Marsala: i Carabinieri arrestano il complice di Azzaro
Arrestato dai Carabinieri della Stazione di San Filippo un pregiudicato in esecuzione di un’ordinanza emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Marsala. La misura restrittiva degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, è stata applicata a Emanuele Mercurio, 25 di rapina e tentata estorsione in concorso. L’ordinanza del Tribunale fa riferimento ad un intervento dei Carabinieri di San Filippo effettuato in C.da Birgi Nivaloro il 22 giugno scorso, all’esito del quale venne arrestato in flagranza di reato Azzaro Leonardo, 25enne marsalese pregiudicato, e denunciato proprio il Mercurio quale suo complice. Quella sera alla Centrale Operativa della Compagnia di Marsala, infatti, giungeva una chiamata di un cittadino che riferiva che poco prima il fratello, invalido civile, era stato vittima di una rapina presso la sua abitazione, consumata da due soggetti travisati da passamontagna ed armati di cacciavite. Dietro minaccia, i due malviventi avevano chiesto alla vittima dove fossero i contanti, cominciando a mettere a soqquadra la casa ed, avuta risposta che il malcapitato aveva esclusivamente 30 euro nel portafoglio, lo minacciavano richiedendo la somma di euro 500,00 da consegnare il giorno seguente in contanti, altrimenti ci sarebbero state ripercussioni su di lui. A mò di pegno per la futura dazione di denaro, i malviventi gli sottraevano i documenti presenti nel portafoglio. Sulla scorta di tale nota di ricerca, considerate le descrizioni fisiche e degli abiti indossati dai malviventi, venivano allertate le pattuglie della Stazione di San Filippo e le gazzelle dell’Aliquota Radiomobile, che iniziavano le ricerche dei due fuggitivi, dei quali già si ipotizzava l’identità, intraprendendo ininterrottamente un capillare controllo presso l’abitazione ed i luoghi frequentati dai questi. Proprio presso il suo domicilio, quella notte i militari individuavano Azzaro Leonardo mentre usciva dall’abitazione: sperando di non essere visto, il malvivente aveva cambiato i vestiti ed affermava di essere rimasto a letto e di non essere uscito di casa. Portato in caserma e vistosi ormai alle corde in base alle risultanze investigative, però, confermava spontaneamente di essere l’autore della rapina.L’esito dei successivi accertamenti investigativi condotti dai militari dell’Arma consentivano di individuare anche il suo complice in Mercurio, che veniva all’epoca deferito in stato di libertà per i medesimi reati di rapina in abitazione e tentata estorsione in concorso, ed ora assicurato alla giustizia con l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.