Marsala, è andato in scena 55x40x20, nell’ex convento del Carmine
Magistralmente portato in scena, a Marsala, 55x40x20, nella splendida cornice dell’ex convento del Carmine.
Il bagaglio, gioia e dolore di ogni viaggio, diventa oggi, nell’era dei voli low cost, un tormento per le sue ridotte dimensioni vincolate ad un peso massimo trasportabile, senza cadere nella spirale dei costi aggiuntivi. Generalmente è 55x40x20 e deve pesare al massimo 10kg, per non pagare nessun sopraprezzo sul suo imbarco sull’aereo. La frenesia invade il viaggiatore: fare un bagaglio idoneo alle dure regole delle Compagnie aeree diventa subito una sfida,un continuo susseguirsi di tentativi di riempire con più cose possibili la nostra piccola valigia, senza sforare nelle dimensioni e nel peso.
L’opera teatrale messa in scena nei locali dell’ex Convento del Carmine prende spunto del bagaglio 55x40x20 che tre ragazze si trascinano dietro in aeroporto. Il filo conduttore delle “limitazioni” imposte che spingono le attrici sul palco a chiedersi cosa sia stato tralasciato: soltanto oggetti o qualcosa di più profondo?
Situazioni, affetti, nuove esperienze, paure… Ritrovare se stessi, inseguire i propri sogni, cambiare la propria vita, partire magari perché costretti (dalla mancanza di lavoro o dalle etichette che la gente ci ha messo addosso)… Allora cos’è un viaggio? A volte è una partenza interiore, monitorata dagli sbalzi di temperatura, di umore e di coscienza. Perché il viaggio parte dalla nostra condizione vitale.
Possiamo ritrovarci ad essere briciole del nostro passato oppure pezzi di legno rigidi: l’importante è fuggire altrove. Come se altrove fosse il posto più bello e sicuro del mondo, ma ancor di più il posto più vicino al nostro modo di vivere le cose. Ma siamo sicuri che sia sempre così? Rosalba è vincolata dall’iperprotezione soffocante della madre vedova che la fa sentire prova di un’autonomia vitale. Ilaria è coodipendente da un fidanzato narcisista che preme sulle sue vulnerabili ferite. Sonia è prigioniera dei pregiudizi che la società tende a rigettarle addosso.
Sono tutt’e tre in procinto di partire per cambiare sé stesse e la vita, alla ricerca di qualcosa che è impossibile da trovare sul suolo che calpestano. Ma questa volta non andrà così. Perché non tutto è lontano, non tutto è altrove: la verità, ad esempio, è dentro di noi. Storie parallele che s’intrecciano nei confini. Dei confini sottilissimi che separano la libertà dalla prigionia. Talvolta però sono le trappole mentali che ci bloccano gli orizzonti, ma in 55x40x20 tutto viene gradualmente superato.
Soggetto: Nicoletta Vaiarello drammaturgia Claudia Gusmano e Nicoletta Vaiarello Regia Claudia Gusmano, aiuto regia: Alberto Magro, attrici: Alessia Angileri, Nicoletta Vaiarello e Benedetta Zichittella.