Marsala: enologo “farmacista” denunciato per “esercizio abusivo della professione”

farmaciaDi notte, si reca in una farmacia di turno dell’entroterra marsalese e si trova di fronte un enologo (il marito della farmacista), che gli nega un farmaco del quale ha urgente bisogno dicendogli che è necessaria la ricetta medica. Anche se a quanto pare non è così.

E’ quanto accaduto ad un marsalese di 37 anni, M. A., che svegliato di soprassalto, intorno all’una di notte, dalla moglie in preda ad una crisi d’asma bronchiale, corre verso la più vicina farmacia di turno, chiedendo il “Ventolin”.

Alla richiesta della ricetta, l’uomo, molto preoccupato per le condizioni della moglie, chiede se è possibile fare un’eccezione. Ma si sente rispondere che non essendo presente la farmacista non era possibile fare alcuna eccezione. L’enologo gli dice che a quell’ora poteva farsi fare la ricetta alla Guardia Medica di Strasatti. Di gran corsa, quindi, l’uomo va a Strasatti. Qui, il medico di turno gli scrive immediatamente la ricetta, dicendogli anche che qualsiasi farmaci, vista la particolare patologia e l’urgenza, avrebbe dovuto dargli il farmaco senza questa formalità. Lui ritorna in farmacia e mostra la ricetta. Nel frattempo, sono le 2 e non sa se le condizioni della moglie sono peggiorate.

Consegnando la ricetta, fa presente al marito della farmacista che il medico gli ha confermato che questa non era necessaria. Ma a questo punto, l’enologo, dopo avergli chiesto 14 euro, si sarebbe irritato, rifiutandosi di dargli ugualmente il farmaco. Avrebbe ridato indietro il denaro e si sarebbe allontanato. L’uomo avrebbe cominciato a pregarlo, spiegandogli la gravità della situazione. Dall’altra parte si sente rispondere che poteva andare in ospedale. Lui replica che ha due figli piccoli che non sa a chi lasciare di notte. Ma non c’è nulla da fare. Alla fine, riesce a mettere le mani sul farmaco, lascia il denaro e torna di corsa a casa, dove finalmente la moglie, dopo un po’, si riprende.

L’indomani mattina, però, M.A., non ancora smaltita la rabbia accumulata e non volendo far passare impunito il comportamento del marito della farmacista, si rivolge ad un legale, l’avvocato Vincenzo Forti, e poi si reca dai carabinieri per denunciare quanto gli era accaduto. Fornendo anche la registrazione audio del dialogo tra lui e il “farmacista-enologo” dopo essere andato alla Guardia medica di Strasatti. Il reato ipotizzato nella denuncia è “esercizio abusivo della professione”.

Inviata anche una comunicazione all’Ordine provinciale dei farmacisti, dove M.A., sottolineando di non avere intenzione di chiedere alcun risarcimento danni, ma che un fatto del genere non può passare inosservato, costituendo un “danno d’immagine” per tutte le altre farmacie “che si distinguono dagli standard di sanità pubblica”.

FONTE: GDS.IT

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