Marsala, “Giochi Senza Barriere” al Monumento ai Mille, “simbolo” del menefreghismo
Lo spazio antistante il Monumento ai Mille per disputare i “Giochi Senza Barriere”. Non vi poteva essere location più anomala dell’appena inaugurato monumento per una iniziativa lodevole quale quella organizzata dall’Associazione Culturale “La Scintilla”, con il patrocinio dell’Amministrazione Di Girolamo. La stessa Amministrazione che ha fatto ultimare il Monumento ai Mille senza prevedere uno scivolo, un montacarichi o un ascensore per quanti hanno disabilità motoria. Praticamente il Monumento non consente ai diversamente abili di poter accedere nella parte superiore, la terrazza sul mare. Nessuno ci aveva pensato che, anche chi non deambula deve avere le stesse possibilità e opportunità dei cosidetti normodotati.
La scelta dell’area antistante il Momumento di Marsala per i “Giochi senza barriere”, che si svolgeranno giovedì 25 agosto prossimo (con inizio alle ore 18,00) è sta davvero inopportuna, di cattivo gusto. “Giochi Senza Barriere”. Lo spazio antistante il Monumento ai Mille poteva essere sostituito con Piazza della Repubblica, Piazza della Vittoria, Piazza Carmine. Luoghi dove, seppure con notevole eff itardo, sono state almeno abbattute le “discriminatorie” barriere architettoniche. Si auspica che la manifestazione,vada al di lá della “gaffe” del primo cittadino che ha concesso il patrocinio della Città, possa essere un momento di coinvolgimento e integrazione fra bambini disabili e normodotati. Il confronto, attraverso una serie di giochi, non ha valenza agonistica, bensí ludico, ricreativa e di aggregazione sociale per questi “figli di un Dio minore”.
“Abbasso le diversità” sará pertanto lo slogan di questa e, si auspica, anche di altre iniziative del genere per un nuovo percorso, verso l’eliminazione di qualsiasi barriera a Marsala. Chissà se il sindaco Alberto Di Girolamo, per l’occasione, possa prendere l’impegno di rendere fruibile ai disabili il Monumento ai Mille nel più breve tempo possibile. Questo potrebbe essere il segno concreto – se il primo cittadino vorrà realmente impegnarsi – per abbattere le barriere architettoniche e gli ostacoli di qualsiasi altra natura.