Marsala, ignoti strappano i divieti di balneazione a Capo Boeo

Non ha avuto gravi conseguenze, la bravata di ignoti, che avendo rimosso i divieti di balneazione, questo pomeriggio hanno messo in pericolo numerosi bagnanti a Marsala. Poche ore dopo l’affissione ignoti hanno strappato i 4 cartelli, alias le fotocopie fissate con nastro adesivo per imballaggio, con cui l’Amministrazione Comunale di Marsala, su segnalazione dell’Arpa Sicilia, segnalava il divieto di balneazione nella fascia d’acqua antistante le cosiddette “due roche” di Capo Boeo a Marsala. In tale area, infatti, è stata rilevata una concentrazione di micro alghe tossiche (Ostreopsis ovada) superiore al valore limite 

Il divieto, imposto per la presenza di alghe tossiche, è stato rimosso e nel pomeriggio e, ignari dei pericoli a cui sono stati esposti, diverse persone hanno utilizzato la fascia costiera di Capo Boeo come solarium ed il mare per rinfrescarsi. È intervenuta una pattuglia della Guardia Costiera per far uscire dal mare quanti non erano a conoscenza della presenza dell’ala tossica.

L’informativa dell’Arma, al riguardo, è chiara: vi è un pericolo per l’incolumità fisica dei fruitori della costa e del mare. Come prevede la legge, nel caso di sospetta presenza di alghe tossiche in mare, viene imposto il divieto di balneazione e di stare sulla spiaggia.

La fioritura dell’alga tossica può causare un’intossicazione i cui sintomi indirizzano verso un meccanismo irritativo aspecifico sulle mucose respiratorie e congiuntivali, con conseguente irritazione congiuntivale, rincorrea (raffreddore), difficoltà respiratorie (tosse, respiro sibilante, broncospasmo con moderata dispnea) e febbre. La modalità di esposizione per il manifestarsi dei sintomi non è l’ingestione, ma l’inalazione di aerosol marino e cioè di microparticelle acquose in sospensione contenenti l’alga.

In presenza di questi sintomi, specialmente nel caso in cui fossero persistenti, è opportuno consultare il medico curante o recarsi al presidio di guardia medica turistica o al più vicino pronto soccorso. Tale raccomandazione vale in particolare per i soggetti affetti da disturbi di tipo respiratorio (ad esempio gli asmatici).

La pericolosa presenza nel mare di Marsala è stata rilevata dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, nel corso del consueto monitoraggio delle acque di Marsala, in località “due rocche”, una zona particolarmente frequentata da utenti del mare: bagnanti e pescatori.

Il sindaco Alberto Di Girolamo (quale massima autorità sanitaria locale) – di concerto con il Responsabile dell’Igiene Pubblica di Marsala – ha fatto collocare appositi avvisi nella zona interessata, con raccomandazioni e norme comportamentali rivolte ai bagnanti ma qualcuno, stupidamente, li ha strappati.

I fattori che favoriscono la riproduzione/proliferazione rapida, detta fioritura algale, dell’alga tossica, sono comuni a tutti i vegetali: la presenza in acque di azoto e fosforo chem vengono apportati al mare dai fiumi, in più nei tratti in cui vi è ristagno di acqua, o per mancanza di correnti, o per la costruzioni di pennelli a difesa della costa, l’aumento di temperatura già da 22-23 °C.

Quando si verifica la fioritura dell’alga, le acque in superficie possono presentare colorazioni anomale e talvolta chiazze schiumose biancastre e marroni od opalescenza o materiale di consistenza gelatinosa in sospensione.

L’alga però non è visibile ad occhio nudo (dimensioni: 27–35 µm, 47-55 µm), è microscopica, ma sul fondo, visto che è bentonica, si colloca sul substrato sabbioso o roccioso e provoca la morte di tutti gli organismi che vi vivono, perché nella crescita esaurisce l’ossigeno a disposizione, lasciando una situazione desolata, come se tutte le macro-alghe visibili fossero “glassate” da una pellicola bruna a partire da circa 1,5 m di profondità.Per gli animali quali ricci di mare e stelle di mare si e dagli scogli e morte; cosa simile accade ai mitili, le comuni cozze.

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