Marsala, il Consiglio Comunale ha chiesto la trasmissione alla Procura degli atti del Piano Triennale delle Opere Pubbliche

Il Consiglio Comunale di Marsala chiede conti e soddisfazione all’Amministrazione Comunale circa la realizzazione delle opere pubbliche che sono entrate a far parte del Piano Triennale, a tutti gli effetti, con gli emendamenti approvati a maggioranza lo scorso anno. Si tratta della bonifica di una spiaggettain località Salinella, del rifacimento dei marciapiedi di via Roma, della collocazione dell’antica porta a Porticella, della manutenzione straordinaria della Fontana del Vino di piazza Francesco Pizzo e ristrutturazione della palestra Ranna. Tutte opete  nonrealizzate e per alcune di loro non figura traccia tra quelle  finanziate.

Il sindaco ed il suo vice, entrambi in aula, si trovano in evidente difficoltà. Girano attorno alle domande sempre più incalzati non riuscendo a fornire una chiara risposta. Cala il gelo in aula, mentre gli animi si surriscaldano. Saltano fuori i dati di una commissione d’inchiesta ad hoc istuita dal  Consiglio Comunale e le dichiarazioni di alcuni consiglieri che hanno eseguito i sopralluoghi.

Non vi è traccia della realizzazione delle opere “volute” dal Consiglio Comunale e inserite nel Piano Triennale con emendamento. In aula, tutti, si sono chiesti: Che fine hanno fatto i fondi? Chi ha scavalcato il Consiglio Comunale?  Chi ha spostato le risorse economiche?  Con quale autorità o in base a quale legge?

Il primo cittadino ed il vice sindaco sono sotto “scacco”. Non riescono a dare una risposta plausibile alle domande incalzanti che piovono da destra e da sinistra. L’Amministrazione è alle corde quando in aula viene data lettura ad un documento stilato dalla Commissione d’inchiesta che tra le altre cose chiede la trasmissione degli atti alla Procura della Corte dei Conti. Lo approvano quasi all’unanimità (25 si su 26 presenti), favorevoli pure i consiglieri del PD. E la fine: scacco matto!

Pochi minuti prima della chiusura della seduta il primo cittadino, “cade” sotto il fuoco incrociato di maggioranza ed’opposizione. All’ennesima domanda sulla mancata esecuzione delle opere, sindaco  perde l’autocontrollo, si innervosisce, batte le mani sul tavolo e con tono di “sfida” dice al Consiglio di non averli messi in tasca e se qualcuno lo pensasse… che chi la pensa diversamrnte si assuma la responsabilità di denunciarlo. Che caduta di stile!

Il primo cittadino non ha capito… Forse! Il Consiglio Comunale non lo accusava di essersi appropriato indebitamente dei fondi o di aver rubato; bensí di aver, personalmente o permesso ad altri, di stravolgere la volontà dei rappresentanti del popolo, di non aver portato a termine la realizzazione  delle opere pubbliche e, cosa assai peggiore, di  averle depennate, di non averle inserite in elenco e di non aver fatto nulla affinchè potessero essere realizzate in futuro. Il primo cittadino e la sua amministrazione, per come ha sempre fatto, ha operato all’oscuro del Consiglio Comunale.

Questa volta ha trovato pane per focaccia, e il Segretario Comunale non potrà certo esimersi dal tramettere il tutto alla Procura della Corte dei Conti. Venticinque Consiglieri lo pretendono e lo hanno chiesto con il voto d’aula l’intervento dell’organo di giustizia amministrativa che dovrà accertare e giudicare eventuali responsabilità.

Nascondere i fatti o aggirare gli ostacoli con veline “addolcite” d’ufficio non serve a risolvere i problemi. Il sindaco è rimasto solo, forse proprio a causa di comportamenti “anomali” come questo; oltre a non avere più una maggioranza non può contare sui propri compagni di partito. Chissà come farà a varare il bilancio con questo clima.

Sicuramente, pure questa volta, è tutta colpa di “certi giornalisti” e dei soliti “pettegoli” che oziano sui socialnetwork

Alberto Di Paola

 

Questo il comunicato stampa diramato dal Comune di Marsala

Con 25 voti favorevoli e uno contrario, il Consiglio comunale di Marsala – ieri sera, nella seconda seduta programmata – ha approvato la “Relazione finale relativa all’indagine sullo stato di attuazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2016”. A leggere in Aula il documento è stato il consigliere Michele Gandolfo, presidente della speciale Commissione di indagine che ha prodotto la relazione finale. Con essa, sono stati posti interrogativi su taluni aspetti tecnici, nonché di natura spiccatamente politica, al fine di chiarire se sia stata disattesa o meno la volontà del Conssiglio espressa con gli emendamenti al Piano triennale OO.PP. 2016/2018 proposti ed approvati dall’Assemblea. Nel prendere la parola, il sindaco Alberto Di Girolamo – presenti gli assessori Agostino Licari e Anna Maria Angileri – ha voluto fugare qualsiasi dubbio circa la sovranità del Consiglio comunale nelle materie di propria competenza, affermando che la volontà politica prioritaria è sempre stata quella di portare a termine le opere iniziate. Riguardo alle criticità riportate nel documento, il sindaco ha riferito all’Aula che approfondirà la questione con la dirigenza del settore Finanze e quella dei Lavori Pubblici (presente in Aula l’ing. Luigi Palmeri). Nel dibattito che si è aperto dopo, sono intervenuti – oltre al presidente Enzo Sturiano – Arturo Galfano, Luigia Ingrassia, Eleonora Milazzo, Aldo Rodriquez, Giovanni Sinacori, Calogero Ferreri, Giusy Piccione, Antonio Vinci, Pino Milazzo, Letizia Arcara, Rosanna Genna e Linda Licari. Gran parte degli stessi, successivamente all’approvazione della relazione della Commissione d’indagine, sono nuovamente intervenuti per dichiarazione di voto. Subito dopo, il presidente Sturiano ha posto in trattazione il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2017/2019 (punto 7 all’OdG), atto propedeutico all’approvazione del Bilancio di Previsione. Del Piano, il sindaco Di Girolamo ha illustrato le direttrici su cui si muove e, a conclusione del suo intervento, il presidente ha chiuso la seduta aggiornando i lavori a quella successiva, già fissata per il prossimo 19 settembre.

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