli abusivi. Basta una semplice ricerca su internet per scoprire che l’offerta di pernottamenti a Marsala vede ben 1134 strutture che offrono alloggi in Città.
Sicuramente sono di meno, perché alcuni sono inseriti su più siti anche con nomi diversi. Ad ogni modo l’ufficio tributi del Comune di Marsala, a tutt’oggi ne conta meno di 150, quindi quelle di cui “nessuno” sa niente sono circa un migliaio, più o meno. Altri “evasori” sarebbero i gestori di aree attrezzate per la sosta camper, che si spacciano per campeggi. Pure loro non fanno pagare la tassa di soggiorno, perché non possono.
La primavera è ormai alle porte ed i turisti, a Marsala, starebbero per arrivare. Sarebbe cosa giusta, anche nei confronti di chi ha le strutture in regola e che opera a norma di legge, che i proprietari delle cosiddette strutture “abusive” ad autodenunciarsi, in modo di pagare i dovuti tributi; prima che una indagine del Comune di Marsala e/o delle forze preposte possono far scattare pesanti conseguenze civili, penali e sanzionatorie.