Marsala, giovane con marijuana fa resistenza ai Carabinieri
Nell’ambito dei quotidiani servizi antidroga i carabinieri di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, notava, nei pressi di Porta Nuova, un noto spacciatore marsalese mentre, con fare circospetto, si avvicinava ad una vettura parcheggiata lungo la strada con a bordo due ragazzi. I militari dell’arma, diretti dal Mar.A.s.ups. Antonio Pipitone, intervenivano
fermando i tre sospettati. Da una prima ispezione, tra le mani di uno di loro, G. L., 29enne marsalese, venivano rinvenute diverse dosi di marijuana confezionate con della carta stagnola. Per tale motivo i militari decidevano di sottoporre tutti a perquisizione personale finalizzata alla ricerca altra sostanza stupefacente.
Questa decisione faceva imbestialire il giovane che tentava più volte di divincolarsi dai carabinieri fino a perdere le staffe: inveendo ad alta voce nei confronti dei militari, dimenandosi e scalciando anche contro l’autovettura di servizio. La resistenza opposta dal ragazzo era tale da costringere i due operatori a richiedere alla Centrale Operativa l’invio di rinforzi atteso che il Lombardino insisteva a non voler essere sottoposto a perquisizione personale.
Solo con l’arrivo di un’altra pattuglia si riusciva a bloccare completamente il soggetto che veniva fatto salire all’interno della Gazzella non senza qualche difficoltà per via dei calci che venivano sferrati alla portiera della macchina nel tentativo di non farla chiudere. Giunti in caserma il ragazzo continuava ad opporre resistenza ai militari, insultandoli e minacciandoli di ripercussioni future. La perquisizione proseguiva consentendo di rinvenire un’ulteriore modica quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana, all’interno della giacca.
A tal punto, considerando l’enorme resistenza fisica del giovane, nel tentativo di eludere ed impedire il controllo dei militari, anche in virtù del fatto che lo stesso non aveva avuto remore ad insultarli e minacciarli sulla pubblica via davanti a molti passati intervenuti, i Carabinieri, ultimati gli atti e gli accertamenti sul suo conto, procedevano a dichiararlo in stato di arresto per Resistenza a Pubblico Ufficiale ed a segnalarlo alla prefettura per via della sostanza stupefacente rinvenuta. Su disposizione del PM di turno della locale Procura della Repubblica, il giovane veniva ristretto agli arresti domiciliari.
Il giorno successivo l’Autorità Giudiziaria convalidava l’operato dei Carabinieri, ravvedendo nel comportamento del G. L. gli estremi del reato di resistenza a P.U. senza applicare alcuna misura cautelare poiché incensurato.