Marsala, “il Porto non s’ha da fare”, gli attori principali disertano il Consiglio Comunale aperto
Vergogna! Non ho parole, hanno disertato il Consiglio Comunale aperto di oggi sul Porto di Marsala coloro che non potevano assolutamente mancare: la classe politica-amministrativa, i deputati eletti in questo territorio, lo stesso imprenditori che avrebbe dovuto “privatizzare” la struttura, godendo anche di svariati milioni di euro pubblici. Marsala muore tra l’indifferenza totale di chi dovrebbe gestire la cosa pubblica
“Questo porto non s’ha da fare”, poiché sembra non riscuotere più interesse nei fautori del recupero di Porto ed area portuale di Marsala, che un tempo calcavano il “palcoscenico” interpretando i ruoli principali. E che si “battevano” con tanto fervore per recuperare la struttura e risollevare la città dall’immobilismo economico. Oggi, in occasione della seduta aperta del Consiglio Comunale, si registra la totale assenza di chi avrebbe dovuto perorare gli interessi della Città e di chi avrebbe dovuto sostenere la nascita del Porto “privatizzato”.
Erano tutti assenti: il sindaco, gli assessori, i dirigenti comunali, i deputati regionali “marsalesi” (Eleonora Lo Curto e Stefano Pellegrino), il legale rappresentante ed i tecnici della ditta che aveva avuto data carta bianca per recuperare l’intera area portuale e “gestirla” per i prossimi 70 anni, ovvero la “Marsala Yachting Resort S.r.l.
Nessuno ha sentito il bisogno di assumersi le proprie responsabilità, questa mattina. L’unica autorità, persona deputata a parlare per il ruolo che riveste, presente è stato il Tenente di Vascello Nicola Pontillo, comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala, comunemente indicata dai più come “capitaneria di Porto”.
Gli altri, vi starete chiedendo, dov’erano?
Sicuramente sono stati trattenuti da cose più importanti.
Il Consiglio Comunale aperto di questa mattina sul “futuro” del Porto cittadino si è svolto lo stesso, tra l’indignazione generale dei presenti che, in quasi tutti gli interventi, hanno lasciato intendere, in maniera più o meno marcata, in abile linguaggio burocratico o in maniera colorata, la scarsa attenzione che viene data al problema dall’Amministrazione Comunale e dalla stessa ditta, la MYR srl, che dovrebbe essere prossima ad ultimare l’opera, invece non ha ancora messo neanche il primo mattone.
Di fronte a così tanto disprezzo delle sorti del Porto e con esso dell’importante ruolo strategico che avrebbe avuto nell’economia di Marsala e dell’hinterland degli anni a venire, viene lecito chiedersi a chi giova questa disfatta. E’ stato un caso che erano tutti assenti o l’assenza è stata magari concordata?
Chi trama in questa città contro la ripresa economica e sociale di una terrà che fino a qualche decennio addietro rivestiva un ruolo di primo piano nelle scelte del Paese.
Una congiura sembra osteggiare ogni tentativo di ripresa per Marsala. “La piccola Parigi del meridione d’Italia” oggi è la Cenerentola del mezzogiorno con: la sua enologia che era orgoglio nazionale dell’industrializzazione vinicola che non produce più ricchezza fra i viticoltori (chi realmente coltiva la vite) e non vi è alcun ritorno economico in città; il Porto ridotto ad un cumulo di macerie in balia delle mareggiate; l’aeroporto, che avrebbe potuto dare una svolta alla naturale vocazione turistica del territorio, praticamente resta “chiuso” perchè nessuno vuole fare ritornare gli aerei a volare dal Trapani Birgi; l’industria, l’artigianato, l’edilizia ed i rispettivi indotti messi in ginocchio da una crisi economica che non si era mai vista prima, soccombono senza che nessuno faccia nulla.
Nessuno si preoccupa del Porto, dell’Aeroporto, del Piano Regolatore Generale, delle infrastrutture, delle grandi opere pubbliche… qui tutto è fermo: da trentanni si va a ritroso. Non ci vuole tanto per capire che se non si interviene subito questa città scomparirà, i giovani andranno tutti via e resteranno solo gli anziani serviti da manodopera straniera a basso costo.
Ecco, Marsala è in ginocchio e nessuno fa nulla!
Anzi chi è stato chiamato a dare una svolta in questa città (o per incarico politico ricevuto o per ruolo istituzionale ricoperto), dimostra la più completa estraneità a quanto avviene, oltre a dimostrarsi incompetente e/o incapace nell’assolvimento dei ruoli politici-istituzionali.
Marsala è in caduta libera e nessuno fa nulla.
Da direttore di questa umile testata vi chiedo, a voi che occupate ruoli decisivi, di avere almeno un pizzico buonsenso per dimettervi subito dal ruolo che state indegnamente occupando.
Marsala di giorno in giorno diventa sempre più invivibile. Se non volete passare alla storia per coloro che hanno distrutto una città che per millenni era stata un faro nel Mediterraneo, uscite dal vostro mondo dorato e confrontatevi con gli imprenditori, con i giovani, con i disoccupati, con la gente meno ambiente…
Vi accorgerete (Deputati, Sindaco, Assessori, Consiglieri, dirigenti pubblici e privati, banchieri, finanzieri, facoltosi imprenditori, ecc.) che la città sta morendo a causa del vostro innato egoismo.
Alberto Di Paola
Questo il resoconto degli interventi in Consiglio Comunale dell’Ufficio Stampa del Comune di Marsala
Il Presidente Sturiano chiarisce i motivi della seduta aperta sul Porto. Fa presente che è necessario sapere che fine hanno fatto i due progetti sull’ area portuale. Ringrazia i presenti e fa presente che non vi saranno i rappresentanti dell’Amministrazione e quelli della Myr che ha inviato un’apposita nota. Lamenta che la stessa società non ha fatto pervenire nessuna lettera con la quale indica l’inizio dei lavori visto che se realizzata, si tratta dell’opera più importante degli ultimi 100 anni. Precisa che sono dieci anni che il “sogno” continua da dieci anni. Biosgna capire come si intende procedere con il progetto pubblico sul quale Crocetta annuncio che vi sono i fondi per poterlo realizzare. Fa presente che la profondità del bacino del porto è complessivamente bassa. Sottolinea che il progetto pubblico si è arenato nel mese del novembre 2016 e che non è stata fatta opposizione alla decisione del Ministero dell’Ambiente. Evidenzia, ancora, che gli stanziamenti sono disponibili. Bisogna capire se vi sono altri progetti oltre a quelli dell’ing. Viviano per la messa in sicurezza per il porto. Ritiene importante fare il punto della situazione per concordare cosa fare nel minor tempo possibile per avere un porto degno della Città. Auspica che sia una seduta propositiva ascoltando tutti gli attori.
Il tenente di vascello Nicola Pontillo, comandante di Circomare, fa presente che si stanno facendo sforzi molto consistenti per tenere in funzione il Porto e che lo stesso necessità di un intervento risolutivo. Anche lui attende di sapere lo stato dell’arte sui due progetti pubblico e privato.
Antonella Lusseri, giornalista, come marsalese doc avverte un senso si sofferenza e lamenta il fatto che mancano oggi in aula i protagonisti della politica locale ovvero il Sindaco, il Presidente della Myr e i parlamentari eletti in questa Città. Fa presente che a settembre scorso il Sindaco ha dichiarato in un’intervista su una Tv privata che sul Porto non ha trovato nessun progetto e ciò non è vero visto che Lei stessa è in possesso di documenti ben precisi. Parla di presa in giro e di assenza sconfortante.
Il Presidente Sturiano fa presente che il suo lavoro lo ha fatto. Parla di volontà politica e lamenta che non vi sia la partecipazione di nessun assessore.
L’on. Giulia Adamo fa presente che sono assenti in aula i rappresentanti dell’Amministrazione e i tecnici. Non è possibile tollerare questo atteggiamento. Torna a metà luglio 2014 quando si è dimessa. Allora si era, infatti, ad un buon punto sulla realizzazione del progetto del porto pubblico. Il progetto stesso (ing. Viviano) era stato redatto e si doveva passare alla fase cantierabile. Intervenne poi un provvedimento della Procura di Trapani e il progetto venne poi sequestrato per una denuncia su problemi ambientali (presenza della posidonia sui fondali). A quel punto si è impuntata e alla Regione chiese che le competenze venissero trasferite al Comune. Successivamente lei stessa contribuì all’approvazione del progetto della Myr con alcuni accorgimenti fra i quali quello dei 7 metri di profondità. Parla dell’operato del Commissario Bologna che si interessò alla vicenda. Poi la nuova Amministrazione con la quale tenta un primo contatto nel 2017. Ma a tutto questo l’Amministrazione non risponde (ipotizza la sparizione del Progetto). Nel frattempo emerge che nel progetto della Myr i fondali sono di 6 metri e non più di 7. Lamenta che il Consiglio ha modificato un progetto della Myr “senza rendersene conto”.
Il Presidente fa presente che si è trattata di una ratifica.
L’on. Giulia Adamo – continua – dicendo che è impossibile sostenere che mettendo in sicurezza soli 360 metri di molo (quello che prevede il progetto della Myr) si possa mettere in sicurezza l’intera struttura. Precisa che si deve chiedere urgentemente e perentoriamente al Presidente della regione e all’Assessore di competenza di riprendere il progetto e di portarlo avanti, finanziandolo. Chiede la trasmissione degli atti alla Procura.
L’imprenditore e operatore portuale Raffaele Gambina fa la cronistoria della situazione del Porto evidenziando che esso versa in condizioni estremamente precarie. Non si spiega certe dinamiche che attengono al progetto della MYr. Parla della situazione dell’ex locale “El Patio” che dovrebbe diventare Albergo e chiede di sapere la correlazione con il progetto della Myr. Non si spiega come mai il Sindaco non è a conoscenza del Porto Pubblico.
Il Presidente Sturiano precisa che il Consiglio comunale vuole essere consequenziale e proseguire l’iter per la messa in sicurezza dell’intero bacino portuale.
Claudio Bologna, concessionario e imprenditore all’interno del Porto, lamenta lo stato di dissesto dell’intera area portuale e critica il mancato inizio dei lavori del Progetto della Myr. Sono state disattese delle aspettative e ciò con grave danno per gli attuali operatori del Porto. Precisa che gli operatori rischiano di non avere più rinnovata la concessione per le proprie attività nel 2020. Chiede al Consiglio una risposta sul proprio futuro.
Vito Armato, responsabile di un Circolo Sportivo, lamenta l’assenza del Sindaco e dei parlamentari. Chiede al Consiglio di fare quello che l’Amministrazione sul Porto non fa. Sottolinea che secondo con lui il “Myr non esiste”. Non si può infatti pensare che dopo tanto tempo non siano iniziati i lavori e chiede se i titolari del progetto non hanno i soldi, che lo mettano a disposizione della Città. Sul porto pubblico precisa che il 22 aprile 2016 è stata inviata una Pec (quella delle Grandi Opere) che al Comune – dicono – non è mai arrivata. Che si cerchi e si individui il responsabile.
Renato Curcio, responsabile di un Movimento Civico, lamenta l’assenza degli Amministratori e chiede soprattutto che vengano accertate le responsabilità di chi ha fatto sparire la nota inviata dal Ministero al Comune. Non è possibile un fatto simile e chiede che tutto non finisca a “tarallucci e vino”. Parla di dolo da parte di qualcuno.
Il Presidente Sturiano precisa che in aula la tematica verrà debitamente affrontata e che non si vuole fare processi. La riunione – ribadisce – è quella di rendere operativi i due progetti.
L’on. Giulia Adamo ribadisce che vi è stata una omissione di atti d’ufficio.
Giacomo Rallo, operatore portuale, lamenta che il porto non è più efficiente e compromette il posto di lavoro di tanti operatori e che molte navi che prima facevano sosta al porto di Marsala adesso optano per altre strutture portuali. La situazione è davvero preoccupante.
Piero Genco, segretario della Cgil, anche lui lamenta l’assenza degli attori principali ovvero il Sindaco e i parlamentari. Fa presente, peraltro, che la seduta aperta sul porto si doveva tenere la settimana scorsa e che era stata rinviata ad oggi proprio per consentire la presenza degli onorevoli che sono assenti. Lamenta la mancanza di concertazione fra Consiglio e Amministrazione e chiede di non fare politica sulla tematica. Chiede che si rifaccia la seduta alla presenza delle autorità. Ai cittadini interessa che si facciano solo ed esclusivamente gli interessi della Città.
Il Presidente sottolinea che oggi si è trattato di un primo punto di partenza.
Luigi Alessandro (architetto – libero professionista) fa presente che secondo la legge i problemi della sicurezza di una struttura spettano all’autorità pubblica e non al privato. Giudica irrealizzabile il progetto della Myr. E’ la città che dialoga con il porto e non viceversa.
L’on. Massimo Grillo chiede che vengano messi da parte rancori e che debbano essere tratte delle conclusioni da questa giornata in cui si aspettava almeno la presenza di un assessore. Si deve capire come portare avanti il progetto pubblico e indica che – secondo lui – si deve trasferire il tutto alle competenze della Regione (Ass. Falcone) anche con l’intermediazione dei parlamentari eletti in Città e ciò a prescindere dalle posizioni politiche di appartenenza. Si augura che si possa arrivare a questa soluzione per il bene della Città. Precisa che l’anno prossimo scadono i finanziamenti per la realizzazione del progetto della Myr. Auspica che i suoi autori siano chiari su cosa intendono fare. Chiede al Consiglio di adoperarsi per armonizzare il progetto della Città con quello del Porto e accelerare l’iter per l’approvazione del Piano regolatore.
Il consigliere Giuseppe Cordaro comunica che l’Assessore Falcone è disponibile ad incontrare una delegazione marsalese per discutere della situazione.
Il consigliere Giovanni Sinacori precisa che l’accordo di programma sul porto privato è valido ma bisogna capire al tempo stesso cosa sta succedendo. Il progetto infatti deve andare in porto per il bene della Città anche perché ne va del futuro della nostra economia. Sul porto pubblico occorre comprendere la volontà politica sullo stesso progetto e bisogna capire a che punto esso è. Ravvisa che è necessario riprendere il tavolo tecnico dove individuare quello che è necessario fare perché esso abbia attuazione. Consiglio e Amministrazione devono fare quanto è nelle loro possibilità per fare in modo che individuati i fondi, essi servano per la messa in sicurezza del porto per cui si lavora da diversi anni. La progettazione e l’iter devono essere ripresi e portati a compimento.
Il Presidente Sturiano dice che portare il progetto pubblico del Porto è indifferibile. L’Amministrazione deve subito interessarsi e il Consiglio comunale deve mettere in mora lo stesso esecutivo.
L’on. Giulia Adamo chiarisce che i due porti privato e pubblico non sono compatibili visto che quello della Myr prevede fondali per 6 metri e quello pubblico per 7. Chiarisce cosa significa mettere tecnicamente in sicurezza il porto. Il progetto pubblico – comprendiamolo – aiuta quello della Myr.
La consigliera Giusy Piccione precisa che bisogna capire quale è l’attuale situazione dei due progetti e preannuncia che ne verrà discusso nella Commissione Lavori Pubblici. Bisogna fare proposte concrete e documentate da inviare agli Organi regionali.
La consigliera Letizia Arcara parla di politica assente nei confronti dei reali problemi della Città porto, aeroporto, turismo, ecc.). Esprime lo sdegno dei cittadini e evidenzia che – secondo lei – la Città ha bisogno di interventi volti a farla crescere. Chiede al Consiglio di sostituirsi al Sindaco qualora questo non si interessi alla grande progettualità.
Francesco Parrinello (presidente del Collegio dei geometri e portavoce del tavolo permanente professioni tecniche della Provincia di Trapani) fa presente che non vede crescere dal punto di vista urbanistico la Città. La politica deve fare sintesi e deve sostituirsi a chi di competenza per assicurare il bene della Città. Gli uffici tecnici sono al collasso. Fa presente che non esiste un garante a tutela del cittadino e del professionista che lo assiste. Marsala non può stare nel minimo dell’ordinario.
Il consigliere Aldo Rodriquez chiede se è possibile revocare la concessione del progetto della Myr visto che i lavori non sono iniziati. Precisa che la seduta aperta sul Porto è stata voluta dall’intero Consiglio. Dice che le grandi navi da crociera non potranno mai sostare nel porto di Marsala. Ribadisce di concludere i lavori odierni con un documento che preannunci delle serie iniziative serie da porre in esser per fare in modo che il Porto venga messo in sicurezza.
La consigliera Ginetta Ingrassia chiede di riunire subito i capigruppo consiliari e di uscire con una proposta in cui, con la quale con uno scatto d’orgoglio, il Consiglio comunale si sostituisca all’Amministrazione per andare avanti e proseguire con la messa in sicurezza del Porto.
Il Consigliere Flavio Coppola lamenta l’assenza degli amministratori e degli uffici. Giudica preoccupanti le parole enunciate dal Comandante di Circomare. Fa la cronistoria del progetto Myr ed evidenzia che l’interesse comune è quello che Marsala abbia un vero porto funzionale ed efficiente. La Myr deve comunicare se è in grado di realizzare il proprio progetto e deve farlo nel prossimo incontro di mercoledì.
Il Presidente Sturiano lamenta che la Commissione di Vigilanza sul progetto della Myr è stata istituita con due anni di ritardo. Dà la lettura di un passo dell’accordo di programma del 2015. Conclude che è volontà del Consiglio di non fermarsi all’odierna riunione, di avere avviato un’indagine conoscitiva sui fatti e di essere in possesso di tutta la dovuta documentazione, e che sarà chiesto all’Amministrazione di accertare le dovute responsabilità. I presenti saranno aggiornati sulle iniziative che verranno intraprese e che se sarà necessario verrà anche istituito un apposito Tavolo tecnico. Il Consiglio di oggi – ribadisce – è finalizzato soprattutto a scongiurare la chiusura dl porto e a rivalorizzarlo.