Marsala, la maggioranza si spacca in Consiglio Comunale. Lo strano comportamento del PD fa insorgere gli alleati

consiglio comunale-marsala-sala delle lapidiSi “spacca”, in Consiglio Comunale, la maggioranza che sostiene il sindaco Alberto Di Girolamo e il presidente Enzo Sturiano annuncia di indire una verifica politica. L’ultima goccia, quella che ha fatto traboccare il vaso, è stata la votazione dell’atto deliberativo relativo al parere per realizzazione e la gestione da parte della Ditta Sarco srl di una piattaforma tecnologica polifunzionale per le operazioni di smaltimento di rifiuti speciali e di recupero di altri materiali nell’impianto già funzionante in contrada Ponte Fiumarella, nelle adiacenze del Canile Comunale.

Il Consiglio Comunale ha detto con una votazione risicata con soli 16 consiglieri in aula. Alla realizzazione dell’opera hanno votato favorevolmente solo in 5 (Sturiano, Arcara, Walter Alagna, Ingrassia e Aldo Rodriquez), altri 5 hanno detto no (Vinci, Cordaro, Alessandro Coppola, Di Girolamo, Nuccio) e 6 si sono astenuti (Coppola, Chianetta, Gerardi, Eleonora Milazzo, Piccione e Galfano).

Particolarmente infuocato è stato il dibattito che ha preceduto la richiesta di prelievo dell’atto e la successiva trattazione dell’argomento. Il gruppo PD, come si è appreso in aula, è stato compatto nel dire no. Del resto, lo si era stabilito nel corso di una riunione di partito la sera precedente. Cosa che ha mandato sulle furie i consiglieri della coalizione di maggioranza che si sono sentiti esclusi da una decisione politica. Antonio Vinci ha cercato di far quietare le acque, ma ha ottenuto l’opposto. Tant’è che, quando si pensava che la venuta meno del numero legale avrebbe dato altre 24 ore di tempo per decidere, e molti consiglieri si affrettavano a firmare il registro delle presenze per lasciare definitivamente l’aula, l’atto deliberativo è stato messo al voto. Restano comunque in 16, la maggioranza più uno, che convalida il verdetto: no al nuovo insediamento della Ditta Sarco. Quest’ultima presenterà sicuramente ricorso al TAR in quanto esiste già un suo insediamento nella zona, autorizzato dal Comune di Marsala e chissa,. fra qualche paio di mesi l’atto deliberativo potrebbe ritornare all’attenzione del Consiglio.

Sul piano politico si evidenzia una profonda spaccatura nella coalizione di maggioranza. A dire il vero l’aria era alquanto rovente, ieri sera a Sale delle Lapidi, fin dalle prime battutte.  A “tenere banco” in aula è stato un vivace dibattito politico. Comune denominatore dei vari interventi le dimissioni presentate nei giorni scorsi dall’assessore alle attività produttive Antonino Barraco (che ha accusato senza mezzi termini di incapacità operativa e mancanza di programmazione il sindaco Alberto Di Girolamo), ed ancora il cambio di casacca in aula del consigliere Ignazio Chianetta, passato dall’Udc (partito di minoranza) al PSI (forza di maggioranza e che esprime in Giunta l’assessore Cerniglia) e tutta una serie di polemiche per avere fissato la presentazione del Piano d’Intervento Rifiuti in coincidenza con i lavori consiliari ed infine per il mancato coinvolgimento dei consiglieri di maggioranza nell’organizzazione degli eventi in programma per il prossimo 11 Maggio, l’inaugurazione del Monumento ai Mille ed altro ancora.

In apertura di lavori, da segnalare tutta una serie di “comunicazioni”. Mario Rodriquez, in particolare, ha lamentato un torto che, a suo avviso, ha subìto un’associazione che aveva chiesto di utilizzare l’area attrezzata nei pressi dello Stadio Municipale che avrebbe dovuto pagare una somma esosa di suolo pubblico per una manifestazione che poi non ha potuto più svolgere. La risposta dell’assessore Cerniglia e del vicesindaco Licari è stata che, secondo quanto recita l’apposito regolamento, una cosa sono le Associazioni, un’altra gli Enti e che solo questi ultimi possono usufruire gratuitamente di suolo pubblico.

Il consigliere Aldo Rodriquez è intervenuto per sottolineare il rischio più fondato che mai che il Comune di Marsala non potrà usufruire dei 5.158.761 euro per i “tanto decanati” progetti presentati nel piano triennale dell’edilizia scolastica. Ciò in quanto, secondo Rodriquez, per le cinque scuole interessate (Plesso Cosentino, Palestra Nicola Grillo, Scuola Mazzini, Materna e Elementare Piano Oliveri e Primaria di Digerbato) i competenti uffici comunali hanno dimenticato di inoltrare alla Regione tutte le dichiarazioni del sindaco e del RUP.

Non sono mancate critiche (Luigia Ingrassia) all’indirizzo della Rai e della trasmissione Porta a Porta per la nota intervista e presentazione del libro sulla Mafia al figlio di Totò Riina con l’auspicio che anche il sindaco Di Girolamo, come ha già fatto Leoluca Orlando a Palermo, denunci la Rai in sede civile ed anche nei confronti del critico d’arte Vittorio Sgarbi (da parte del consigliere Giovanni Sinacori) per il recente “attacco all’immagine della Città” per il giudizio (ritenuto assai denigratorio) sul Monumento ai Mille, definito appunto “inutilmente celebrativo, che non evoca nulla, ma invoca pietà”.

Sinacori s’è inoltre occupato dei Piani di Sviluppo Rurale e che, nel giro di qualche mese ci saranno in Sicilia bandi per milioni di euro, dai quali la città, se l’amministrazione comunale non si muoverà in un certo modo, rischia di restare esclusa; Federica Meo ha riferito in aula le lamentele dei cittadini per i percorsi tattili per i non vedenti da poco realizzati e che sarebbero assai deficitari.

Altro intervento quello del vicepresidente Arturo Galfano, che, quale portavoce della Commissione Turismo (assolutamente non coinvolta da parte della Giunta), s’è infastidito quando l’assessore Lucia Cerniglia ha comunicato in aula che sono in fase di definizione sia la programmazione delle manifestazioni garibaldine, che quelle estive. Galfano ha anche aggiunto che il sindaco non da’ mai seguito agli atti di indirizzo del Consiglio (come avvenuto per il noto “Biglietto Unico” per i Musei) ed infine che, dopo il ritardo dell’Amministrazione nella presentazione al Consiglio Comunale del Piano Rifiuti, non verranno dati i giusti tempi ai singoli consiglieri per esaminarlo per come si deve.

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