Marsala, indagato padre Genna per materiale pedopornografico

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Detenzione di materiale pedopornografico sarebbe questa la motivazione che ha spinto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo ad aprire un’inchiesta su Padre Nicolò Genna, sacerdote marsalese della Chiesa Addolorata (in campagna), nell’omonima contrada. La notizia, seppure non viene da una fonte autorevole, da alcune ore gira sui socialmedia e nel versante nord della Città non si parla d’altro. I ben informati, gli stessi che su Facebook attaccano la stampa perché non aveva dato la notizia, parlano addirittura di arresto. Nulla di piú infondato. Si tratta solo di una inchiesta giudiziaria che sarebbe scaturita da una denuncia anonima per la presunta detenzione di materiale pedopornografico. L’indagine sarebbe scaturita da un equivoco sulle adozioni di bambini a distanza. Ipotesi attendibile visto il coinvolgimento diretto dell’Autorità Giudiziaria del capoluogo di Regione

Gli inquirenti avrebbero già perquisito l’abitazione del prelato, presso la canonica della chiesa che ha amministrato da piú di un quarto di secolo a questa parte, e poi avrebbero accompagnato Padre Genna in caserma per le formalità di rito. Cosa sia stato rinvenuto nella perquisizione o cosa sia emerso dall’interrogatorio, per il momento, non é dato sapere. Pare che nessuna misura restrittiva sarebbe stata adottata dall’Autorità Giudiziaria. Padre Genna si sarebbe, comunque, autosospeso dal suo incarico per poter consentire alla Giustizia di fare il suo corso. Il Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo Domenico Mogavero avrebbe già nominato un reggente per la Chiesa Addolorata. Intanto c’é tanta incredulità nella borgata, ma soprattutto fra i fedeli  della chiesa, dove Padre Genna é molto stimato ed apprezzato. Era una Istituzione nel territorio in cui operava. Per la propria difesa legale é stato conferito incarico all’avvocato Stefano Pellegrino, stimato professionista del Foro di Marsala. Sempre secondo quanto trapelato su internet, nel corso delle indagini non sarebbe stato trovato materiale “compromettente”; anche se gli investigatori avrebbero sequestrato oggetti nella disponibilità del prete marsalese. 

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