Marsala: inaugurato il “Giardino delle Pari Opportunità”
Il progetto dell’Amministrazione Di Girolamo “Rigeneriamoci”, coordinato dall’Assessore Anna Maria Angileri, è giunto stamani alla sua quarta tappa. Dopo piazza “Peppino Impastato”, Sappusi e Terrenove Bambina, è stato oggi inaugurato in contrada Rakalia, nel quartiere di Santi Filippo e Giacomo, il “Giardino delle pari Opportunità”.
L’Amministrazione comunale, con la collaborazione dell’Istituto comprensivo “Stefano Pellegrino” e delle Associazioni Pega, Metamorfosi e Mamme Attive, e attingendo ai fondi del progetto “Abbattere il soffitto di Cristallo”, ha bonificato l’area dell’antica Fontana risalente al 1911 e la zona circostante che era piena di sterpaglie e rifiuti.
Accanto all’antica Fontana è stato anche realizzato dai ragazzi e dalle ragazze della classe 3^ F dell’Istituto comprensivo “Stefano Pellegrino” un murales molto significativo. Partendo da una fonte d’acqua e volendo rappresentare la piena parità fra uomini e donne, gli studenti della “Pellegrino” hanno dipinto un albero che con le sue radici si fa strada verso una falda acquifera. Il tutto contornato da una bilancia simbolo della giustizia con due piatti, perfettamente in linea, su cui spiccano un ragazzo e una ragazza, che saranno gli uomini e donne di domani. A completare il murales anche dei tralci di fiori che intendono rappresentare i bambini della zona.
Alla cerimonia da oggi hanno preso parte oltre al Sindaco e all’Assessore Angileri, anche il vice Sindaco Agostino Licari, la consigliera Linda Licari, il Dirigente scolastico Domenico Pocorobba e la responsabile del Plesso di Santi Filippo e Giacomo Giuseppina Raineri; nonché le responsabili delle Associazioni che hanno partecipato all’iniziativa e il professor Tonino Passalacqua. Proprio il professor Passalacqua, figlio del custode dell’ex acquedotto di Sotana che serviva la Città, ha tracciato la storia delle fontanelle e dell’acquedotto che portando l’acqua nelle abitazioni consentì, agli inizi del 1900, di debellare tante malattie infettive dell’epoca facendo diminuire notevolmente il numero delle vittime per queste patologie.