Marsala: crisi politica tra scandali elettorali, inchieste giudiziarie e richieste di dimissioni

Sempre più tormentato lo scenario politico amministrativo con una amministrazione comunale messa “sotto scacco” da avversari politici e dalla stampa.  L’inchiesta giudiziaria che ha travolto il Movimento VIA sta lasciando profondi strascichi


Il panorama politico di Marsala è scosso da una serie di eventi che mettono in discussione la credibilità delle istituzioni locali. Al centro dell’attenzione vi sono le recenti dichiarazioni del sindaco Massimo Grillo, le richieste di dimissioni del primo cittadino e della sua amministrazione le indagini sulla mala Formazione Professionale (14 misure cautelari eseguite dalla Guardia di Finanza per un presunto  sistema di corruzione, truffe e clientelismo) che coinvolge diversi esponenti della politica locale.

Il primo cittadino ha ribadito la sua determinazione nel mantenere una politica sana, sottolineando che la sua amministrazione è dotata di “anticorpi fortissimi contro la corruzione e il malaffare”. Grillo ha garantito il suo impegno di fronte ai cittadini, affermando che la sua lista è stata e sarà sempre immune da tali fenomeni, e che intende continuare a lavorare per una politica trasparente. Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, ha ribadito il suo impegno verso la legalità e la trasparenza, rispondendo alle accuse di alcuni esponenti politici e media riguardo all’inchiesta che ha colpito il Movimento Via. Grillo ha sottolineato che la sua amministrazione è sempre stata un baluardo di legalità, non scendendo mai a compromessi su questioni di trasparenza e meritocrazia.

Pur riconoscendo il peso di certe scelte difficili, ha affermato che il Comune di Marsala non è mai stato coinvolto in sospetti di corruzione. Grillo ha rifiutato le richieste di dimissioni, esortando a un cambiamento culturale.

Tuttavia, questa dichiarazione arriva in un contesto complicato, segnato dalle richieste di dimissioni avanzate da vari gruppi politici, tra cui SudchiamaNord e il Movimento Popolare Arcobaleno. Il comitato locale di SudchiamaNord ha riconosciuto il valore delle parole del sindaco riguardo alla presunzione di innocenza degli indagati, ma ha espresso preoccupazione per la situazione in cui versa la città. Chiedono il reintegro dei consiglieri comunali sospesi, qualora si dimostri la loro innocenza, ma sollecitano anche il sindaco a trarre le opportune conclusioni politiche nel caso in cui ciò non avvenga, suggerendo che le dimissioni potrebbero essere l’unica via percorribile.

A rendere ancora più complessa la situazione, vi sono le indagini della Procura di Marsala che hanno fatto emergere un sistema di voto di scambio che ha portato la Guardia di Finanza ad eseguire 14 misure cautelari fra le quali 4 arresti eccellenti.  A Marsala, l’inchiesta che ha travolto il Movimento Via ha portato il Prefetto di Trapani a sospendere 3 consiglieri comunali dalle loro funzioni. Le accuse parlano di un cambio di schieramento politico in cambio di favori personali, come l’assunzione di parenti, evidenziando una pratica di clientelismo che mina ulteriormente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

 

Il comitato Marsala di SudchiamaNord ha richiesto le dimissioni del sindaco Massimo Grillo, a seguito delle recenti vicende giudiziarie che coinvolgono alcuni consiglieri comunali. Pur esprimendo fiducia nella loro innocenza, il comitato critica il sindaco per aver beneficiato del sostegno politico di tali gruppi nelle elezioni comunali del 2020, determinante per la sua vittoria, e successivamente aver preso le distanze da loro con il mutare delle circostanze. La richiesta di dimissioni non si limita però ai fatti di cronaca, ma si estende al generale operato del sindaco, accusato di inefficienza amministrativa e mancanza di continuità rispetto ai progetti ereditati, come il rifacimento del lungomare Boeo. Tra le criticità sollevate, il comitato evidenzia la gestione problematica degli impianti sportivi, con il rinvio di una partita di pallavolo per infiltrazioni d’acqua, e i ritardi nella gestione dei fondi del PNRR, con numerosi progetti ancora da avviareIl comitato Marsala di SudchiamaNord ha richiesto le dimissioni del sindaco Massimo Grillo, criticando il suo operato e la gestione amministrativa. Il comitato riconosce il principio della presunzione di innocenza riguardo ai consiglieri comunali coinvolti nell’inchiesta, ma ritiene che, qualora non venisse dimostrata la loro estraneità, Grillo dovrebbe trarne le dovute conclusioni politiche. Inoltre, viene sottolineato il ruolo determinante di alcuni gruppi politici, oggi coinvolti nell’inchiesta, che sostennero Grillo nelle elezioni del 2020. Tra le altre accuse, il comitato evidenzia il tentativo del sindaco di cancellare il lavoro svolto dai precedenti amministratori, i ritardi nella gestione dei fondi del PNRR, l’abbandono degli impianti sportivi, e la cattiva gestione di Marsala-Schola, che potrebbe causare danni erariali. L’ultimo episodio criticato riguarda il rinvio di una partita di pallavolo per infiltrazioni d’acqua nel Palazzetto dello Sport, nonostante i presunti lavori svolti negli ultimi anni.

Il Movimento Popolare Arcobaleno, nella persona del suo presidente Sebastiano Grasso, ha da anni denunciato pubblicamente queste pratiche di corruzione, definendole “un malcostume” che sta minando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Grasso ha più volte sottolineato come questa situazione degradi ulteriormente la già fragile politica marsalese, evidenziando il clientelismo come una piaga radicata. Alla luce degli attuali sviluppi giudiziari, Grasso auspica che l’amministrazione comunale, sostenuta anche dai soggetti oggi indagati, prenda la decisione etica di rassegnare le dimissioni. Questa scelta, sebbene ritenuta utopica dal leader del movimento, darebbe ai cittadini “sani” di Marsala la possibilità di riappropriarsi democraticamente della propria città, restituendo dignità e trasparenza alle istituzioni locali. Tuttavia, la realtà politica lascia poche speranze su un’azione così radicale.

Il futuro politico di Marsala resta incerto, tra la necessità di rinnovamento e la sfida di ripristinare la fiducia nelle istituzioni locali. Noi non aggiungiamo commento o considerazioni lasciando ai lettori e al tempo l’ardua sentenza. Ni siamo limitato a prende spunto da tre comunicati stampa che abbiano sintetizzato e che, per onor di cronaca, riportiamo testuali qui di seguito.

Alberto Di Paola

 

Il sindaco Massimo Grillo: La mia Amministrazione baluardo di legalità e trasparenza”
Spiace dover constatare che da parte di certa stampa e di singoli esponenti politici l’inchiesta che ha investito il Movimento Via venga utilizzata come strumento per ‘mascariare’ me, che nulla ho a che fare né con questa vicenda né con questo modo di intendere la cosa pubblica. La sensazione è che questa occasione di riflessione collettiva rischia di essere vanificata dall’assenza di onestà intellettuale di certi attori del dibattito pubblico, rischia di essere vanificata dalla stupida volontà di attaccare a tutti i costi il Sindaco.
Su una cosa, dunque, desidero essere molto chiaro: non accetto lezioni da nessuno in tema di legalità. Non le accetto perché la mia storia personale e politica parla per me. Non le accetto perché nel corso del mio mandato ho finanche perso la maggioranza in consiglio comunale pur di rimanere fedele a questi principi. Ho sempre scelto di non scendere a compromessi, mettendo sempre in pratica una politica trasparente e libera da pressioni e condizionamenti. In questi anni, ho dovuto dire tanti no. Tanti no ad azioni che mi si prospettavano e a nomine che mi si chiedevano, a partire dalla Giunta. Tanti no che hanno complicato notevolmente il mio percorso ma che mi hanno consentito di tenere la barra dritta e di preservare la dignità e l’integrità dell’Ente.
Nel 2020, quando nacque il tavolo civico che poi diede vita alla mia candidatura, il Movimento Via era appena nato. Era un movimento come tanti, che desiderava rimanere civico pur collegandosi a partiti di rilievo regionale o nazionale. Nessuno aveva la sfera di cristallo; nessuno poteva immaginare di cosa sarebbero stati accusati anni dopo i suoi ispiratori ed alcuni dei suoi dirigenti. Accuse che tra l’altro riguardano comportamenti tenuti due anni dopo la mia elezione.
Quando il movimento ha indicato in Giunta figure specchiate la richiesta è stata sempre accolta. Quando invece l’indicazione è caduta su figure che destavano qualche perplessità, anche se non per fatti concreti ma per ragioni di opportunità e prudenza, allora in quel caso sono stati detti dei No.
In questi anni ho lavorato per rendere le istituzioni impermeabili a qualsiasi tentativo di favoritismo o clientelismo, e ritengo di aver fatto più che bene: l’Ente Comune di Marsala e l’Amministrazione non sono mai stati nemmeno sfiorati da un sospetto. Posso affermare con orgoglio e senza timore di smentita di aver sempre vigilato per quanto di mia competenza sulla trasparenza e regolarità di lavori e appalti. A partire dalle mura di casa mia, ho sempre fatto in modo che la mia amministrazione fosse esemplare nel rispetto delle regole e della trasparenza: anche i miei figli hanno condiviso le regole più elementari di trasparenza, non partecipando a concorsi pubblici del Comune di Marsala né richiedendo supporto o agevolazioni a coloro che operano con la mia amministrazione. Possono apparire tutte cose normali, scontate, ma che oggi è bene sottolineare.
Per quanto detto, No, la mia Amministrazione non è infetta! Anzi, è esattamente il contrario: la mia Amministrazione è stata, è e sarà un solido baluardo di legalità e trasparenza. Così è stato fin dal mio insediamento e così sarà fin quando sarò Sindaco. Se ne faccia una ragione un certo modo di fare informazione e politica, perché una menzogna rimane tale anche se ripetuta mille volte. Una menzogna rimane una menzogna anche se ripetuta all’infinito.
Marsala non è nuova a vicende giudiziarie di questo tipo e sotto la mia guida il Comune si è sempre costituito parte civile nei processi relativi a questioni idonee a determinare un danno anche solo d’immagine all’Ente. Posso anticipare che sarà così anche in questo caso.
Di fronte alle attuali richieste di dimissioni del 
Consiglio comunale avanzate da alcuni gruppi di opposizione, mi sento di dire che la cura non è parametrata alla malattia: senza una presa di coscienza forte da parte di chi fa liste, di chi si candida e di chi vota il prossimo consiglio comunale non avrà nulla di diverso da quello presente e da quelli precedenti. Le soluzioni semplici a problemi complessi spesso rischiano di peggiorare solo le cose.
Credo fermamente che il cambiamento culturale sia la chiave per una politica sana. Bisogna che ciascuno prenda un impegno forte dinanzi ai cittadini, e io sono felice di metterci la faccia: la lista con cui sono stato eletto, la mia Amministrazione e la lista a cui lavorerò sono state, sono e saranno sempre dotate di anticorpi fortissimi contro la corruzione e il malaffare”
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Ufficio Stampa Comune Marsala

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Richiesta di Dimissioni dell’Amministrazione Comunale di Marsala

ln seguito alle recenti dichiarazioni del Sindaco riguardo ai fatti di cronaca, il comitato di Marsala di SudchiamaNord concorda con le poche parole del primo cittadino. Ciò considerando il principio costituzionale de11a presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva passata in giudicato e augurandosi che gli interessati possano dimostrare la loro estraneita nelle sedi opporfune. Nel frattempo, il comitato si auspica che i consiglieri comunali coinvolti vengano
reintegrati nel loro ruolo pubblico.
Siamo fiduciosi che i consiglieri comunali di Marsala oggetto del prowedimento di
sospensione dimostreranno la loro estraneità rispetto ai fatti contestati e torneraxno al loro incarico.
Tuttavia qualora ciò non awenisse il Sindaco dovrebbe trarre opporfune conclusioni politiche e rasseenare le dimissioni. Ricordiamo alla citta e all’amministrazione che i gruppi politici coinvolti nell’inchiesta, durante le elezioni comunali del 2020, sostenevano il candidato sindaco Massimo Grillo e che sono risultati determinanti per la sua elezione. Sarebbe troppo facile ed eticamente poco corretto beneficiare dei voti di detti gruppi politici ai fini elettivi per poi scaricare tutto e tutti con il mutare delle circostanze. La richiesta di dimissioni da parte di questo Eruppo politico ye,rsp l’amministrazione comunale di Marsala non si riferisce solo ai recenti fatti di cronaca” ma anche al modus operandi del
Sindaco caralterizzato da continui cambiamenti e dal tentativo di annullare il lavoro svolto dai precedenti amministratori; inclusi alcuni importanti finanzianentr come, per citame uno, il
rifacimento del lungomare Boeo.
Inoltre, la gestione di Marsala-schola sarà oggetto di una nota inviata alla Procura della Corte dei Conti, con richiesta di danni erariali per intemrzione di pubblico servizio, non essendo stata posta in
essere una importante norma di legge che pure avrebbe consentito la proroga fino all’aggiudicazione definitiva della gara per il servizio mensa. Ciò malgrado il comune di Marsala avesse deliberato la cifra necessaria per l’apposito servizio come da dichiarazione dello stesso presidente nominato di Marsala-schola Ci sono inoltre ulteriori criticita che sono ancora in fase di approfondimento e che sarà meglio precisate in un prossimo documento.
Ancora, gli impianti sportivi versano in uno stato di abbandono; in modo particolare va sottolineata la magra figura che la città di Marsala ha fatto ieri in relazione al rinvio della partita di pallavolo a causa non di un alluvione ma per delle infiltrazioni di acqua piovana dal tetto delPalazzetto dello
Sport, da quattro anni sentiamo dire sistemato per voce dell’Assessore Bilardello (salendo perfino sul tetto del palazzetto a controllare di persona i lavori fatte a regola d’arte, con tanto di foto pubblicata). Infine va considerato come il ritardo accumulato nella gestione dei fondi del PNRR sia preoccupante. Infatti 2026 si awicina e molte opere devono ancora essere cantierate, altro che,
collaudate, come indicato dalle relative norne di legge.
Per tutte queste ragioni e non solo, chiediamo le dimissioni del Sindaco.

Il Presidente del Comitato Marsala

di SudchiamaNord 

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Truccare le elezioni con il voto di scambio in cambio di aiuti e favori è uno dei comportamenti che più danneggia la democrazia politica e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Da Sud a Nord molte sono state e sono le indagini che portano a galla comportamenti illeciti. Lo scambio non si basa più sullo scambio di denaro ma anche su effimere promesse di un “lavoro sicuro”
Ecco che a Marsala questo clientelismo, favoritismo e corruzione è emerso nella squallida e desolante politica marsalese.
In tale ambito le indagini della Procura della Repubblica di Marsala hanno portato all’arresto dell’ex senatore Nino Papania e di Ignazio Chianetta ed, alle misure cautelari nei confronti dei Consiglieri Accardi, Ferrantelli e Titone, sospesi per ora, dalla carica a Sala delle Lapidi, rei di aver cambiato colore politico con il solo scopo fi fare assumere figli e nipoti.
Certo l’indagine è appena iniziata quindi bisogna rispettare il principio di presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva.
Senza inoltrarci in più ampio pensiero e commento, il Movimento Popolare Arcobaleno, nella persona del suo presidente Sebastiano Grasso, è da anni che denuncia ripetutamente e pubblicamente questo “schifo” di situazione evidenziando questa prassi del “mal costume” (per non dire altro). Si auspica quindi, che da questa situazione, l’attuale amministrazione comunale e relativo consiglio, eletti e sostenuti con il voto degli attuali indagati, abbiano la decenza ed il buon senso di rassegnare le proprie dimissioni (utopia) affinché i cittadini “sani” marsalesi consci del marciume in atto possano riprendersi democraticamente la loro città.

Il movimento Arcobaleno, Presidente Sebastiano Grasso

 

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