Marsala, due tifosi di calcio denunciati e sottoposti al DASPO
Due tifosi del Marsala Calcio, nell’ambito dei incentivati servizi di prevenzione e repressione della violenza negli stadi adottati dal Commissariato di Polizia di Stato di Marsala, a seguito della denuncia per resistenza a Pubblico Ufficiale per i disordini causati nel corso del match disputato in data 3.04.2016 tra il Marsala e il Roccella. sono stati sottoposti ai provvedimenti di DASPO dalla Questura di Trapani. I due due ULTRAS lilibetani, responsabili di condotte violente sono Gianpiero P., di ani 21, e Maurizio Benedetto P., di anni 50. Quindi, oltre risponderne davanti all’Autorità Giudiziaria i due non potranno avvicinarsi ad un impianto sportivo durante lo svolgersi di un incontro agonistico.
A seguito di una rapida istruttoria, ai predetti ULTRAS è stato vietato di transitare e/o soffermarsi nelle vie adiacenti la Stazione ferroviaria e lo stadio di Marsala, dalle due ore che precedono tutti i match della squadra di casa, e fino alle due ore successive. Inoltre non accedere a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale, in occasione di tutti gli incontri di calcio, anche amichevoli, disputati da qualunque squadra, sia professionistica che dilettantistica.
Il provvedimento scaturisce da un’attività condotta dalla Volante nei confronti di un pregiudicato che, nonostante la sottoposizione a divieto di accesso presso lo stadio Antonio Lombardo Angotta, si trovava quel giorno a dialogare con gli altri ULTRAS all’esterno della CURVA NORD, nonostante i divieti impostogli col summenzionato provvedimento.
Accortosi della Pattuglia, il soggetto saliva repentinamente a bordo della propria autovettura, ma veniva prontamente raggiunto dalla Volante ed invitato a non allontanarsi. A quel punto, assumendo un atteggiamento violento e provocatorio, l’uomo proferiva gravi frasi nei confronti degli operatori intervenuti, giungendo anche a sputarli e a minacciarli di morte.
Nel compiere le predette azioni, l’uomo si giovava della presenza degli ULTRAS marsalesi presenti sul posto, i quali coglievano alle spalle il personale operante, strattonandolo e bloccandolo violentemente al fine di ostacolarne i movimenti.