Marsala, ignoti strappano i divieti di balneazione a Capo Boeo
Il divieto, imposto per la presenza di alghe tossiche, è stato rimosso e nel pomeriggio e, ignari dei pericoli a cui sono stati esposti, diverse persone hanno utilizzato la fascia costiera di Capo Boeo come solarium ed il mare per rinfrescarsi. È intervenuta una pattuglia della Guardia Costiera per far uscire dal mare quanti non erano a conoscenza della presenza dell’ala tossica.
L’informativa dell’Arma, al riguardo, è chiara: vi è un pericolo per l’incolumità fisica dei fruitori della costa e del mare. Come prevede la legge, nel caso di sospetta presenza di alghe tossiche in mare, viene imposto il divieto di balneazione e di stare sulla spiaggia.
La fioritura dell’alga tossica può causare un’intossicazione i cui sintomi indirizzano verso un meccanismo irritativo aspecifico sulle mucose respiratorie e congiuntivali, con conseguente irritazione congiuntivale, rincorrea (raffreddore), difficoltà respiratorie (tosse, respiro sibilante, broncospasmo con moderata dispnea) e febbre. La modalità di esposizione per il manifestarsi dei sintomi non è l’ingestione, ma l’inalazione di aerosol marino e cioè di microparticelle acquose in sospensione contenenti l’alga.
In presenza di questi sintomi, specialmente nel caso in cui fossero persistenti, è opportuno consultare il medico curante o recarsi al presidio di guardia medica turistica o al più vicino pronto soccorso. Tale raccomandazione vale in particolare per i soggetti affetti da disturbi di tipo respiratorio (ad esempio gli asmatici).
La pericolosa presenza nel mare di Marsala è stata rilevata dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, nel corso del consueto monitoraggio delle acque di Marsala, in località “due rocche”, una zona particolarmente frequentata da utenti del mare: bagnanti e pescatori.
Il sindaco Alberto Di Girolamo (quale massima autorità sanitaria locale) – di concerto con il Responsabile dell’Igiene Pubblica di Marsala – ha fatto collocare appositi avvisi nella zona interessata, con raccomandazioni e norme comportamentali rivolte ai bagnanti ma qualcuno, stupidamente, li ha strappati.
I fattori che favoriscono la riproduzione/proliferazione rapida, detta fioritura algale, dell’alga tossica, sono comuni a tutti i vegetali: la presenza in acque di azoto e fosforo chem vengono apportati al mare dai fiumi, in più nei tratti in cui vi è ristagno di acqua, o per mancanza di correnti, o per la costruzioni di pennelli a difesa della costa, l’aumento di temperatura già da 22-23 °C.
Quando si verifica la fioritura dell’alga, le acque in superficie possono presentare colorazioni anomale e talvolta chiazze schiumose biancastre e marroni od opalescenza o materiale di consistenza gelatinosa in sospensione.
L’alga però non è visibile ad occhio nudo (dimensioni: 27–35 µm, 47-55 µm), è microscopica, ma sul fondo, visto che è bentonica, si colloca sul substrato sabbioso o roccioso e provoca la morte di tutti gli organismi che vi vivono, perché nella crescita esaurisce l’ossigeno a disposizione, lasciando una situazione desolata, come se tutte le macro-alghe visibili fossero “glassate” da una pellicola bruna a partire da circa 1,5 m di profondità.Per gli animali quali ricci di mare e stelle di mare si e dagli scogli e morte; cosa simile accade ai mitili, le comuni cozze.