Marsala, due rapine in meno di 24 ore: è allarme sicurezza
Due rapine in meno i 24 ore, a Marsala si teme per la sicurezza e l’ordine pubblico. Giovedì e venerdì scorso due “assalti” sono stati portati a termine, da altrettanti rapinatori nel cuore della città. La disinvoltura di fingersi clienti ben vestiti e la visi dietro la vetrina dell’affollata via XI Maggio; la determinazione a coprirsi i volti e la sicurezza con cui hanno imbracciato un fucile nella tabaccheria di via Collocasio; lasciano presupporre che ad agire sono stati veri professionisti del crimini
L’Assaltato alla gioielleria Saverio D’Angelo, nel cuore del centro storico, e alla rivendita di tabacchi dinnanzi l’ingresso del vecchio Pronto Soccorso del San Biagio, ripropone il problema della sicurezza e dell’ordine pubblico. Temi sui quali, negli anni scorsi, si sono tenuti diversi vertici in Municipio con i rappresentanti delle forze dell’ordine ed i Prefetti del tempo. L’inasprirsi della crisi economica che ha falcidiato migliaia di posti di lavoro e fatto crescere, allo stesso tempo, le comunità nodafricana e quella rumena rendono Marsala una pericolosa “polveriera”, prossima a scoppiare.
Con appelli, mai ascoltati, al ministero dell’Interno affinché venissero potenziati gli organici delle forze preposte al controllo del territorio, alla prevenzione e alla repressione dei reati. Soprattutto quelli “predatori”. Ovvero, rapine, furti, scippi. Quelli che, insomma, destano maggiore allarme tra la popolazione.
“Per quanto riguarda le nostre forze, e cioè la polizia municipale – dice il sindaco Alberto Di Girolamo – l’input di una circolare è quello di cercare di avere più vigili sul territorio e lungo le strade, ma l’organico è carente.
Per quel che riguarda, poi, l’ordine pubblico, dipende dal prefetto organizzare gli incontri con le altre forze dell’ordine. Io spero di poterlo incontrare il più presto possibile, per parlargli di quello che è accaduto a Marsala e di quello che si può fare”. Determinante, in casi di rapina, aggressioni, etc., è l’apporto che possono fornire agli inquirenti gli impianti di videosorveglianza.