Marsala, la Città del vino senza un grande evento che dia lustro alla sua storia enologica
Marsala è stata la prima Città in cui si è sviluppata l’industria del vino e il uo prodotto principe, con il nome che rievoca la terra di produzione, fece il giro del mondo con dinastie di imprendori inglesi Whodhouse, Ingham e calabresi come i Florio. Tra la fine dell’ottocento ed i primi decenni del secolo successivo il Marsala, questo nobile prodotto, tipico di questa terra, ha conquistato il palato esigente dell’alta società, divenendo il nettare prediletto dei salotti buoni dei 5 Continenti. Oggi, alla luce di quanto accade, di quelle indimenmticabili pagine di storia quasi contemporanea rimane solo l’amaro in bocca per come si è potuta distruggere l’economia di un vino che per decenni ci è stato invidiato da mezzo mondo.
Mere logiche spartitorie, invidie, gelosie, e sbagliate scelte di bottega, hanno fatto precipitare il nobile vino Marsala nell’oblio. Persino il blasonato Consorzio di Tutela, uno fra i più antici del Paese, ha dovuto soccombere per forza d’inerzia. L’Amministrazione Comunale, vicina alle sagre di qualsiasi natura, npn ha mai puntato su serie iniziative per promuovere il vino e la città in un inscindibile binomio attorno a cui redarre le linee guida per il rilancio occupaziona, sociale ed economico di Marsala. Questa mattina abbiamo ricevuto in redazione una nota del Meetup “Marsala in Movimento”, con la quale i 5 Stelle si chiedono perché l’Amministrazione Comunale di Marsala non riesce a creare un evento, anche semplice come una sagra della vendemmia, per promuovere il vino ed il territorio. tanti sono stati i tentativi, negli ultimi anni, di privati e non per promuovere il vino nella sua terra, purtroppo si è trattato solo di eventi meteora che seppure hanno brillato, lo hanno fatto solo per per poco tempo, visto sche si è tratta solo di rassegne che non sono mani andate oltre la prima edizione. Una tra le più belle, cghe si è articolata per una intera settimana di eventi è stata quella promossa dall’allora Presidente dall’Assoenologi di Sicilia Carlo Ferracane. Evento che costò diverse decine di migliaia di euro di cui buona parte sulle casse dell’Associazione Enologi che lo ha organizzato. Al termine dell’articolo potete vedere il video promozionale dell’evento.
Alberto Di Paola
Per la nostra rubrica Riceviamo & Pubblichiamo diamo spazio alla nota nota politica del Meetup “Marsala in Movimento”
“La Sagra della Vendemmia sarebbe per Marsala oltre ad un viaggio alla riscoperta delle tradizioni e dei sapori perduti anche la creazione di un’identità e di una riconoscibilità del territorio. La Sagra della Vendemmia farebbe rivivere di anno in anno l’incanto del passato, quando si lavorava cantando, quando la vendemmia era occasione di incontri, di gioia condivisa nel lavoro, di amori nati in un vigneto. La manifestazione che nascerebbe per rievocare la tradizionale vendemmia, si potrebbe svolgere presso l’inutilizzata Piazza Francesco Pizzo , dove e’ ubicata la trascurata e non valorizzata FONTANA DEL VINO dello scultore Fiume e dove si potrebbe assistere alla dimostrazione della tradizionale pigiatura dell’uva e l’esposizione dei nostri vini tradizionali , coinvolgendo le tante cantine presenti nel nostro territorio ed i vecchi bagli ove sono conservati le attrezzature tipiche dell’epoca. L’evento , dovrà essere pubblicizzato a cura del Comune di Marsala non solo nei nostri mass media locali , ma anche pubblicizzando l’evento tramite internet ed inviarlo alle varie pro loco in tutto il territorio nazionale . La pubblica amministrazione, da buon padre di famiglia , dovra’ mettere a disposizione quegli strumenti tecnologici per pubblicizzare l’evento al pari di qualunque altra città che si fregia di definirsi turistica o quantomeno a vocazione turistica.
La manifestazione, a nostro avviso, si potrebbe effettuare a COSTO ZERO, in quanto siamo convinti che entusiasmerebbe gli operatori del settore sia grandi che di piccole dimensioni. Gli obiettivi da raggiungere sono la cultura delle nostre tradizioni ed il turismo. Non dimentichiamo che Marsala e’ conosciuta principalmente per il vino.
La manifestazione come detto, realizzerebbe un programma all’insegna della tradizione agricola e della cultura e durante la manifestazione avverrebbe la dimostrazione della pigiatura dell’uva con le tradizionali ceste colme d’uva ed il lento movimento del torchio ancora esistente in diversi bagli , il tutto accompagnato da canti, danze e controrande sulla vendemmia che attraverso un accurata ricerca sulle tradizioni, sui costumi e sui suoni della nostra terra farebbero rivivere e lo ripeto, ancora una volta l’incanto del passato, quando si lavorava cantando, quando la vendemmia era occasione di incontri, di gioia condivisa nel lavoro . Il tutto si concluderà con l’offerta a tutti gli ospiti di un calice di vino. La Festa della Vendemmia rappresenterebbe per Marsala una tappa di un lungo viaggio attraverso le piccole realtà della città che sono certo troverebbe entusiasmo non solo negli operatori del settore , ripeto dai bagli agli operatori turistici ma valorizzerebbe il territorio per la sua tipicità.
Il Portavoce al Consiglio Comunale
Aldo Fulvio Rodriquez”