Marsala, la “giungla” delle strisce blu senza parcometri e tra mille disagi
Non è eccessivo paragonare le strisce blu di Marsala ad una vera e propria “giungla”, ad una terra senza regole, o quanto meno senza promozione del regolamento, dove regna “la legge del più forte”; in questo caso, quella degli ausiliari addetti alla contestazione dei verbali. Il riferimento è alle diverse anomalie che si si registrano nella gestione del servizio, a cominciare dai parcometri non installati, alle park card non facilmente reperibili a cui si aggiungono le “regole” sconosciute ai più, anche agli stessi residenti, come la possibilità di evitare l’emissione del verbale di contestazione nei primi 15 minuti di sosta, il tempo necessario per reperire il tagliando gratta e parcheggi. Sicuramente molti non sanno che occorre impostare sul disco orario l’ora di arrivo e, in mancanza di tale strumento, si può scrivere su un foglietto da lasciare in bella mostra sul cruscotto.
Altro caso emblematico è quello della marginale differenza sulle strisce blu funzionanti da quelle non ancora attivate. Entrambi gli stalli sono stati colorati di blu, colore se sembra particolarmente piacere al primo cittadino di Marsala. Vi starete chiedendo dove sta la distinzione… solo nel conoscere il codice della strada. Ovvero la sosta a pagamento avviene solo il presenza della segnaletica verticale, quella tramite cartello posto a margine della stessa carreggiata. Capita così che il cittadino più premuroso paghi per sostare in un’area libera, rimettendoci qualche decina di centesimi; ma capita anche che quello più distratto, confuso in questa “giungla” delle strisce blu senza regole chiare, sosti senza attivare correttamente la park card e trova la sgradita presenza del verbale di contestazione, circa 50 euro.
Le anomalie delle strisce blu a Marsala non finiscono, comunque, qui. La più grave è che tale regolamento non è stato mai pubblicizzato, tranne che con la diffusione di qualche comunicato stampa negli anni passati. L’automobilista, anche lo stesso che risiede in prossimità delle strisce blu non sa come comportarsi e, nel dubbio si becca pure le multe. Figuriamoci poi quando al volante vi è un visitatore o un turista cosa accade. In tutto il mondo civile le regole vengono scritte e diffuse, in modo che l’utente sappia sempre come adeguarsi, ma non a Marsala dove la “giungla” delle strisce blu forse fa comodo. Non è spiegabile altrimenti così tanta confusione, come del resto la città si interroga perché gli ausiliari che emettono le multe non possono vendere i tagliandi per la sosta. Un altro mistero? La cosa grave è che l’Amministrazione Comunale, come su diverse altre “necessità” della Città, dorme sorniona. E siamo ancora nei primi 15 mesi di “disamministrazione” pubblica.
Pubblichiamo di seguito il documento diramato dall’Associazione Anemos di Marsala per quando riguarda la gestione delle strisce blu in Città
“Dopo quasi sei mesi dall’uscita del precedente articolo riguardante le numerose lamentele in città per la carenza di informazioni dove potere acquistare i ticket utili per la sosta nelle aree delimitate dalle strisce blu, l’Associazione Anemos chiede nuovamente al Sig. Sindaco Dott. Alberto Di Girolamo e all’Amministrazione Comunale come intende risolvere questo problema che crea non pochi disagi ai cittadini marsalesi e soprattutto ai turisti che si recano a Marsala.
Le attività commerciali nelle quali si possono trovare non sono adeguatamente pubblicizzate e mancano le colonnine che emettono i ticket. Per una città turistica come Marsala questi servizi sono assolutamente essenziali.
I problemi sono tanti, soprattutto per chi viene da fuori città. Infatti, nella impossibilità dell’acquisto la scelta per gli automobilisti è o parcheggiare ugualmente e ritrovarsi con una multa, oppure cercare, anche distante dal posto in cui si deve andare, un’area in cui si può sostare senza vincoli di orario e senza dover pagare.
Il comune di Marsala ci dice di collegarci sul sito e vedere l’elenco degli operatori convenzionati alla vendita di tagliandi di sosta (park card). “Ma per chi non ha la possibilità di collegarsi ad Internet, chi non possiede un telefono o un tablet, chi ha magari un’età più avanzata e non sa come collegarsi, come fa???”… La questione va risolta al più presto.
L’Associazione Anemos pertanto chiede la possibilità di installare magari sulle principali piazze della città, delle tabelle nelle quali inserire le attività convenzionate per la vendita dei park card o installare nuovamente le colonnine per l’erogazione dei ticket come c’erano precedentemente e questa volta gestite direttamente dal Comune.
Chissà, se questa è una strategia per far risollevare le casse del comune facendo multe ai cittadini……
Associazione ANEMOS”