Marsala, la polemica sulle presunte dichiarazioni del sindaco: “gli artisti devono lavorare gratis….”
La frase attribuita al sindaco Alberto Di Girolamo: “gli artisti devono lavorare gratis” ha fatto in un baleno il giro della città lasciando sorpresi quanti hanno dedicato la propria vita al perfezionamento di un’arte e che da artisti rivendicano il proprio diritto ad essere riconosciuti come professionisti del mondo dello spettacolo, quali sono. Sui social media, ma anche su diverse testate giornalistiche non si parla d’altro. E, puntuale, giunge la smentita dall’Ufficio Stampa del Comune di Marsala: “Nel corso dell’odierna conferenza stampa il sindaco Alberto Di Girolamo ha sottolineato l’importanza del ruolo dei privati, imprenditori e operatori del commercio in particolare, per la realizzazione degli eventi. “Non ho mai detto che gli artisti debbano lavorare gratis, ma che anche loro devono fare degli sforzi per trovare sponsor che diano sostegno ai propri spettacoli, tenuto conto che gli Enti Pubblici non possono più sovvenzionare interamente i progetti artistici”. Inoltre, il sindaco ha sottolineato che “la linea generale è stata quello di allestire un calendario non gravando troppo sul bilancio comunale – non arrivano più risorse dalla Regione – come accaduto per la rassegna cinematografica, dove la sponsorizzazione dei privati è stata determinante”.
Allo stesso tempo mentre si chiarisce, o lo si spera, il “giallo” sulla frase pronunciata o meno dal sindaco Alberto Di Girolamo pubblichiamo, per come pervenuteci, due note giunte in redazione, lasciando ai lettori ogni eventuale commento
Questa la lettera inviata in redazione da Giancarlo Montesano
“29 agosto 2014 – Il ministro Franceschini che aveva chiesto a cantanti, attori e musicisti di esibirsi senza compenso durante gli eventi notturni nei musei e nei luoghi d’arte ha dovuto fare retromarcia. La geniale trovata ha raccolto più proteste che consensi. Il bando, complesso, pretenzioso e pure assai selettivo, specificava tra l’altro che gli artisti, oltre a lavorare gratis, avrebbero dovuto pagare i diritti Siae e l’assicurazione … Pagare per lavorare. Per il Governo. Le intenzioni dichiarate del ministro Franceschini erano: “Promuovere la creatività italiana in alcuni dei luoghi della cultura statali più significativi, contribuendo, altresì, a potenziare l’offerta in occasione delle aperture notturne e ad attrarre, di conseguenza, un numero più ampio di visitatori attraverso altre espressioni d’arte”
15 luglio 2016 – Conferenza stampa del Sindaco di Marsala: “Cominciamo con qualche giorno di ritardo. In molti ci hanno criticato. Bisogna capire che non ci sono soldi. Anche gli artisti devono abituarsi a lavorare a costo zero, a cercarsi degli sponsor privati”. “Ci sarà una estate ricchissima e i turisti dovranno dividersi tra uno spettacolo e l’altro, ci sarà l’imbarazzo della scelta. Fino a qualche anno fa c’era il sistema di dare soldi alle associazioni, bisogna cambiare mentalità che è la cosa più difficile. La mia filosofia è dare qualcosa da fare ai turisti che arrivano, non spendere tanti soldi per un solo concerto”.
Ora, prescindendo dalla buona volontà dei nostri amministratori di farci “divertire” anche questa estate, senza peraltro tirare fuori una lira (in parte cosa non vera), vorrei far presente a tutti gli inquilini di palazzo VII aprile che un attore, o un cantante , o comunque una persona che fa del proprio lavoro artistico la sua scelta di vita, necessita come tutti di “mettere la pignata sul fuoco”.
Trovo oltremodo disdicevole, vergognoso, senza ritegno alcuno che il sig. Di Girolamo predichi queste affermazioni dal suo pulpito ben retribuito. La domanda sorge spontanea:
MA LEI HA MAI LAVORATO GRATIS?
Dalle delibere che ogni cittadino può vedere dal sito del comune non mi sembra che ciò avvenga se è vero che questo mese i contribuenti lilibetani vedono uscire dalle casse comunali:
€ 19.384,24 per compensi del sindaco e assessori;
€ 3.169,75 per compenso presidente del consiglio comunale;
€ 40.753,80 per spettanze dei consiglieri comunali.
Moltiplichiamo il tutto per dodici mesi e vediamo a quanto ammonta la paghetta dei nostri amministratori.
Ora voi mi direte …. Ma perché io amministratore dovrei rinunciare a ciò che mi è dovuto, oltre la pensione maturata, lo stipendio della P.A., il reddito a lavoro autonomo ecc. ecc. ecc.
Ecco …. Avreste potuto cominciare voi a dare il buon esempio e, rinunciando ad un solo mese di spettanze avreste potuto regalare alla città di Marsala 63.307,79 buoni motivi (oltre agli impegni di spesa già deliberati per eventi) riconducendo Lilybaeum agli antichi onori.
Giancarlo Montesano”.
Questa la lettera inviata da Gabriele Di Pietra alla nostra redazione:
“Ho appreso che il Sindaco di Marsala, Dott. Alberto Di Girolamo, ha presentato insieme alla sua giunta il calendario dell’estate marsalese. Niente di strano fino ad ora se non che l’estate inizia il 21 Giugno e il calendario viene presentato il 15 Luglio. Più di questo mi stupisce una frase detta dal Dott. Di Girolamo: “Artisti devono abituarsi a lavorare gratis”. Tutti possono provare rabbia e pena dinanzi ad un’affermazione di questo tipo ma mai quanto un’artista. Sono un giovane studente del Liceo Classico di Marsala e contemporaneamente frequento il Conservatorio di Trapani “Antonio Scontrino”. Negli ultimi anni la fatica si fa sentire, non è facile frequentare 2 istituti. Certamente non pretendo di essere retribuito per la fatica quindi vi elencherò alcuni di quelli che reputo motivi validi.
Il costo giornaliero di €10 circa per poter arrivare a Trapani; il costo di uno strumento professionale di €6000; per non parlare di tutte le ore passate a studiare in casa e non.
L’artista deve trasmettere ciò che sente alla gente, ed è pur vero che non si vive di solo pane ma penso che per vivere qualche incasso ci deve essere.
C’è chi suona, recita, scrive, dipinge e contemporaneamente ha un altro impiego quindi riesce ad andare avanti tra le mille difficoltà; c’è chi artista lo è ogni giorno, 24h e impiega tutti i giorni e le ore a studiare e quant’altro. Riflettendo, da cittadino, preferirei pagare un’artista che unisce una città, che abbatte frontiere, piuttosto che mantenere una classe dirigente che si permette poi di parlare così degli artisti.
Sono tanti i miei colleghi e amici che si trovano nella mia stessa situazione, di conseguenza abbiate maggior interesse nei confronti della cultura, aiutateci a migliorare e a diventare qualcuno perché caro Sindaco e Assessori, desidero ricordarvi che il nome di Marsala nel mondo spesso non lo hanno portato, né lo portano, né lo porteranno i politici specialmente se questo è il modo di amministrare, ma gli ARTISTI.
Gabriele Di Pietra”.