Marsala: controlli del territorio. Due marsalesi arrestati dai carabinieri
Aumentano i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Marsala che, con il sopraggiungere della stagione estiva, hanno incrementato i servizi di vigilanza del territorio. Nello specifico, nella mattinata di martedì, i militari dell’Aliquota Radiomobile, diretta dal Luogotenente Antonio Pipitone, hanno arrestato il flagranza di reato per evasione, Giuseppe Parrinello, marsalese di 42 anni.
Il giovane pregiudicato, già arrestato dai Carabinieri venti giorni fa per il furto di un’autovettura in pieno centro e sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in zona Sappusi, è stato sorpreso dalla pattuglia in Via Monsignor Linares, in violazione dei vincoli imposti dall’Autorità Giudiziaria. Alla vista dei militari dell’Arma, il Parrinello dichiarava di essersi allontanato arbitrariamente dal proprio domicilio, senza fornire alcuna giustificazione al riguardo.
Dopo essere stato fermato, lo stesso è stato immediatamente condotto presso la Compagnia Carabinieri “Silvio Mirarchi” di via Mazara per gli accertamenti di rito, al termine dei quali è stato dichiarato in stato di arresto e ristretto presso le camere di sicurezza della struttura militare, in attesa dell’udienza di convalida che ha avuto luogo nella mattinata di mercoledì.
Il Giudice lylibetano, condividendo pienamente l’operato dei militari dell’Arma, ha quindi convalidato l’arresto del Parrinello, stabilendo per lo stesso la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, evitando in tal modo che questi possa nuovamente allontanarsi dalla propria abitazione.
A distanza di poche ore, i Carabinieri della Stazione di Ciavolo, alle dipendenze del Luogotenente Francesco Perrone, in esecuzione dell’ordinanza limitativa della libertà personale emessa dal GIP del Tribunale di Marsala, hanno tratto in arresto il 29enne Antonino Ferracane, resosi responsabile del reato di maltrattamenti contro i propri genitori e per questo già sottoposto alla misura restrittiva dell’allontanamento dalla casa familiare. I malcapitati genitori, dopo aver denunciato le continue percosse subìte negli ultimi mesi, causate dai rifiuti alle frequenti richieste di denaro da parte del figlio, si sono rivolti ai Carabinieri che, nella mattinata di giovedì, hanno condotto il Ferracane presso la casa circondariale di Trapani.